Chiude i battenti l’edizione numero 32 di Artissima. 176 gallerie da 36 Paesi e 34.500 visitatori per la fiera d’arte contemporanea di Torino, ma dal respiro tutto internazionale. Quindi, com’è andata? Nei corridoi risuona ovunque lo stesso responso: le vendite sono state numerose, e vivaci, ma quasi sempre per piccole cifre – perfettamente in linea con il trend in giro per il mondo. «Artissima è stata il primo momento di verifica per l’IVA al 5%, ma soprattutto la sua cartina di tornasole», dice Luigi Fassi, direttore della fiera dal 2022. «La nuova aliquota si è rivelata non solo un provvedimento fiscale indispensabile, ma un fatto culturale, una notizia di portata europea che ridefinisce il modo in cui l’Italia si colloca nel sistema dell’arte. Questa misura non agisce sul margine, ma sul senso: restituisce al nostro Paese la possibilità di competere ad armi pari, e allo stesso tempo di proporre un modello fondato su qualità, consapevolezza e responsabilità. Artissima ha avuto il privilegio e la responsabilità di metterlo alla prova, dimostrando come una fiera possa essere anche un luogo di diplomazia culturale, capace di far dialogare politica, economia e visione».

Parola alle gallerie. Parla di «una buona accoglienza dei lavori presentati», di «un pubblico interessato» e di «un buon riscontro di vendite» la galleria Gilda Lavia. D’accordo anche la galleria londinese Ronchini: «Rispetto allo scorso anno», rivela a exibart, «la fiera ci è sembrata avere un respiro più internazionale e si conferma come un appuntamento di riferimento nel panorama fieristico italiano, oltre che un’occasione preziosa di confronto con collezionisti consolidati e nuove presenze. La personale di Katsumi Nakai ha suscitato un ottimo riscontro, sia da parte delle istituzioni sia dei collezionisti privati».

Artissima 2025. Ronchini Gallery
Artissima 2025, Gilda Lavia. Photo credit: Sebastiano Luciano

«Il bilancio è decisamente positivo», dichiara a exibart la gallerista Raffaella Cortese. «Per quanto riguarda il mercato ho riscontrato vivacità e interesse: ci sono stati acquisti e un buon coinvolgimento dei collezionisti. Considerando che Artissima arriva dopo fiere molto impegnative come Frieze London e Art Basel Paris, quello di questi giorni è un risultato davvero positivo. Ribadisco il mio sostegno convinto al collezionismo italiano, ma anche alla presenza costante e affezionata dei collezionisti stranieri che tornano ad Artissima con puntualità e interesse. Negli ultimi anni abbiamo notato una diminuzione della presenza di curatori e direttori di musei nelle fiere. Per questo è importante che Artissima mantenga sezioni curate, perché ciò consente di riportare in fiera queste figure professionali». E prosegue: «Un ulteriore aspetto a cui tengo molto ha avuto a che fare con l’incontro proposto lo scorso venerdì al Meeting Point, in cui abbiamo ospitato letture poetiche di Laura Pugno e una narrazione di Francesca Interlenghi che ha ripercorso delle tappe importanti di 30 anni di galleria. Il desiderio era di portare un tocco di poesia in un contesto solitamente frenetico e rumoroso come quello fieristico».

Artissima 2025, Mazzoleni. Photo credits: Mazen Jannoun

«Possiamo dire che il riscontro è estremamente positivo», è il commento della galleria Mazzoleni. «Numerosissimi collezionisti, soprattutto stranieri, con una presenza maggiore rispetto agli scorsi anni. Abbiamo concluso numerose vendite: lavori di Marinella Senatore, Rebecca Moccia, Andrea Francolino e Iran do Espírito Santo, artista brasiliano al quale è dedicata la personale nella galleria di Piazza Solferino Tracciare il Pensiero». Bene anche per il booth di Dep Art Gallery: «Una delle migliori edizioni da quando la galleria partecipa ad Artissima. Il numeroso pubblico ha apprezzato le scelte curatoriali dello stand. Abbiamo chiuso già alcune vendite, di Regine Schumann e Imi Knoebel, molte le trattative per la grande opera bianca di Wolfram Ullrich. Siamo contenti anche per l’interesse per le due opere bianche di Turi Simeti e Pino Pinelli, all’esordio del circuito di Artissima, di cui non avevamo un precedente feedback».

Artissima 205, Dep Art Gallery

Ma è anche in termini di acquisizioni che, come ogni anno, si quantifica il successo della fiera. Ebbene, per l’edizione 2025, 26 nuove opere realizzate da 11 artisti sono state destinate alla fruizione pubblica, grazie alla Fondazione Arte CRT – da 25 anni tra i partner di Artissima – che ha stanziato ben 300.000 euro. Vale a dire il budget più alto degli ultimi tredici anni. Importanti lavori di John Giorno, Cian Dayrit, Majd Abdel Hamid, John Menick, Felix Shumba e Valentina Furian confluiranno così nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le opere di David Schutter, Simon Callery, Alessandro Pessoli, Marco Cingolani e Franciszka and Stefan Themerson saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

«La Fondazione Arte CRT, che opera per conto della Fondazione CRT, rinnova con convinzione il proprio impegno nei confronti di Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia e una delle più riconosciute a livello internazionale», commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Arte CRT. «In occasione del nostro 25° anniversario, abbiamo voluto rafforzare ulteriormente questo legame, incrementando il fondo acquisizioni a 300.000 euro — lo stanziamento più consistente degli ultimi anni — per sostenere in modo concreto il lavoro delle gallerie e degli artisti presenti in fiera. Attraverso le acquisizioni effettuate anche grazie al prezioso supporto del nostro Comitato scientifico, le opere entreranno a far parte delle collezioni della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, andando ad arricchire due patrimoni pubblici di straordinario valore e contribuendo a rafforzare il ruolo di Torino come capitale dell’arte contemporanea».

Alessandro Pessoli, Tenager faces series, 2024. Acrylic on plastic sheet. 45.5 x 30.5 cm. Unique work. P420

Un altro capitolo importante, quello dei premi – tra nomi storici e prime assolute. A partire dal Premio illy Present Future, giunto alla sua 25esima edizione e realizzato in collaborazione con illycaffè, che individua il progetto più innovativo della sezione Present Future, dedicata agli artisti emergenti. Quest’anno è stato assegnato a Louis Morlae (presentato dalla galleria Rose Easton, Londra). Il Premio Orlane per l’Arte, alla sua seconda edizione, è invece promosso da Orlane, uno dei brand più esclusivi al mondo nel settore cosmetico del lusso. L’obiettivo: sostenere la ricerca e il percorso imprenditoriale di una delle gallerie che partecipano ad Artissima e che si distingue nella proposta espositiva. Il vincitore è ZERO…, Milano, che «si distingue per il suo gesto curatoriale radicale. Le due sculture di Michael E. Smith e Francesco Gennari danno vita a un incontro di intensa forza emotiva, un momento speciale di condivisione che trascende il significato delle singole opere».

Premio illy Present Future, Louis Morlae presentato dalla galleria Rose Easton, Londra. Photo courtesy: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima

Il premio Tosetti Value per la Fotografia, alla sesta edizione, riconosce Alterazioni Video presentato dalla galleria Guido Costa Projects, Torino. Il Premio Vanni Occhiali #artistroom è assegnato a Valentina Furian, presentata dalla galleria UNA, Piacenza, Milano. Il MATTEO VIGLIETTA AWARD by Collezione La Gaia premia Davide Stucchi, della galleria Martina Simeti, Milano. Il CAROL RAMA AWARD, Promosso dalla Fondazione Sardi per l’Arte dal 2020, e da quest’anno anche dalla GAM di Torino, viene assegnato a Zoe Williams presentata da Ciaccia Levi, Parigi e Milano. Mentre il PREMIO DIANA BRACCO – IMPRENDITRICI AD ARTE, che evidenzia la capacità della gallerista selezionata di coniugare la crescita commerciale nel mercato dell’arte con una forte elaborazione culturale declinata nella promozione e nel sostegno deigiovani artisti, premia Marta Barbieri e Paola Bonino (UNA, Piacenza, Milano).

Premio “Ad occhi chiudi…” by Fondazione Merz, Caroline Cordeiro presentata dalla galleria Galatea, San Paolo, Salvador. Photo courtesy: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Premio Vanni Occhiali #artistroom, Valentina Furian presentata dalla galleria UNA, Piacenza, Milano. Photo courtesy: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima

Si prosegue con il PREMIO OELLE – MEDITERRANEO ANTICO, conferito a Thomias Radin (presentato dalla galleria Esther Schipper, Berlino e Parigi). Mentre il PREMIO PISTA 500 by Pinacoteca Agnelli va a Iris Touliatou (presentata dalla galleria Sylvia Kouvali, Londra e Pireo). «Il lavoro di Iris Touliatou è sempre situato», si legge nella lunga motivazione, «nel senso che, in quanto artista e scrittrice, adotta di volta in volta la disciplina e l’approccio più adeguati a ciascun intervento. Touliatou indaga, su un piano di pari intensità, le condizioni del proprio lavoro di artista e le infrastrutture che generano condizioni e relazioni istituzionali, sociali, economiche, psicologiche e libidinali. Lo fa con una profonda sensibilità poetica. Nelle sue mani, la situazione — e dunque la site-specificity — diventa un gioco di apparizione e scomparsa, in cui le sue domande più incisive continuano a risuonare tra l’opera e il contesto in cui essa si inserisce».

Premio Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, Iris Touliatou presentata dalla galleria Sylvia Kouvali. Photo courtesy: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima

PREMIO “AD OCCHI CHIUSI…” by Fondazione Merz viene assegnato a Caroline Cordeiro, presentata dalla galleria Galatea, San Paolo e Salvador, che ora potrà partecipare a una residenza in Sicilia. Il VILNIUS RESIDENCY PRIZE, alla sua prima edizione, premia Rodrigo Hernandez presentato dalla galleria P420, Bologna e ChertLüdde, Berlino; e Pietro Moretti, presentato da 1/9unosunove, Roma. ARTISSIMA NEW ENTRIES FUND, nato nel 2023 nell’ambito del percorso triennale IDENTITY e sostenuto direttamente dalla fiera per supportare economicamente la partecipazione di tre gallerie della sezione New Entries, riservata alle più interessanti gallerie internazionali emergenti. I vincitori: Vohm, Seul; Trotoar, Zagabria; zazà, Milano, Napoli. E ancora il PREMIO ETTORE E INES FICO, che nel 2025 giunge alla sua 16esima edizione, è assegnato a Giovanni Termini (presentato dalla galleria ME Vannucci, Pistoia).

Premio Ettore e Ines Fico, Giovanni Termini presentato dalla galleria ME Vannucci. Photo courtesy: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Artissima New Entries Fund, gallerie Vohm, Seul; Trotoar, Zagabria; zazà, Milano, Napoli. Photo courtesy: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima