di
Mara Rodella
Frequentano l’istituto Gigli di Rovato (Brescia) e si trovano in Africa per uno scambio culturale. La dirigente scolastica Di Domenico: «Le istituzioni sono al nostro fianco, le famiglie stiano tranquille». Porrino (In viaggio con Fede): «Spostamenti complicati, ma continuano le loro attività»
Erano partiti domenica scorsa, da Brescia, destinazione Pomerini, in Tanzania, per restare due settimane nella scuola agraria di Dabaga, nella provincia di Iringa: uno scambio culturale internazionale all’insegna della formazione e della solidarietà, possibile grazie alle associazioni «Talismano» di Orzinuovi e «In viaggio con Fede» di Rovato, oltre a «Noi per Brescia». Sono sedici studenti bresciani dell’istituto agrario Gigli di Rovato e 15 tra insegnanti e volontari. Poco dopo il loro arrivo – ad accoglierli fra Paolo Boldrini, missionario di origini mantovane che da decenni vive nella provincia dell’Indriga -la Tanzania è sprofondata nel caos e negli scontri violenti in piazza, tra forze dell’ordine e sostenitori dell’opposizione, a seguito delle elezioni del 29 ottobre scorso: migliaia i manifestanti scesi in strada per denunciare presunti brogli elettorali e la crescente repressione del governo della presidente Samia Suluhu Hassan. A Dar es Salaam – dove una folla di protestanti ha fatto irruzione nell’aeroporto internazionale Julius Nyerere -le autorità hanno imposto un coprifuoco notturno, mentre diversi edifici pubblici e uffici governativi sono stati dati alle fiamme. Le proteste sono ormai diffuse in diverse città.
Fonti diplomatiche
Data stabilita per il rientro dei ragazzi bresciani, il prossimo 11 novembre. La Farnesina assicura: «L’Ambasciata è in costante contatto con il gruppo di 16 studenti e 15 fra docenti e volontari provenienti dall’istituto agrario Lorenzo Gigli di Rovato (Brescia) attualmente accolti da Fra Paolo Boldrini (che da 40 anni vive in Tanzania) nella località di Pomerini, nella Regione di Iringa, regione lontana dagli scontri e ove non si registrano problemi di sicurezza. Stanno tutti bene e in sicurezza. Rientro previsto nei prossimi giorni».
Porrino: in contatto diretto, sono sereni
Gli studenti bresciani si trovano nell’altopiano interno della Tanzania, a circa cinquecento chilometri dalla costa e dalla capitale Dar Es Salaam. «Sono in contatto costante con la professoressa Miriam Bersini, insegnante del Golgi che si trova con i ragazzi: da qualche giorno non c’è connessione internet ma riusciamo a comunicare via sms. Studenti e volontari stanno tutti bene, sono sereni e nella scuola e continuano a svolgere le loro attività, pensi che ieri sera (sabato, ndr) hanno preparato la pizza tutti insieme» rassicura Daniele Porrino, allenatore di rugby – da Rovato a Parabiago – e presidente dell’associazione «In viaggio con Fede» – fondata con la compagna Chiara, mamma di Federico – che da tre anni finanzia questo progetto di scambio culturale. Fede era un alunno del Gigli, «in viaggio ci sono anche due suoi compagni di classe». «Fede» era il «suo» ragazzo, Federico Doga, che frequentava proprio il Gigli: il 7 gennaio di un anno fa a Iseo fu travolto da due auto vicino alla stazione ferroviaria, mentre stava attraversando la strada per raggiungere gli amici. «Il problema per i ragazzi in questo momento è dato dagli spostamenti, muoversi per strada è difficile, ma per il resto stanno bene». A causa delle tensioni, il governo ha infatti sospeso i collegamenti in Rete, imposto il coprifuoco e schiarato l’esercito nelle città più grandi della Tanzania.
La dirigente scolastica: «Situazione costantemente monitorata. le istituzioni ci sono»
«I nostri studenti e gli accompagnatori stanno bene e sono al sicuro» conferma anche la dirigente scolastica del Gigli, Anna Di Domenico, in contatto con la Farnesina. «Gli spostamenti sono ancora sconsigliati, almeno fino all’esito delle elezioni. Con tutte le dovute cautele la situazione è costantemente monitorata. Dobbiamo rasserenare gli animi di tutti ed evitare allarmismi. La scuola è in contatto con la Farnesina, l’Unità di crisi e l’ambasciata italiana in Tanzania». Anna di Domenico è anche mamma, «e mi creda, so perfettamente come si sentono in questo momento le famiglie dei nostri ragazzi. Ma devono stare tranquille, le istituzioni ci sono e sono perennemente attivate». Nessuna novità sostanziale rispetto a ieri (sabato, ndr), dice. «È necessario che si dipani la situazione politica, se le cose andassero via via scemando non dovremmo cambiare il piano di rientro» previsto, appunto, domenica prossima. «Confermo che sono in perenne contatto con l’Ambasciata, tutti si sono attivati e si stanno attivando, diplomazia e istituzioni». Non è escluso, «anzi, è probabile che la situazione si stabilizzi proprio in questi giorni, e che le frange oltranziste desistano. Aspettiamo fiduciosi». In Tanzania, oltre alla professoressa Miriam Bersini, referente del progetto («un nostro fiore all’occhiello, ci crediamo moltissimo, i ragazzi per tutto l’anno partecipano ai progetti di cooperazione» precisa la dirigente) insieme al collega Roberto Sandrini, anche la dottoressa Mariella Galazzo dell’Ufficio di ambito di Brescia. «Ieri (sabato, ndr) i ragazzi hanno preparato la pizza, oggi (domenica, ndr) le lasagne!» si concede un sorriso Anna Di Domenico.
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2 novembre 2025 ( modifica il 2 novembre 2025 | 14:32)
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