Sono stati giorni difficili per il Team Jayco AlUla. La squadra WorldTour australiana non era comparsa nell’elenco delle formazioni regolarmente certificate dall’Unione Ciclistica Internazionale per la prossima stagione, cosa che aveva fatto suonare qualche allarme. Di problemi in effetti ce n’erano, tanto che era poi filtrato il fatto che mancasse la fidejussione bancaria necessaria per completare l’iscrizione. La situazione pare comunque essersi risolta per il meglio, con i dirigenti e i tecnici della squadra australiana che sono già al lavoro per programmare l’annata ormai alle porte.

Fra questi c’è il direttore generale Brent Copeland, che, in un’intervista concessa al giornalista Daniel Benson, ha evidenziato alcuni aspetti relativi alla gestione della squadra nelle ultime stagioni. “I problemi non riguardavano il trovare o meno sponsor – le parole del dirigente sudafricano – Abbiamo con alcuni contratti fino al 2028. Le questioni hanno riguardato più il fatto di ricevere tutto quel che serviva entro le necessarie scadenza. Ci sono stati dei ritardi e così abbiamo mancato la scadenza del 15 ottobre. Poi, però, sia Giant che AlUla sono stati decisamente benevoli nei nostri confronti”.

Copeland analizza la situazione andando oltre la contingenza: “Abbiamo la fortuna di avere un capo come Gerry Ryan che è sempre incredibilmente motivato, ma negli ultimi tempi i fondi necessari per mandare avanti una WorldTour hanno continuato a crescere ed è sempre più difficile rimanere competitivi nei confronti delle squadre più ricche. Il nostro budget rimane lo stesso, sia per la squadra maschile che per quella femminile”.

Qualche scelta fatta in passato, che non ha dato i frutti attesi, pare però aver pesato: “Investire quasi 1,5 milioni di euro in velocisti che non ci hanno garantito risultati è stato inutile – il commento di Copeland in riferimento a Dylan Groenewegen, che ha vestito la maglia della Jayco-AlUla dal 2022 a oggi e che nel 2026 sarà in forza alla Unibet Rose RocketsPer questo, per il futuro abbiamo deciso di non puntare su corridori da volate, cosa che ci permetterà di risparmiare fra i 2 e i 3 milioni di euro. Abbiamo deciso invece di dare spazio a corridori capaci di raccogliere punti UCI in corse prestabilite. Questo è un investimento che ripagherà”.

La scelta di base sembra molto simile a quella, riuscitissima, della XDS Astana per il 2025: “Non dico che copieremo quello che hanno fatto loro – le parole di Copeland – Ma penso che sia chiaro, guardando i nostri nuovi arrivi, quale tipo di corridori stiamo scegliendo (fra gli altri, arriveranno gli italiani Alessandro Covi e Andrea Vendrame – ndr): vogliamo uomini capaci di sostenere Michael Matthews e in grado di fare punti in molte gare“.

Niente più Groenewegen, quindi, e anche altri corridori “pesanti” come Elmar Reinders, Max Walscheid e Campbell Stewart non faranno parte dell’organico 2026. Il CicloMercato della Jayco-AlUla è però ben lontano dall’essere completo e da quel che riporta Benson, fra i potenziali nuovi arrivi non ancora ufficiali ci sarebbe anche il tedesco Pascal Ackermann, che velocista lo è, eccome.