Il pasticcio degli incentivi e chi ne approfitta, sfruttando la scarsa chiarezza normativa. Un lettore punta il dito. Vaielettrico risponde. Per scriverci: Info@vaielettrico.it
Il ministro all’Ambiente, Gilberto Pichetto FratinIl pasticcio degli incentivi (1): “Se non sei primo intestatario…”
“Leggo che alcuni hanno ottenuto il voucher pur non essendo il primo intestatario. E che c’è l’idea che il ministero possa confermare la validità del voucher.
Pongo una domanda. Chi ha letto il decreto e, essendo il secondo intestatario, ligio alle regole, non ha neppure provato, dev’ essere penalizzato rispetto al furbetto che ci ha provato? Penso che le regole vadano applicate così come proposte in Gazzetta. L’alternativa è un bel reset di tutti i voucher e ricominciare da zero. Se no partiranno i ricorsi. Che pasticcio italiano. Che ne pensate ?“. Carlo Corio
Serve un chiarimento definito, sul sito del Ministero
Risposta. Questa storia della contestazione va chiarita una volta per tutte. In linea di principio, noi non vediamo motivo di escludere dalla rottamazione e dagli incentivi i veicoli che si trovano in questa situazione. L’obiettivo era togliere di mezzo veicoli inquinanti per sostituirli con auto che viaggiano a emissioni zero, no? Comunque sia, se il Ministero dell’Ambiente ha deciso in questo senso, lo dica chiaramente. Magari scrivendolo chiaramente sul proprio sito, invece di riempirlo con le cronache di ogni convegno a cui partecipano ministri e sottosegretari.
Chi dice qualcosa è l’associazione dei costruttori, Unrae, ma con un linguaggio piuttosto ermetico. Scrivendo che, su sua insistenza, ministero e Sogei hanno proceduto all’adeguamento del software. Come? “Intervenendo sulla funzionalità di validazione dei voucher al fine di acquisire ulteriori campi di dettaglio relativi alle voci di costo da registrare in Piattaforma”. Ma quali siano questi interventi, effettuati dopo l’assegnazione del voucher (cosa quantomeno inusuale) e quali queste voci di costo non lo dice.
Una Fiat Uno Fire 1000 (foto d’archivio).Il pasticcio degli incentivi (2) Voleva rottamare una vecchia Fiat Uno: “Niente da fare”
“Vorrei denunciare una perdita di occasione che ho avuto con il bonus. Il 22 ottobre sono entrato nel sito e mi sono registrato, avemdo tutti i requisiti per il bonus da 11.000 euro. Al momento di inserire la targa del veicolo da rottamare, mi dice che non risulto come proprietario. Assurdo, ho libretto di proprietà dal 1988, ho pagato sempre il bollo ecc. Il concessionario a cui mi sono rivolto, indagando, ha scoperto che in quegli anni la registrazione al PRA avveniva in modo scritto manuale. E, quando è arrivato il passaggio al telematico, non è stato trascritto al digitale (svista non da attribuire a me). Fatto sta che per questa mancanza non ho potuto avere il mio voucher, che ritengo doveroso assegnarmi. L’auto che dovrei rottamare è una Fiat Uno Fire 1000“. Nico Guida
Risposta. Il suo caso è analogo a quello di una altro lettore che voleva rottamare una vecchia Fiat 500L del 1971. La Sogei, la società pubblica che ha curato la procedura digitale, pesca dagli archivi informatici per verificare i dati di chi fa domanda. E purtroppo auto con questa anzianità nella gran parte dei casi non sono stati trascritti in alcun archivio digitale. Ergo: la domanda non viene accettata.

