FIRENZE – Con un gol di Berisha al 23’ il Lecce espugna Firenze e conquista la seconda vittoria stagionale, ancora una volta in trasferta.
Per la squadra di mister Di Francesco si tratta di un successo importante innanzitutto per la classifica, con i giallorossi che si portano a quota nove punti, ma anche per il morale dopo due sconfitte di fila, con Udinese e Napoli.
Per la Fiorentina, invece, la situazione è sempre più complicata: resta penultima (in attesa di Sassuolo-Genoa che si disputa domani, lunedì) dopo quattro pareggi in dieci giornate e la permanenza del tecnico Stefano Pioli sulla panchina viola è oramai appesa a un filo.
Compattezza versus fragilità
Il Lecce per circa dieci minuti successivi al fischio d’inizio ha subito l’approccio dei padroni di casa, ma un passo alla volta ha guadagnato campo e iniziato a costruire buone transizioni, facendosi trovare pronto sulle seconde palle e rognoso nell’interdizione, con Ramadani sugli scudi.
Il 4-2-3-1 di Di Francesco, grazie alla compattezza dei reparti, ha disinnescato il 3-5-2 di Pioli, la cui squadra si è spesso ritrovata tendenzialmente divisa in due, con un reparto centrale insufficiente nel lavoro di ricucitura.
Il vantaggio degli ospiti è maturato dopo un recupero sulla trequarti da parte di Berisha che si è poi fatto trovare pronto, al termine dell’azione da lui stesso avviata, nello spedire in rete con un colpo di piatto un bel cross di Morente sul secondo palo.
La reazione della squadra di casa è avvenuta più per inerzia che per convinzione e, quando ce ne è stato bisogno, Falcone si è fatto trovare pronto. Per due volte, su tentativi ravvicinati di Kean, il capitano del Lecce ha salvato il risultato: la prima al 31’ respingendo la sfera con il piede, la seconda bloccandola sulla linea, al minuto 79.
Partita avara di occasioni
I salentini non hanno mai avuto una vera opportunità per siglare il raddoppio, anche se al 60’ Coulibaly, dopo essere entrato in area palla al piede, ha messo verso il secondo palo più un tiro che un cross e Stulic non ha nemmeno tentato l’aggancio. Allo stesso modo i toscani, che erano rientrati in campo per il secondo tempo con una linea centrale totalmente rinnovata con Mandragora, Sohom e Gudmundsson, non sono quasi mai riusciti ad avvicinarsi a Falcone in maniera davvero pericolosa e nemmeno la sostituzione di Dzeko con Piccoli al 59’ ha giovato alla Fiorentina.
Con l’ingresso di Pierotti per Banda, al 73’, e di Maleh per un esausto Berisha, Di Francesco ha fatto chiaramente intendere di voler ripulire il possesso palla della sua squadra, appannato dalla stanchezza di diversi elementi. C’è riuscito solo parzialmente, in realtà, ma tanto è bastato per tenere la Fiorentina a distanza di sicurezza. Nei minuti finali Kaba e Camarda hanno preso il posto di Morene e Stulic, autori ancora una volta di una prova molto generosa in termini di dispendio fisico.
La vittoria ottenuta a Firenze, in fin dei conti, è stata il frutto della quadratura tattica e della costante attenzione dimostrata dal Lecce al cospetto di un avversario apparso sempre confuso e, a tratti, anche impaurito e isterico. Da questo punto di vista una citazione a parte va fatta per la sceneggiata con cui Ranieri ha cercato di indurre l’arbitro Rapuano a confermare il rigore concesso all’84’ per un presunto fallo sullo stesso capitano della Fiorentina. Ma la revisione al monitor suggerita dalla sala Var (Massa e Maresca) ha indotto il direttore di gara a revocare la massima punizione e sollevare Pierotti da qualsiasi responsabilità.
Il tabellino di Fiorentina-Lecce 0 a 1
FIORENTINA (3-5-2): de Gea; Pongracic, Comuzzo (76’ Fazzini), Ranieri (cap.); Dodo, Ndour (46’ Sohom), Nicolussi Caviglia (46’Mandragora), Fagioli (46’ Gudmundsson), Fortini; Kean, Dzeko (59’ Piccoli). Allenatore: Pioli
LECCE (4-2-3-1): Falcone (cap.); Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Ramadani, Coulibaly; Morente (89’ Kaba), Berisha (76’ Maleh), Banda (73’ Pierotti); Stulic (89’ Camarda). Allenatore: Di Francesco
Marcatori: 23’ Berisha
Ammoniti: 14’ Nicolussi Caviglia; 15’ Fagioli; 41’ Veiga; 66’ Kean, 87’ Ranieri
Arbitro: Rapuano; assistenti: Palermo e Barone; quarto ufficiale: Ayroldi
Var: Massa; assistente Var: Maresca