di
Daniela Polizzi
Se Generali darà il via libera agli accordi distributivi, Mediobanca potrà anticipare l’assemblea per il via libera all’offerta su Banca Generali. Intanto, l’Ops di Siena crea incertezza: alcuni banchieri lasciano Piazzetta Cuccia
Il programma di Alberto Nagel per sbarrare la strada al Monte dei Paschi è pronto. Si terrà il 21 agosto l’assemblea di Mediobanca per approvare l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. Molto del suo piano è legato all’atteggiamento che avrà Generali. Lo snodo perché tutto parta sarà infatti il cda del Leone convocato per il 6 agosto, quando la compagnia deciderà se procedere con gli accordi distributivi nell’insurebanking con Mediobanca e Banca Generali. Se l’opinione del Leone sarà favorevole, lo stesso giorno Piazzetta Cuccia convocherà appunto l’assemblea il 21. Il 18 agosto è atteso anche il via libera dalla Bce all’operazione su Banca Generali.
L’istituto guidato da Alberto Nagel depositerà il documento informativo in Consob che avrà cinque giorni per dare il suo ok. «In considerazione della tempistica dei processi autorizzativi relativi all’acquisizione di Banca Generali, la cui conclusione è prevista il prossimo 18 agosto e dei conseguenti termini previsti per l’approvazione del documento dell’ offerta su Banca Generali, – ha spiegato Mediobanca – il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha individuato come nuova possibile data dell’assemblea chiamata a pronunciarsi sull’ops il prossimo 21 agosto, riservandosi di assumere comunque ogni determinazione in merito entro il prossimo 6 agosto, in funzione delle interlocuzioni con Generali».
Le barricate contro il Monte
In quelle settimane entrerà nel vivo l’Ops del Monte – che si concluderà l’8 settembre – sulla stessa Piazzetta Cuccia e l’obiettivo di Nagel è di fornire a tutti gli azionisti della banca che guida (Delfin con il 20% ma anche gli enti previdenziali) gli elementi che chiedevano, cioè il valore degli accordi.
Conti in salute
La comunicazione è arrivata giovedì mattina, dopo il cda di Mediobanca di mercoledì che ha anche approvato i conti annuali, tra i più brillanti chiusi dall’istituto. Mediobanca ha infatti terminato l’esercizio al 30 giugno 2025 con ricavi in aumento del 3 per cento a 3,7 miliardi di euro e un utile netto in crescita del 4 per cento a 1,3 miliardi. Si tratta, riferisce una nota, dei «risultati migliori di sempre nei 12 mesi» con un «pieno raggiungimento dei target annuali». In autunno Mediobanca verserà un dividendo di 0,59 euro per azione, dopo l’anticipo di 0,56 a maggio. Un totale di 1,15 euro, in aumento del 7,5%.
L’uscita dei professionisti spinta dall’Ops del Monte
Mediobanca ha comunque scontato il fatto di essere sotto lo scacco del Monte dei Paschi di Siena che ha prodotto incertezza tra i banker che lavorano a Piazzetta Cuccia. «La capacità di crescita si è confermata elevata anche negli ultimi 6 mesi, malgrado l’incertezza derivante dall’offerta Mps abbia contribuito all’uscita di banchieri nel segmento Private (con la perdita di circa 1,5 miliardi di masse)». Un deflusso che l’istituto ha cercato di contenere attraverso «misure di retention della clientela; nel segmento Premier le entrate di professionisti sono rimaste elevate per la robusta pipeline costruita in precedenza».
Mediobanca resta comunque concentrata «sull’esecuzione della propria strategia e rigetta l’offerta di Mps in quanto priva di razionale industriale, – ha scritto Nagel -non conveniente finanziariamente per gli azionisti Mediobanca ed ostativa all’ulteriore trasformazione del gruppo Mediobanca, insieme a Banca Generali, in un leader del Wealth Management, punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo».
Tiene il margine di interesse, balzo delle commissioni
I ricavi di gruppo hanno toccato il nuovo picco di 3,7 miliardi con una tenuta del margine di interesse (1.971,5 milioni; -0,7% ) ed una forte crescita delle commissioni (+14,2%). Il risultato operativo salda a 1.875,7 milioni (+3,5% a/a) con un Cost/Income stabile al 43% e un costo del rischio in calo a 44bps. Il ROTE di Gruppo si mantiene al 14,2% mentre salgono RoRWA
(dal 2,7% al 2,9%) e l’utile per azione (da 1,53 a 1,64 per azione; +7%). «I risultati poggiano su un solido quarto trimestre che chiude con utile netto di 336,9 milioni (+1% t/t, +2,9% a/a) e ricavi di 950,9 milioni», scrive la banca
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31 luglio 2025 ( modifica il 31 luglio 2025 | 08:30)
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