Fonti di Hamas hanno riferito ad Al Arabiya che tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis. Israele si sta preparando alla loro restituzione per questa sera. Lo riporta l’emittente israeliana Kan. \n
Hamas in precedenza aveva consegnato alla Croce Rossa resti di tre corpi poi trasferiti in Israele. Gli esami all’istituto forense di Tel Aviv hanno stabilito però che non appartengono a nessun ostaggio, lo riporta il Times of Israel. Si ritiene che oltre 10 mila palestinesi dispersi siano sotto le macerie nella Striscia. Ad affermarlo è Ahmed Radwan, responsabile stampa della Protezione civile palestinese.
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Ieri il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, ha incontrato il ministro della Difesa Israel Katz. Lo ha reso noto quest’ultimo in una nota, ripresa dal Times of Israel, in cui ha spiegato che le discussioni si sono incentrate sulle \”sfide negli scenari vicini e lontani, prima fra tutte la Striscia di Gaza, e del nostro impegno per il rilascio di tutti gli ostaggi, la smilitarizzazione di Gaza e il disarmo di Hamas\”, oltre alla \”stretta cooperazione strategica e operativa tra le Forze di difesa israeliane e l’esercito statunitense, una partnership che sta plasmando la nuova realtà in Medio Oriente\”.
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L’area in cui Hamas ha affermato di aver trovato tre corpi di ostaggi si trova sul lato israeliano della Linea Gialla, sotto il controllo delle Idf, nella parte orientale di Khan Yunis. Lo riporta Ynet, ribadendo che i vertici politici israeliani hanno approvato le ricerche sul lato israeliano per consentire ad Hamas un processo di recupero dei corpi più rapido rispetto a quello delle Idf, basato su meno informazioni.
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è furioso per la pubblicazione del video in cui guardie carcerarie abusano di un detenuto di Gaza nel carcere di Sde Teiman. \”L’incidente ha causato enormi danni all’immagine dello Stato di Israele e dell’Idf, ai nostri soldati\”, ha detto il premier durante la riunione domenicale del governo, a quanto riferisce l’emittente Kan. \”Questo è forse l’attacco propagandistico più difficile che lo Stato di Israele abbia subito dalla sua fondazione, non ne ricordo un altro di tale intensità. Questo richiede un’indagine indipendente e mi aspetto che venga condotta\”, ha aggiunto. Il video era stato consegnato a un giornalista della televisione Canale 12 su richiesta dell’avvocato generale militare, il maggior generale Yifat Tomer-Yerushalmi, che si è per questo dimesso. La pubblicazione risale allo scorso luglio, quando gli investigatori della polizia militare erano arrivati al carcere per indagare le condizioni di detenzione, su impulso dello stesso Idf. Ne erano nati scontri tra i soldati di guardia e la polizia militare.
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Fonti di Hamas hanno riferito ad Al Arabiya che tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis. Israele si sta preparando alla loro restituzione per questa sera. Lo riporta l’emittente israeliana Kan.
“,”postId”:”5baef52a-92e9-44ae-8190-338b1d0eb4e6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T12:05:39.058Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T13:05:39+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media, ricerche C. Rossa-Hamas per corpi anche in zona Idf”,”content”:”
La Croce Rossa e Hamas effettueranno oggi due \”pattugliamenti congiunti\” per cercare i corpi degli ostaggi nel territorio sotto il controllo delle Idf, a Khan Yunis e nel quartiere di Shuja’iya, con l’approvazione ufficiale dei vertici politici. Lo riporta l’emittente pubblica israeliana Kan.
“,”postId”:”2b6b57d9-c5a0-47d8-a583-3a1f26ba2cc9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T11:51:12.625Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T12:51:12+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Palestinese ucciso da un drone israeliano a Gaza\””,”content”:”
Un palestinese è stato ucciso in un attacco israeliano con un drone nel quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. Lo scrive Al Jazeera citando una fonte dell’ospedale arabo al-Ahli. Sia Shujayea che la vicina area di Zeitoun sono state oggetto di demolizioni di edifici da parte dell’esercito israeliano fin da questa mattina. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, l’11 ottobre, almeno 226 persone sono state uccise in attacchi israeliani e altre 594 sono rimaste ferite, secondo il conteggio di Hamas. Il bilancio complessivo delle vittime è salito a 68.858 morti e 170.664 feriti, dal 7 ottobre 2023.
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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
“,”postId”:”f2b393ba-525d-4590-b83c-e521a4226246″,”postLink”:{“title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-pace-piani”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/109f4c6e66aad5b71647ac9d7eb42ea1d01d862a/skytg24/it/mondo/2024/02/16/israele-palestina-piani-pace/hero_palestina_israele_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-02T11:07:00.446Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T12:07:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Dagli Usa false accuse su saccheggi degli aiuti a Gaza\””,”content”:”
L’ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, ha confutato le accuse del Centcom statunitense secondo cui i combattenti di Hamas avrebbero saccheggiato un veicolo adibito al trasporto di aiuti. Lo riporta Al Jazeera. Ieri, il Centcom ha pubblicato un filmato ripreso da un drone che mostra \”sospetti elementi di Hamas\” mentre sequestrano un camion di aiuti a Khan Yunis, nel sud di Gaza. \”Hamas continua a privare la popolazione di Gaza degli aiuti umanitari di cui ha disperatamente bisogno\”, ha successivamente dichiarato il Segretario di Stato americano Marco Rubio. \”Affermiamo che questa accusa è completamente falsa e inventata fin dalle sue fondamenta, e rientra nel quadro di una sistematica campagna di disinformazione mediatica volta a distorcere l’immagine delle forze di polizia palestinesi, che stanno svolgendo il loro dovere nazionale e umanitario di garantire aiuti e proteggere i convogli di soccorso\”, è la replica del governo di Gaza in una nota. \”Il sistema di polizia sta facendo ogni sforzo per controllare la situazione, nonostante la continua ingerenza ‘israeliana’ con diversi obiettivi, tra cui quello di provocare carestia ostacolando la consegna degli aiuti\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”95fc7a8c-fa09-4a01-b052-1975907259d4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T10:59:25.233Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T11:59:25+0100″,”altBackground”:false,”title”:”La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata”,”content”:”
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025.
“,”postId”:”82693587-0f23-4970-9c77-44e49ad6ef84″,”postLink”:{“title”:”La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/questione-palestinese”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/69f22a4c6599ba2f11dc3c68087d075a2aa44092/skytg24/it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-conflitto/israele_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-02T10:15:31.454Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T11:15:31+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Unrwa: \”La violenza israeliana in Cisgiordania a ottobre vicina ai massimi storici\””,”content”:”
L’ondata di violenza scatenata dai coloni israeliani contro gli agricoltori della Cisgiordania ha fatto sì che ottobre 2025 sia sulla buona strada per diventare il mese più violento da quando l’Unrwa ha iniziato a indagare sugli attacchi coloniali nel 2013. Lo ha riferito l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati nella sua ultima valutazione della sicurezza nei territori palestinesi.
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L’Unrwa stima che solo nel mese di ottobre i coloni abbiano distrutto circa 3.000 ulivi, fondamentali per la già precaria economia palestinese. A questo proposito, va ricordato che la commissione palestinese incaricata di raccogliere dati sulla violenza israeliana in Cisgiordania, la Commissione per il muro e gli insediamenti, ha stimato che da agosto, inizio della stagione della raccolta delle olive, i coloni hanno sferrato 141 attacchi e che l’esercito ne ha effettuati altri 14 contro gli agricoltori o contro le piantagioni di ulivi della regione.
“,”postId”:”738c2ddc-8545-42b4-8250-23bb7753daad”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T10:08:26.918Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T11:08:26+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”21 palestinesi arrestati in Cisgiordania, anche minori\””,”content”:”
Le forze israeliane hanno arrestato 21 palestinesi in Cisgiordania: riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citata da Al-Jazeera. Gli arresti sono avvenuti durante incursioni su vasta scala e, secondo l’agenzia, includevano anche bambini. Secondo i dati palestinesi, più di 20 mila palestinesi sono stati arrestati da Israele nei territori occupati dall’inizio della guerra a Gaza, due anni fa. La polizia israeliana, riporta ancora Al Jazeera, afferma di aver arrestato 11 persone, tra cui bambini, nelle ultime due settimane a Gerusalemme Est, sospettate di aver incendiato cassonetti, lanciato pietre e lanciato bombe incendiarie contro la polizia. L’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem ha riferito che alla fine del 2024, 206 minori erano detenuti in custodia israeliana, 113 dei quali per \”motivi di sicurezza\”. Defence for Children International, una Ong che si occupa dei diritti dei bambini, ha dichiarato che a giugno il 41% dei 360 minori palestinesi detenuti era trattenuto senza accusa.
“,”postId”:”34cfdd40-9bd3-419f-80f6-7ec6cdfe29ac”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T09:53:14.379Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T10:53:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Pezeshkian: \”Ricostruiremo gli impianti nucleari con più forza\””,”content”:”
\”La distruzione degli impianti nucleari (durante gli attacchi di giugno da parte di Stati Uniti e Israele) non fermerà l’Iran, poiché il Paese li ricostruirà con più forza e determinazione di prima\”. Lo ha dichiarato il presidente Masoud Pezeshkian durante una visita all’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran. \”Adottare tecnologie avanzate ed entrare nella competizione globale è vitale per il nostro Paese, ma le potenze arroganti cercano di privare le nazioni indipendenti, incluso l’Iran, dell’accesso alle tecnologie moderne, mantenendole dipendenti dalle proprie industrie\”, ha affermato il leader iraniano citato dall’Irna. \”Le potenze mondiali affermano che il programma nucleare iraniano non è pacifico e usano questa affermazione come pretesto per ostacolare il progresso del Paese\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”883a47ef-c8e4-456e-b646-1d15df2fc1ad”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T09:20:39.529Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T10:20:39+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Times of Israel: \”Gli Usa spingono per la ricostruzione di metà Gaza sotto l’Idf, gelo arabo\””,”content”:”
Una delle principali proposte per la ricostruzione della Striscia di Gaza che l’amministrazione Trump ha presentato ai potenziali Paesi donatori del Golfo prevede la costruzione di circa una mezza dozzina di aree residenziali nella metà orientale della Striscia, attualmente sotto il controllo israeliano. Lo scrive il Times of Israel citando due diplomatici arabi a conoscenza della questione, secondo cui la proposta è stata accolta con freddezza dagli Stati del Golfo. I diplomatici hanno affermato che \”nuova Gaza\” è il termine frequentemente usato dai funzionari statunitensi per descrivere il progetto. Il piano di Trump per porre fine alla guerra prevede che le Forze di Difesa Israeliane si ritirino gradualmente fino ad abbandonare del tutto la Striscia. Tuttavia, tale ritiro è legato al successo di una Forza Internazionale di Stabilizzazione ancora da istituire – incaricata di proteggere la Gaza del dopoguerra – e al disarmo di Hamas, che non ha mostrato alcun interesse a rinunciare alle proprie armi. Con queste due condizioni così difficili da soddisfare – racconta il Times of Israel – gli Stati Uniti spingono per avviare il processo di ricostruzione, e il principale consigliere di Trump, Jared Kushner, ha indicato che Washington desidera iniziare dal lato israeliano della Linea Gialla, in particolare dalla città meridionale di Rafah. La proposta statunitense prevede che fino a un milione di palestinesi – circa la metà della popolazione di Gaza – si trasferiscano nelle aree residenziali sul lato israeliano della Linea Gialla. Queste aree saranno costruite entro due anni, anche se le forze dell’Idf non si ritireranno entro quella data, hanno affermato i due diplomatici informati sul piano, aggiungendo di ritenere questo parametro altamente irrealistico. \”I palestinesi potrebbero non voler vivere sotto il dominio di Hamas, ma l’idea che siano disposti a trasferirsi sotto l’occupazione israeliana e a sottomettersi a coloro che ritengono responsabile dell’uccisione di 70.000 dei loro fratelli è fantasia\”, ha affermato uno dei diplomatici arabi. Mentre la Casa Bianca non ha risposto alle richieste di commento, un funzionario statunitense ha respinto l’idea che l’amministrazione Trump abbia deciso un piano specifico per la gestione postbellica di Gaza, insistendo sul fatto che l’iniziativa è ancora nelle sue fasi iniziali e che molte idee sono in discussione.
“,”postId”:”275942e1-3584-471e-872f-deb0fdbdee9c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T09:11:59.430Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T10:11:59+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/it/wp-content/uploads/2025/11/valico_rafah.jpg”,”imgAlt”:”Rafah”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Al Jazeera: \”Preparativi per la riapertura del valico di Rafah sotto controllo dell’Idf\””,”content”:”
Immagini satellitari mostrano i preparativi per la riapertura del valico di Rafah, probabilmente sotto il pieno controllo israeliano. Lo scrive Al Jazeera. Mentre migliaia di palestinesi attendono con ansia la riapertura del valico di frontiera di Rafah, recenti immagini satellitari hanno rivelato attività nelle sue vicinanze, indicando preparativi per la ripresa delle operazioni secondo accordi sul campo che suggeriscono un controllo militare israeliano pressoché totale. La testata araba afferma di aver analizzato immagini satellitari ad alta risoluzione scattate tra il 14 e il 24 ottobre per monitorare i cambiamenti sul lato palestinese del valico di Rafah, alla luce delle discussioni sulla sua riapertura a causa dei ritardi israeliani. Confrontando un’immagine del 14 ottobre con una del 24 ottobre, sembrano esserci nuove costruzioni all’interno dell’area del valico, accanto a quelle che si ritiene siano barriere e cancelli per organizzare il movimento dei veicoli in entrata e in uscita dalla Striscia.
“,”postId”:”3a4c0daa-627b-4f77-acd1-353ce18cb23a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T08:47:06.040Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T09:47:06+0100″,”altBackground”:false,”title”:”In 80mila a Tel Aviv per ricordare Rabin, critiche al governo”,”content”:”
Decine di migliaia di persone si sono radunate ieri sera a Tel Aviv per commemorare i 30 anni dall’assassinio dell’ex premier israeliano Yitzhak Rabin da parte di un estremista di destra. Alla manifestazione, dove i partecipanti hanno portato cartelli che invocavano la pace e recitavano ‘Rabin aveva ragione’, un gruppo di politici è salito sul palco per avvertire che le forze dietro l’assassinio del leader di sinistra sono ancora presenti nella società israeliana odierna, e stanno persino guadagnando forza. Il raduno – racconta il Times of Israel – ha preso il via con un filmato di Yitzhak Rabin che annunciava \”un’opportunità per la pace\” e si è conclusa con una folla di decine di migliaia di persone che cantava una ‘Canzone per la Pace’, la stessa che il primo ministro aveva intonato poco prima di essere assassinato nel 1995. Gli organizzatori hanno stimato che oltre 80 mila persone hanno partecipato alla manifestazione, estendendosi ben oltre i confini della piazza, con alcuni che aumentano il numero a 150 mila. Gli interventi sul palco hanno chiesto una serie di obiettivi, dalla pace all’unità nazionale, dalla lotta per la liberazione degli ostaggi deceduti a Gaza all’apertura di un’inchiesta statale sull’attacco del 7 ottobre 2023. \”Un uomo è stato assassinato; è nostro compito assicurarci che l’idea sia ancora viva\”, ha dichiarato il leader dell’opposizione Yair Lapid, leader del partito di centro-sinistra Yesh Atid, il quale ha avvertito che le forze di estrema destra stanno \”distorcendo l’idea stessa di ebraismo. Stanno ancora una volta trasformando l’ebraismo in violenza, omicidio, odio interno, qualcosa che ci lacera\”. Lapid ha quindi condannato coloro \”che distorcono l’ebraismo e lo trasformano in una politica di odio e violenza\”, aggiungendo che \”queste persone siedono oggi anche al governo\”.
“,”postId”:”fbd6fa19-c792-4074-83fa-6d52f57fbcdd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T08:28:24.176Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T09:28:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, ricevuti messaggi sulla ripresa dei colloqui con Usa”,”content”:”
La portavoce del governo iraniano Fatemeh Mohajerani ha dichiarato che il ministero degli Esteri ha ricevuto messaggi sulla ripresa dei negoziati con gli Stati Uniti. \”Ulteriori dettagli sulla natura e il contenuto di questi messaggi saranno forniti a tempo debito\”, ha aggiunto, secondo Mehr. L’Oman, in qualità di intermediario tra Iran e Stati Uniti, ha invitato i due Paesi a riprendere i colloqui. Muscat ha ospitato numerosi round di colloqui sul nucleare tra i due Paesi, il sesto dei quali è stato interrotto dalla guerra di 12 giorni tra Iran e Israele. Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha sottolineato ieri che l’Iran è pronto a impegnarsi in colloqui \”indiretti\” con gli Stati Uniti, ma non abbandonerà l’arricchimento dell’uranio e non negozierà sul suo programma missilistico.
“,”postId”:”958dddae-a17f-4975-b969-206f761af2b9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T08:21:03.554Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T09:21:03+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Intercettato drone che contrabbandava armi dall’Egitto\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha riferito di aver sventato durante la notte un tentativo di introdurre clandestinamente armi dall’Egitto in Israele, utilizzando un drone. Dopo aver abbattuto il velivolo all’interno del territorio israeliano, le truppe hanno scoperto che trasportava otto pistole. Nell’ultimo anno si sono verificati frequenti tentativi di far passare armi e droga attraverso il confine egiziano utilizzando droni.
\n”,”postId”:”8178bad6-f40a-4818-b7a4-8833a430f411″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T07:50:28.487Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T08:50:28+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Eliminato capo della logistica della Forza Radwan nel sud del Libano\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito ed eliminato il responsabile logistico della Forza Radwan di Hezbollah nella zona. Il portavoce delle Idf ha dichiarato che il terrorista ha facilitato i trasferimenti di armi ed è stato coinvolto nei tentativi di riabilitare le infrastrutture dell’organizzazione terroristica. È stato anche riferito che altri tre terroristi della Forza Radwan di Hezbollah sono stati eliminati nell’attacco. Le Idf hanno inoltre dichiarato che \”le azioni dei terroristi rappresentano una minaccia per lo Stato di Israele e i suoi cittadini e violano gli accordi tra Israele e Libano\”.
“,”postId”:”db75bf5b-0f86-41c3-9bb9-7685806f63ab”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T07:38:00.176Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T08:38:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Coloni devastano una scuola in Cisgiordania\””,”content”:”
Secondo fonti locali, i coloni israeliani hanno attaccato la Challenge School nel villaggio di Khirbet Ibziq, a nord-est di Tubas, nella Cisgiordania settentrionale, ieri sera. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Secondo Azmi Balawna, direttore dell’Istruzione di Tubas, un gruppo di coloni ha fatto irruzione nella scuola, vandalizzandone le strutture, danneggiandone gli arredi e bruciando la bandiera palestinese. La scuola è stata oggetto di attacchi simili nelle ultime settimane, perpetrati da coloni sotto la protezione delle forze israeliane. Questi ripetuti attacchi hanno creato un clima di paura e tensione tra gli studenti.
“,”postId”:”3b7197ec-6a64-46e4-8955-0c0523cc25ec”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T07:31:47.206Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T08:31:47+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Dermer, Israele non intende permanente la Linea Gialla\””,”content”:”
Il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer ha dichiarato alla Jewish Coalition del Partito Democratico a Las Vegas che la ‘linea gialla’ del cessate il fuoco non diventerà \”una linea di separazione permanente\”. Lo scrive Al-Jazeera. La Linea Gialla si riferisce alla zona cuscinetto che Israele ha istituito all’interno di Gaza in base all’accordo di cessate il fuoco. Dermer ha affermato che Israele non intende l’attuale zona cuscinetto come un confine permanente. Ha aggiunto che l’accordo richiederebbe il disarmo di Hamas e, in caso contrario, \”sarà Israele ad agire e la linea gialla si restringerà. Se saranno forze non israeliane a occuparsene, la linea gialla si espanderà\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”acb91149-a49d-42d8-8e6b-1f8df1219c1c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-02T07:23:14.553Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-02T08:23:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Intensificheremo gli attacchi contro Hezbollah nel Libano meridionale\””,”content”:”
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha avvertito che l’esercito intensificherà gli attacchi contro Hezbollah nel Libano meridionale, dopo che ieri il ministero della Salute libanese ha riferito che quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano.
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\”Hezbollah sta giocando col fuoco e il presidente del Libano sta tergiversando\”, ha dichiarato Katz in una nota. \”L’impegno del governo libanese a disarmare Hezbollah e a rimuoverlo dal Libano meridionale deve essere attuato. La massima applicazione delle misure restrittive continuerà e addirittura si intensificherà: non permetteremo alcuna minaccia ai residenti del nord di Israele\”.
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La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
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Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che le accuse degli Stati Uniti, secondo cui il gruppo islamista ha saccheggiato un convoglio di aiuti a Gaza, sono \”false\”. \”Le accuse del Comando Centrale degli Stati Uniti sono false, mancano di prove sul campo e fanno parte di una sistematica campagna di disinformazione\”, si legge in una dichiarazione rilasciata da Hamas. La comunicazione arriva dopo che il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha pubblicato un video di un drone che, durante il fine settimana, mostra sospetti agenti di Hamas che saccheggiano un camion di aiuti nel sud della Striscia di Gaza.
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Ieri il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, ha incontrato il ministro della Difesa Israel Katz. Lo rende noto quest’ultimo in una nota, ripresa dal Times of Israel, in cui spiega che le discussioni si sono incentrate sulle \”sfide negli scenari vicini e lontani, prima fra tutte la Striscia di Gaza, e del nostro impegno per il rilascio di tutti gli ostaggi, la smilitarizzazione di Gaza e il disarmo di Hamas\”, oltre alla \”stretta cooperazione strategica e operativa tra le Forze di difesa israeliane e l’esercito statunitense, una partnership che sta plasmando la nuova realtà in Medio Oriente\”.
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Si tratta del secondo appuntamento di Caine, fedelissimo del presidente Usa Donald Trump, da quando è arrivato in Israele nella giornata di giovedì. Ieri ha incontrato il capo di Stato Maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), generale Eyal Zamir, e altri funzionari militari per una valutazione incentrata sulle \”sfide regionali, concentrandosi principalmente sulla situazione nella Striscia di Gaza e sulle sfide future sia negli scenari vicini che lontani\”, stando a quanto comunicato dalle stesse Idf.
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Fonti di Hamas hanno riferito ad Al Arabiya che tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis. Israele si sta preparando alla loro restituzione per questa sera. Lo riporta l’emittente israeliana Kan.
Hamas in precedenza aveva consegnato alla Croce Rossa resti di tre corpi poi trasferiti in Israele. Gli esami all’istituto forense di Tel Aviv hanno stabilito però che non appartengono a nessun ostaggio, lo riporta il Times of Israel. Si ritiene che oltre 10 mila palestinesi dispersi siano sotto le macerie nella Striscia. Ad affermarlo è Ahmed Radwan, responsabile stampa della Protezione civile palestinese.
Ieri il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, ha incontrato il ministro della Difesa Israel Katz. Lo ha reso noto quest’ultimo in una nota, ripresa dal Times of Israel, in cui ha spiegato che le discussioni si sono incentrate sulle “sfide negli scenari vicini e lontani, prima fra tutte la Striscia di Gaza, e del nostro impegno per il rilascio di tutti gli ostaggi, la smilitarizzazione di Gaza e il disarmo di Hamas”, oltre alla “stretta cooperazione strategica e operativa tra le Forze di difesa israeliane e l’esercito statunitense, una partnership che sta plasmando la nuova realtà in Medio Oriente”.
Gli approfondimenti:
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meno di un minuto fa
Media, i tre corpi di ostaggi trovati nell’area sotto l’Idf
L’area in cui Hamas ha affermato di aver trovato tre corpi di ostaggi si trova sul lato israeliano della Linea Gialla, sotto il controllo delle Idf, nella parte orientale di Khan Yunis. Lo riporta Ynet, ribadendo che i vertici politici israeliani hanno approvato le ricerche sul lato israeliano per consentire ad Hamas un processo di recupero dei corpi più rapido rispetto a quello delle Idf, basato su meno informazioni.
4 minuti fa
Netanyahu: “Video abusi peggior colpo a immagine”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è furioso per la pubblicazione del video in cui guardie carcerarie abusano di un detenuto di Gaza nel carcere di Sde Teiman. “L’incidente ha causato enormi danni all’immagine dello Stato di Israele e dell’Idf, ai nostri soldati”, ha detto il premier durante la riunione domenicale del governo, a quanto riferisce l’emittente Kan. “Questo è forse l’attacco propagandistico più difficile che lo Stato di Israele abbia subito dalla sua fondazione, non ne ricordo un altro di tale intensità. Questo richiede un’indagine indipendente e mi aspetto che venga condotta”, ha aggiunto. Il video era stato consegnato a un giornalista della televisione Canale 12 su richiesta dell’avvocato generale militare, il maggior generale Yifat Tomer-Yerushalmi, che si è per questo dimesso. La pubblicazione risale allo scorso luglio, quando gli investigatori della polizia militare erano arrivati al carcere per indagare le condizioni di detenzione, su impulso dello stesso Idf. Ne erano nati scontri tra i soldati di guardia e la polizia militare.
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27 minuti fa
Media, Hamas trova 3 corpi, Israele prepara ritorno stasera
Fonti di Hamas hanno riferito ad Al Arabiya che tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis. Israele si sta preparando alla loro restituzione per questa sera. Lo riporta l’emittente israeliana Kan.
32 minuti fa
Media, ricerche C. Rossa-Hamas per corpi anche in zona Idf
La Croce Rossa e Hamas effettueranno oggi due “pattugliamenti congiunti” per cercare i corpi degli ostaggi nel territorio sotto il controllo delle Idf, a Khan Yunis e nel quartiere di Shuja’iya, con l’approvazione ufficiale dei vertici politici. Lo riporta l’emittente pubblica israeliana Kan.
47 minuti fa
Media: “Palestinese ucciso da un drone israeliano a Gaza”
Un palestinese è stato ucciso in un attacco israeliano con un drone nel quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. Lo scrive Al Jazeera citando una fonte dell’ospedale arabo al-Ahli. Sia Shujayea che la vicina area di Zeitoun sono state oggetto di demolizioni di edifici da parte dell’esercito israeliano fin da questa mattina. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, l’11 ottobre, almeno 226 persone sono state uccise in attacchi israeliani e altre 594 sono rimaste ferite, secondo il conteggio di Hamas. Il bilancio complessivo delle vittime è salito a 68.858 morti e 170.664 feriti, dal 7 ottobre 2023.
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55 minuti fa
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
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12:07
Hamas: “Dagli Usa false accuse su saccheggi degli aiuti a Gaza”
L’ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, ha confutato le accuse del Centcom statunitense secondo cui i combattenti di Hamas avrebbero saccheggiato un veicolo adibito al trasporto di aiuti. Lo riporta Al Jazeera. Ieri, il Centcom ha pubblicato un filmato ripreso da un drone che mostra “sospetti elementi di Hamas” mentre sequestrano un camion di aiuti a Khan Yunis, nel sud di Gaza. “Hamas continua a privare la popolazione di Gaza degli aiuti umanitari di cui ha disperatamente bisogno”, ha successivamente dichiarato il Segretario di Stato americano Marco Rubio. “Affermiamo che questa accusa è completamente falsa e inventata fin dalle sue fondamenta, e rientra nel quadro di una sistematica campagna di disinformazione mediatica volta a distorcere l’immagine delle forze di polizia palestinesi, che stanno svolgendo il loro dovere nazionale e umanitario di garantire aiuti e proteggere i convogli di soccorso”, è la replica del governo di Gaza in una nota. “Il sistema di polizia sta facendo ogni sforzo per controllare la situazione, nonostante la continua ingerenza ‘israeliana’ con diversi obiettivi, tra cui quello di provocare carestia ostacolando la consegna degli aiuti”, ha aggiunto.
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11:59
La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025.
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11:15
Unrwa: “La violenza israeliana in Cisgiordania a ottobre vicina ai massimi storici”
L’ondata di violenza scatenata dai coloni israeliani contro gli agricoltori della Cisgiordania ha fatto sì che ottobre 2025 sia sulla buona strada per diventare il mese più violento da quando l’Unrwa ha iniziato a indagare sugli attacchi coloniali nel 2013. Lo ha riferito l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati nella sua ultima valutazione della sicurezza nei territori palestinesi.
L’Unrwa stima che solo nel mese di ottobre i coloni abbiano distrutto circa 3.000 ulivi, fondamentali per la già precaria economia palestinese. A questo proposito, va ricordato che la commissione palestinese incaricata di raccogliere dati sulla violenza israeliana in Cisgiordania, la Commissione per il muro e gli insediamenti, ha stimato che da agosto, inizio della stagione della raccolta delle olive, i coloni hanno sferrato 141 attacchi e che l’esercito ne ha effettuati altri 14 contro gli agricoltori o contro le piantagioni di ulivi della regione.
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11:08
Media: “21 palestinesi arrestati in Cisgiordania, anche minori”
Le forze israeliane hanno arrestato 21 palestinesi in Cisgiordania: riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citata da Al-Jazeera. Gli arresti sono avvenuti durante incursioni su vasta scala e, secondo l’agenzia, includevano anche bambini. Secondo i dati palestinesi, più di 20 mila palestinesi sono stati arrestati da Israele nei territori occupati dall’inizio della guerra a Gaza, due anni fa. La polizia israeliana, riporta ancora Al Jazeera, afferma di aver arrestato 11 persone, tra cui bambini, nelle ultime due settimane a Gerusalemme Est, sospettate di aver incendiato cassonetti, lanciato pietre e lanciato bombe incendiarie contro la polizia. L’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem ha riferito che alla fine del 2024, 206 minori erano detenuti in custodia israeliana, 113 dei quali per “motivi di sicurezza”. Defence for Children International, una Ong che si occupa dei diritti dei bambini, ha dichiarato che a giugno il 41% dei 360 minori palestinesi detenuti era trattenuto senza accusa.
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10:53
Pezeshkian: “Ricostruiremo gli impianti nucleari con più forza”
“La distruzione degli impianti nucleari (durante gli attacchi di giugno da parte di Stati Uniti e Israele) non fermerà l’Iran, poiché il Paese li ricostruirà con più forza e determinazione di prima”. Lo ha dichiarato il presidente Masoud Pezeshkian durante una visita all’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran. “Adottare tecnologie avanzate ed entrare nella competizione globale è vitale per il nostro Paese, ma le potenze arroganti cercano di privare le nazioni indipendenti, incluso l’Iran, dell’accesso alle tecnologie moderne, mantenendole dipendenti dalle proprie industrie”, ha affermato il leader iraniano citato dall’Irna. “Le potenze mondiali affermano che il programma nucleare iraniano non è pacifico e usano questa affermazione come pretesto per ostacolare il progresso del Paese”, ha aggiunto.
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10:20
Times of Israel: “Gli Usa spingono per la ricostruzione di metà Gaza sotto l’Idf, gelo arabo”
Una delle principali proposte per la ricostruzione della Striscia di Gaza che l’amministrazione Trump ha presentato ai potenziali Paesi donatori del Golfo prevede la costruzione di circa una mezza dozzina di aree residenziali nella metà orientale della Striscia, attualmente sotto il controllo israeliano. Lo scrive il Times of Israel citando due diplomatici arabi a conoscenza della questione, secondo cui la proposta è stata accolta con freddezza dagli Stati del Golfo. I diplomatici hanno affermato che “nuova Gaza” è il termine frequentemente usato dai funzionari statunitensi per descrivere il progetto. Il piano di Trump per porre fine alla guerra prevede che le Forze di Difesa Israeliane si ritirino gradualmente fino ad abbandonare del tutto la Striscia. Tuttavia, tale ritiro è legato al successo di una Forza Internazionale di Stabilizzazione ancora da istituire – incaricata di proteggere la Gaza del dopoguerra – e al disarmo di Hamas, che non ha mostrato alcun interesse a rinunciare alle proprie armi. Con queste due condizioni così difficili da soddisfare – racconta il Times of Israel – gli Stati Uniti spingono per avviare il processo di ricostruzione, e il principale consigliere di Trump, Jared Kushner, ha indicato che Washington desidera iniziare dal lato israeliano della Linea Gialla, in particolare dalla città meridionale di Rafah. La proposta statunitense prevede che fino a un milione di palestinesi – circa la metà della popolazione di Gaza – si trasferiscano nelle aree residenziali sul lato israeliano della Linea Gialla. Queste aree saranno costruite entro due anni, anche se le forze dell’Idf non si ritireranno entro quella data, hanno affermato i due diplomatici informati sul piano, aggiungendo di ritenere questo parametro altamente irrealistico. “I palestinesi potrebbero non voler vivere sotto il dominio di Hamas, ma l’idea che siano disposti a trasferirsi sotto l’occupazione israeliana e a sottomettersi a coloro che ritengono responsabile dell’uccisione di 70.000 dei loro fratelli è fantasia”, ha affermato uno dei diplomatici arabi. Mentre la Casa Bianca non ha risposto alle richieste di commento, un funzionario statunitense ha respinto l’idea che l’amministrazione Trump abbia deciso un piano specifico per la gestione postbellica di Gaza, insistendo sul fatto che l’iniziativa è ancora nelle sue fasi iniziali e che molte idee sono in discussione.
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10:11
Al Jazeera: “Preparativi per la riapertura del valico di Rafah sotto controllo dell’Idf”
Immagini satellitari mostrano i preparativi per la riapertura del valico di Rafah, probabilmente sotto il pieno controllo israeliano. Lo scrive Al Jazeera. Mentre migliaia di palestinesi attendono con ansia la riapertura del valico di frontiera di Rafah, recenti immagini satellitari hanno rivelato attività nelle sue vicinanze, indicando preparativi per la ripresa delle operazioni secondo accordi sul campo che suggeriscono un controllo militare israeliano pressoché totale. La testata araba afferma di aver analizzato immagini satellitari ad alta risoluzione scattate tra il 14 e il 24 ottobre per monitorare i cambiamenti sul lato palestinese del valico di Rafah, alla luce delle discussioni sulla sua riapertura a causa dei ritardi israeliani. Confrontando un’immagine del 14 ottobre con una del 24 ottobre, sembrano esserci nuove costruzioni all’interno dell’area del valico, accanto a quelle che si ritiene siano barriere e cancelli per organizzare il movimento dei veicoli in entrata e in uscita dalla Striscia.

©Ansa
09:47
In 80mila a Tel Aviv per ricordare Rabin, critiche al governo
Decine di migliaia di persone si sono radunate ieri sera a Tel Aviv per commemorare i 30 anni dall’assassinio dell’ex premier israeliano Yitzhak Rabin da parte di un estremista di destra. Alla manifestazione, dove i partecipanti hanno portato cartelli che invocavano la pace e recitavano ‘Rabin aveva ragione’, un gruppo di politici è salito sul palco per avvertire che le forze dietro l’assassinio del leader di sinistra sono ancora presenti nella società israeliana odierna, e stanno persino guadagnando forza. Il raduno – racconta il Times of Israel – ha preso il via con un filmato di Yitzhak Rabin che annunciava “un’opportunità per la pace” e si è conclusa con una folla di decine di migliaia di persone che cantava una ‘Canzone per la Pace’, la stessa che il primo ministro aveva intonato poco prima di essere assassinato nel 1995. Gli organizzatori hanno stimato che oltre 80 mila persone hanno partecipato alla manifestazione, estendendosi ben oltre i confini della piazza, con alcuni che aumentano il numero a 150 mila. Gli interventi sul palco hanno chiesto una serie di obiettivi, dalla pace all’unità nazionale, dalla lotta per la liberazione degli ostaggi deceduti a Gaza all’apertura di un’inchiesta statale sull’attacco del 7 ottobre 2023. “Un uomo è stato assassinato; è nostro compito assicurarci che l’idea sia ancora viva”, ha dichiarato il leader dell’opposizione Yair Lapid, leader del partito di centro-sinistra Yesh Atid, il quale ha avvertito che le forze di estrema destra stanno “distorcendo l’idea stessa di ebraismo. Stanno ancora una volta trasformando l’ebraismo in violenza, omicidio, odio interno, qualcosa che ci lacera”. Lapid ha quindi condannato coloro “che distorcono l’ebraismo e lo trasformano in una politica di odio e violenza”, aggiungendo che “queste persone siedono oggi anche al governo”.
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09:28
Iran, ricevuti messaggi sulla ripresa dei colloqui con Usa
La portavoce del governo iraniano Fatemeh Mohajerani ha dichiarato che il ministero degli Esteri ha ricevuto messaggi sulla ripresa dei negoziati con gli Stati Uniti. “Ulteriori dettagli sulla natura e il contenuto di questi messaggi saranno forniti a tempo debito”, ha aggiunto, secondo Mehr. L’Oman, in qualità di intermediario tra Iran e Stati Uniti, ha invitato i due Paesi a riprendere i colloqui. Muscat ha ospitato numerosi round di colloqui sul nucleare tra i due Paesi, il sesto dei quali è stato interrotto dalla guerra di 12 giorni tra Iran e Israele. Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha sottolineato ieri che l’Iran è pronto a impegnarsi in colloqui “indiretti” con gli Stati Uniti, ma non abbandonerà l’arricchimento dell’uranio e non negozierà sul suo programma missilistico.
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09:21
Idf: “Intercettato drone che contrabbandava armi dall’Egitto”
L’esercito israeliano ha riferito di aver sventato durante la notte un tentativo di introdurre clandestinamente armi dall’Egitto in Israele, utilizzando un drone. Dopo aver abbattuto il velivolo all’interno del territorio israeliano, le truppe hanno scoperto che trasportava otto pistole. Nell’ultimo anno si sono verificati frequenti tentativi di far passare armi e droga attraverso il confine egiziano utilizzando droni.
08:50
Idf: “Eliminato capo della logistica della Forza Radwan nel sud del Libano”
L’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito ed eliminato il responsabile logistico della Forza Radwan di Hezbollah nella zona. Il portavoce delle Idf ha dichiarato che il terrorista ha facilitato i trasferimenti di armi ed è stato coinvolto nei tentativi di riabilitare le infrastrutture dell’organizzazione terroristica. È stato anche riferito che altri tre terroristi della Forza Radwan di Hezbollah sono stati eliminati nell’attacco. Le Idf hanno inoltre dichiarato che “le azioni dei terroristi rappresentano una minaccia per lo Stato di Israele e i suoi cittadini e violano gli accordi tra Israele e Libano”.
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08:38
Media: “Coloni devastano una scuola in Cisgiordania”
Secondo fonti locali, i coloni israeliani hanno attaccato la Challenge School nel villaggio di Khirbet Ibziq, a nord-est di Tubas, nella Cisgiordania settentrionale, ieri sera. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Secondo Azmi Balawna, direttore dell’Istruzione di Tubas, un gruppo di coloni ha fatto irruzione nella scuola, vandalizzandone le strutture, danneggiandone gli arredi e bruciando la bandiera palestinese. La scuola è stata oggetto di attacchi simili nelle ultime settimane, perpetrati da coloni sotto la protezione delle forze israeliane. Questi ripetuti attacchi hanno creato un clima di paura e tensione tra gli studenti.
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08:31
Media: “Dermer, Israele non intende permanente la Linea Gialla”
Il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer ha dichiarato alla Jewish Coalition del Partito Democratico a Las Vegas che la ‘linea gialla’ del cessate il fuoco non diventerà “una linea di separazione permanente”. Lo scrive Al-Jazeera. La Linea Gialla si riferisce alla zona cuscinetto che Israele ha istituito all’interno di Gaza in base all’accordo di cessate il fuoco. Dermer ha affermato che Israele non intende l’attuale zona cuscinetto come un confine permanente. Ha aggiunto che l’accordo richiederebbe il disarmo di Hamas e, in caso contrario, “sarà Israele ad agire e la linea gialla si restringerà. Se saranno forze non israeliane a occuparsene, la linea gialla si espanderà”, ha aggiunto.
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08:23
Katz: “Intensificheremo gli attacchi contro Hezbollah nel Libano meridionale”
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha avvertito che l’esercito intensificherà gli attacchi contro Hezbollah nel Libano meridionale, dopo che ieri il ministero della Salute libanese ha riferito che quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano.
“Hezbollah sta giocando col fuoco e il presidente del Libano sta tergiversando”, ha dichiarato Katz in una nota. “L’impegno del governo libanese a disarmare Hezbollah e a rimuoverlo dal Libano meridionale deve essere attuato. La massima applicazione delle misure restrittive continuerà e addirittura si intensificherà: non permetteremo alcuna minaccia ai residenti del nord di Israele”.
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08:03
Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamoVai al contenuto
07:46
Cisgiordania, coloni attaccano una fattoria palestinese. VIDEO
07:32
Hamas risponde a Washington: “Non saccheggiamo gli aiuti”
Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che le accuse degli Stati Uniti, secondo cui il gruppo islamista ha saccheggiato un convoglio di aiuti a Gaza, sono “false”. “Le accuse del Comando Centrale degli Stati Uniti sono false, mancano di prove sul campo e fanno parte di una sistematica campagna di disinformazione”, si legge in una dichiarazione rilasciata da Hamas. La comunicazione arriva dopo che il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha pubblicato un video di un drone che, durante il fine settimana, mostra sospetti agenti di Hamas che saccheggiano un camion di aiuti nel sud della Striscia di Gaza.
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07:11
Katz incontra Caine: “Discusso della smilitarizzazione di Hamas”
Ieri il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, ha incontrato il ministro della Difesa Israel Katz. Lo rende noto quest’ultimo in una nota, ripresa dal Times of Israel, in cui spiega che le discussioni si sono incentrate sulle “sfide negli scenari vicini e lontani, prima fra tutte la Striscia di Gaza, e del nostro impegno per il rilascio di tutti gli ostaggi, la smilitarizzazione di Gaza e il disarmo di Hamas”, oltre alla “stretta cooperazione strategica e operativa tra le Forze di difesa israeliane e l’esercito statunitense, una partnership che sta plasmando la nuova realtà in Medio Oriente”.
Si tratta del secondo appuntamento di Caine, fedelissimo del presidente Usa Donald Trump, da quando è arrivato in Israele nella giornata di giovedì. Ieri ha incontrato il capo di Stato Maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), generale Eyal Zamir, e altri funzionari militari per una valutazione incentrata sulle “sfide regionali, concentrandosi principalmente sulla situazione nella Striscia di Gaza e sulle sfide future sia negli scenari vicini che lontani”, stando a quanto comunicato dalle stesse Idf.
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