di
Emanuela Rosa-Clot
Quando piantare fiori e piante per avere un balcone rigoglioso a primavera? Ecco perchè novembre è un mese molto importante
D’autunno, soprattutto quando piove, il giardiniere guarda fuori dalla finestra e pensa a tutto quello che vorrebbe fare. A questo punto dell’anno dovrebbe aver già sistemato il balcone o il terrazzo ridimensionando le piante più esuberanti che hanno fiorito fino alla settimana prima, raccolto le foglie cadute, distribuito una concimazione organica di base che nutrirà le piante per tutto l’inverno. E dovrebbe già aver piantato i bulbi a fioritura invernale o primaverile, come tulipani e narcisi, ma anche i piccoli muscari o i profumati giacinti, che fra qualche mese daranno spettacolo e colore al grigiore milanese.
Conosco tutta la teoria, ma travolta dai ritmi della vita di città sono sempre in ritardo su tutto. La buona notizia è che per predisporre la nostra festa dei fiori siamo ancora in tempo. E nelle giornate di pioggia possiamo sfogliare riviste e cataloghi, documentarci e progettare, fare acquisti online, nei vivai e nei garden center. Con i bulbi da fiore si possono fare bellissimi vasi di tutte le misure per avere anche su un piccolo balcone la sensazione del giardino fiorito. Su come fare, suggerisco di seguire i consigli di Christian Shejbal, vivaista specializzato che ha realizzato per Gardenia un autorevole e facile video corso sulle bulbose, che trovate sul sito gardenia.cairoeditore.it. Dove si spiega, fra le altre cose, anche perché queste piante riescono a fiorire in situazioni estreme. Si tratta infatti di geofite, ovvero piante dotate di un organo sotterraneo che contiene tutto quello che serve a sopravvivere durante la stagione di riposo vegetativo. Questo spiega perché è possibile “forzarle” per veder fiorire in casa a Natale i vistosi Hyppeastrum (noti come amarilli) in bianco, rosa e rosso, o i candidi e profumatissimi narcisi ‘Paperwhite’. Si trovano in vendita già fioriti, ma a novembre siamo ancora in tempo per provare a coltivarli noi e vedere questo piccolo miracolo compiersi in sei settimane nel nostro salotto.
Se si acquistano bulbi ben preparati, ovvero trattati in modo che abbiano accumulato tutte le sostanze necessarie alla fioritura, possiamo piantare l’ippeastro in un vaso appena più grande del bulbo, lasciandolo per un terzo fuori terra. Il calore dell’appartamento e le innaffiature lo risveglieranno, e fra metà dicembre e gennaio sarà in fiore. Ancora più facili i narcisi, che possiamo sistemare in un recipiente di vetro trasparente su un fondo di ciottoli. Poi basta versare acqua fino alla base dei bulbi e non fare altro se non mantenere il livello dell’acqua. Finita la fioritura, ripianteremo i bulbi in vasi più grandi all’aperto e loro riprenderanno il ciclo naturale. Fondamentale, come per tutte le bulbose, è non tagliare le foglie finché non sono appassite: è attraverso le foglie che il bulbo si ricarica per rifiorire l’anno seguente. L’autunno in realtà è per il giardiniere la stagione più importante. Tanti acquisti che facciamo d’impulso in primavera si traducono in altrettanti insuccessi. La stagione migliore per mettere a dimora le piante è questa.
Il prossimo fine settimana (8 – 9 novembre) si svolge a Milano, a Villa Necchi Campiglio, la mostra mercato “Colori d’autunno” curata per il Fai da Umberto Giolli. È l’occasione migliore per imparare a conoscere e apprezzare le piante anche quando stanno per andare a riposo. Come le graminacee, scultoree e belle anche da secche, e le ortensie, Hydrangea paniculata e H. quercifolia, con le foglie bordeaux e i loro panicoli vistosi e decorativi. Ci sarà anche Olga’s Flower Farm, che nel Comasco coltiva bulbi da fiore con cui realizza anche bellissimi allestimenti.
Vai a tutte le notizie di Milano
Iscriviti alla newsletter di Corriere Milano
1 novembre 2025 ( modifica il 1 novembre 2025 | 08:49)
© RIPRODUZIONE RISERVATA