Una nuova denuncia di “violenza istituzionale” arriva da Angelo Schiavone e dal figlio Andrea Francesco, tutori legali di Ginevra Fargnoli, in coma da 24 anni.

Secondo quanto riportato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, l’Asl Napoli 1 avrebbe ignorato una richiesta urgente e documentata di prestazione sanitaria, rifiutando l’assistenza “con freddezza e indifferenza”.

“Per la sanità pubblica mia moglie non esiste”, scrive Schiavone in una lettera aperta. La famiglia annuncia azioni legali.

La lettera aperta

“Per la sanità pubblica mia moglie non esiste. Non esistiamo noi che la assistiamo ogni giorno, con amore e dolore”, scrive Schiavone, raccontando l’ennesimo rifiuto da parte dell’azienda sanitaria, nonostante una richiesta urgente e documentata. “Il medico non ha valutato, non ha chiesto nulla, non ha mostrato alcuna umanità. Mi ha liquidato in pochi minuti come se fossi un importuno”.

Un’accusa netta al sistema: “Che Paese è il nostro se una donna in coma da 24 anni può essere ignorata senza vergogna? Che medicina è quella in cui un medico può decidere di non agire per disinteresse?”. Padre e figlio annunciano battaglia legale: “Qui si decide se lo Stato è in grado di proteggere i suoi cittadini più fragili o se li lascerà morire nel silenzio e nell’umiliazione. Noi non lo permetteremo mai”.