Rieccola, puntuale come ogni anno. L’influenza torna a fare capolino ma per ora a tenere la scena è il Rhinovirus: il virus del raffreddore, stranoto ma non per questo innocuo. Anzi: è il responsabile di una vera e propria strage, in senso metaforico, di nasi, gole e vie respiratorie in generale.
Monitoraggio attivo in Piemonte
Da metà ottobre i medici sentinella della rete RespiVirNet del Piemonte hanno iniziato l’attività di monitoraggio coordinati dal Seremi, il Servizio di epidemiologia regionale. Nelle prime settimane della sorveglianza stagionale, l’incidenza delle infezioni respiratorie acute in Piemonte risulta lievemente superiore rispetto allo stesso periodo della stagione precedente e si mantiene nella fase di intensità bassa, nei bambini più piccoli resta ancora su livelli basali.
79 mila casi stimati da metà ottobre
Da metà di ottobre si stimano circa 79 mila casi nella popolazione piemontese, di cui 38 mila nell’ultima settimana. Il virus attualmente più diffuso è quello del raffreddore – il Rhinovirus, appunto -, mentre la circolazione del Covid e di altri virus respiratori è meno frequente. Ancora limitata, al momento, la circolazione dell’influenza.
Dati simili nel resto d’Italia
Situazione speculare a quella nazionale. Sono 427mila i casi stimati di infezioni respiratorie acute nella settimana dal 20 al 26 ottobre: l’incidenza totale nella settimana analizzata è pari a 7,36 casi per mille assistiti, leggermente più alto ma sostanzialmente in linea con le stagioni precedenti. L’incidenza più elevata si osserva nella fascia di età 0-4 anni, con circa 18 casi per 1.000 assistiti. L’intensità è bassa o al livello basale per tutte le regioni tranne la Basilicata, dove invece è media.
Campagna vaccinale antinfluenzale
Intanto prosegue la campagna vaccinale antinfluenzale, iniziata il 14 ottobre: 350 mila le dosi già somministrate. «Basta contattare il proprio medico di medicina generale, il pediatra o il farmacista – ricordano dalla Regione –. In caso di difficoltà, è possibile rivolgersi alla Asl competente per territorio». La vaccinazione è gratuita per persone over 60, bambini dai 6 mesi ai 6 anni, soggetti fragili di tutte le età e loro contatti stretti, donne in gravidanza e in post partum, donatori di sangue, categorie professionali particolarmente esposte come operatori sanitari, personale scolastico, forze dell’ordine. Si può ricevere la vaccinazione anche se non si fa parte delle categorie a rischio: in questo caso i costi del vaccino e dell’inoculazione sono a carico del cittadino.
Vaccino Covid e antinfluenzale insieme
Anche quest’anno è possibile ricevere la vaccinazione antinfluenzale insieme a quella contro il Covid-19, in due somministrazioni diverse: è raccomandata la vaccinazione a tutti i bambini dai 6 mesi ai 6 anni.