Sesta puntata di Ballando con le Stelle. Il programma entra “nel vivo”, cioè diventa ufficialmente ingestibile: infortuni, polemiche, lacrime, e una Milly Carlucci che ormai potrebbe gestire anche una riunione Onu.
C’è stata un’apertura drammatica, ma non nel senso scenico: spareggio sospeso tra la Signora Coriandoli e Beppe Convertini. Sara Di Vaira lancia una wild card a sorpresa salvando la signora Coriandoli, e il risultato finale arriva poco prima del tg del giorno dopo: Convertini fuori.
Fabio Fognini e Giada Lini sono primi, 74 punti e un tesoretto a metà. A quanto pare, ballare bene non è incompatibile con l’essere Fabio Fognini. Condivide la vetta un’insospettabile Marcella Bella, che abbina un samba tonico a una nuova crociata dialettica contro il mondo, perché il ballo sarà anche ritmo, ma è la polemica a dare la vera spinta.
La puntata continua con un momento toccante: Milly Carlucci ferma tutto, e commossa, si rivolge ad Andrea Delogu, assente e in lutto dopo la morte del fratello Evan. Interviene anche Nikita, in un momento di rispetto per una situazione così delicata.
Tutto sommato, la serata, purtroppo o per fortuna, non ha avuto molte svolte narrative. Menzione speciale alla tenuta nervosa del pubblico: sei ore di show e ancora capaci di applaudire a comando. Andiamo ora con le pagelle. La strada è ancora lunga.
Fabio Fognini, competitivo, sciolto, e pure bravo. Voto: 10
Quest’anno gli atleti sono due, Fognini e Magnini, è difficilissimo e faticoso non confoderli per l’assonanza col cognome, ha ragione Barbara D’Urso che si sbaglia, è una cattiveria degli autori. Ora siamo a Fabio Fognini. Atleta vero (non che Magnini sia da meno, ovviamente), con quella fame da gara che non si spegne nemmeno sotto i riflettori e tra le paillettes. Fognini scende in pista con l’approccio da professionista: non perché finga di essere a Wimbledon, ma perché sa benissimo cosa serve per arrivare in alto.
La samba funziona. Ritmo, controllo, presenza: c’è tutto. Ma la sorpresa è che oltre alla tecnica, tira fuori un lato leggero, autoironico, persino divertito. Canino lo vede come un testimonial del ballo libero e felice, Selvaggia Lucarelli, che notoriamente applaude solo sotto minaccia, si dice spiazzata, e stavolta non in senso difensivo.
Fognini dimostra che si può essere competitivi senza sembrare in guerra. O in gara. Che si può puntare alla vittoria senza perdere il sorriso. E che sì, un tennista può essere più sciolto di tanti improvvisati uomini di spettacolo.
Martina Colombari, troppo bello tutto. Voto: 8
Tutto al posto giusto, come sempre. La salsa fila liscia, l’intesa con Favilla è collaudata, e ogni movimento è da manuale. Lei è bellissima. C’è un errore minuscolo, ma Martina Colombari lo ingloba nel resto della performance. Quindi non ce ne accorgiamo.
Applausi a scena aperta, pubblico in piedi, giuria in brodo di giuggiole. Merito dell’allenamento, certo, ma anche di quella compostezza impeccabile che a un certo punto sfiora il teleguidato. Non c’è una sbavatura, forse manca il gusto del rischio. Martina Colombari è come vedere la Formula1 con Schumacher e Barrichello, senza sapere già dal via che andrà tutto bene. Ma tutto funziona e sarebbe difficile, se non proprio disonesto, lamentarsi. Sì, la performance è potente, elegante, lucidissima. E forse anche per questo meno coinvolgente di quanto potrebbe essere.
Barbara D’Urso, un valzer blessato dal gossip. Voto: 9
Il valzer fila liscio, elegante e sobrio. Barbara D’Urso questa settimana non cede al melodramma, non apre parentesi autobiografiche, non litiga con la Lucarelli. Si concentra sul ballo punto e basta. Lei e Pasquale La Rocca girano come se fossero in una sfera di vetro, soli. Molto romantico.
Il pubblico applaude, la giuria si alza, e mentre tutti si interrogano su quanto sia vera l’intesa con il partner, Rossella Erra, amante delle love stories, prende il gossip per mano e lo porta a fare un giro di pista. Si parla di sguardi, mani intrecciate e un’armonia che, spiace, si nota anche da casa. E c’è poco da aggiungere.
Marcella Bella, samba e tattica. Voto: 8,5
In pista fa il suo, e lo al meglio che può. Chiquito accompagna, Marcella Bella si diverte, e per qualche minuto sembra che il programma si stia occupando solo di danza.
Poi parla. E lì si accende davvero lo spettacolo. Prima punzecchia Carolyn Smith, poi parte l’ormai consueto botta e risposta con Selvaggia Lucarelli. Frase simbolo: “Quando faccio le figure, vi girate dall’altra parte”, detta con un tono che sta tra lo scherzo e l’inizio di una guerra termonucleare a scopo pedagogico.
Nel frattempo, Canino e Rossella Erra litigano sul valore del televoto, ma Marcella è già avanti: incassa il tesoretto e sorpassa gente che aveva ballato meglio e litigato meno.
Forse una delle migliori esibizioni, certo. Ma senza l’intervento a gamba tesa, la classifica sarebbe stata un po’ più bassa. Marcella Bella sale con un samba e mezzo comizio. Doppia performance, doppio effetto.
Paolo Belli, tacchi bianchi, ritmo giusto. Voto: 8
Dopo qualche puntata in cui sembrava più impegnato a fare colore che passi, Paolo Belli si presenta con un charleston pieno di energia e finalmente senza troppe sbavature. A metà esibizione si cambia le scarpe in diretta, infila un paio di tacchi bianchi e, senza pietà, ruba l’attenzione a tutti per i successivi 40 secondi.
Canino si diverte, Mariotto si commuove (forse per lo sforzo empatico) e tira fuori un 10 come se non fosse lo stesso giudice che, tre minuti prima, aveva dato un 4 a caso. Il momento è comico, sì, ma sotto c’è anche una buona tenuta tecnica, che detto di uno con le scarpe dei Cugini di Campagna è già un traguardo. Belli ritrova il suo posto, quello tra l’intrattenimento e il ballo vero. Non rivoluziona la pista, ma stavolta non serve.
Filippo Magnini, Elvis, jive e motore a scoppio ritardato. Voto: 8,5
Siamo ora a Filippo Magnini, il nuotatore. All’inizio della stagione sembrava uno di quelli messi lì per fare presenza. Adesso no. Adesso corre. E con Alessandra Tripoli ci arriva davvero, al punto in cui il ballo non è più solo coreografia, ma roba che si sente nelle gambe (sue) e nella reazione del pubblico. Speriamo che Giorgia Palmas non sia gelosa, non ne avrebbe motivo.
Il jive è carico, preciso e sincronizzato. Il salto di qualità è evidente, tanto che la standing ovation sembra quasi automatica. Magnini continua a crescere. E vediamo come andrà.
Rosa Chemical, togliere tutto per dire qualcosa. Voto: 7,5
Inaspettatamente, Rosa Chemical ci propone solo una rumba lenta, scritta sopra una lettera al se stesso bambino. Per una sera, Rosa lascia il Chemical nel camerino e prova a farsi ascoltare, non guardare.
Il risultato è spiazzante: non perfetto, non brillante dal punto di vista tecnico, ma carico di una sincerità che è ormai diventata un gesto di rottura. Milly Carlucci blocca Rosolino un attimo prima del disastro spoiler, e l’effetto-sorpresa rimane intatto fino all’ultimo passo.
Manuel si mostra fragile, forse anche un po’ impacciato, ma nel modo giusto. Non è il numero che colpisce, è il silenzio intorno. Un momento personale infilato dentro un programma che solitamente brilla per volume e lustrini. E proprio per questo, si fa ricordare.
Beppe Convertini, non se lo meritava. Voto: 7
Non se li meritava, ma da qualche parte bisogna cominciare. Il destino ha parlato, e ha scelto la via più crudele: l’eliminazione alla sesta puntata, che non è né troppo presto per fare scandalo né abbastanza tardi per sembrare un’uscita onorevole. Dopo aver superato per un soffio lo spareggio con la Signora Coriandoli (una frase che fa già curriculum da sola), Beppe inciampa nel ballottaggio a tre e si ferma al 16% dei voti social.
Lo studio lo saluta con affetto, e tutti si stringono attorno a lui. Convertini sorride, tiene botta, e promette che tornerà per il ripescaggio. È bello crederci, e lui ci crede. Certo, non è il peggior ballerino visto sul palco, ma forse quello che ha ballato con più prudenza.