Volendo fare una battuta – ma non troppo – la Virtus, a Trento (palla a due alle 20), vorrebbe portare via lo sponsor… Non ci sono problemi con Olidata, è chiaro, è solo che, nel marchio Dolomiti c’è quell’ulteriore parola, ’Energia’, che nelle ultime due uscite in Eurolega ha fatto un po’ difetto nel mondo della V nera.

Non c’è tempo per pensare alla doppia sconfitta, né tantomeno sognare il ritorno al PalaDozza che, Cremona a parte, fin qui ha letteralmente trascinato Pajola e compagni. Non c’è tempo per vagheggiare il ritorno in Piazza Azzarita perché la Virtus è nemmeno a metà di un percorso che prevede cinque trasferte di fila. Stasera contro Trento (la terza), poi martedì a Varese e giovedì a Vitoria.

Meglio pensare al presente e riflettere sulle parole pronunciate da Dusko Ivanovic in Baviera. Il tecnico chiede più difesa, un vecchio adagio ricorda che “la miglior difesa è l’attacco”. Forse la verità sta nel mezzo, sicuramente con 70 punti in trasferta – a Kaunas erano stati cinque in più – è difficile vincere.

Manca all’appello, almeno per continuità, Carsen Edwards. E’ logico che ci si aspetti un rendimento più consistente da Luca Vildoza (a prescindere dalle altre vicende nelle quali si è ritrovato) e che capitan Pajola, dopo aver annullato i più forti registi europei, abbia accusato un po’ di stanchezza.

Altro aspetto da non sottovalutare – che non deve essere un alibi – la giovane età del gruppo e una squadra che, in un modo o nell’altro, si è ritrovata con otto volti nuovi.

Oggi è uno scontro tra le seconde e una sfida che, per la prima volta, metterà i fratelli Niang uno contro l’altro. Sul fratellino di Saliou hanno già messo gli occhi in tanti e la Virtus, che pochi mesi fa (grazie a Paolo Ronci), ha bruciato la concorrenza, potrebbe ritentare il colpo.

Perché di energia e di talento, per la pallacanestro moderna, c’è sempre più bisogno. Al di là di tutto, però, la Virtus sa che non potrebbe permettersi, anche se di tratta di una settimana lunga (con tanto di coda), una terza battuta d’arresto consecutiva. Anche perché alla fine, questo, potrebbe diventare un tarlo. Fuori ancora Canka, rientrano Akele e Accorsi, mentre due stranieri dovranno accomodarsi in tribuna.

“Sarà una sfida difficile da approcciare – dice l’assistant coach Nenad Jakovljevic –, contro una squadra che in casa è sempre tosta da affrontare. Pur cambiando tanto, Trento ha sempre mantenuto uno spirito battagliero, che gli permette di mettere in campo sempre tanta energia. Dovremo pareggiare e superare la loro aggressività”.

Direzione affidata a Lanzarini, Paglialunga e Cassina. Diretta su Lba tv e Nettuno Bologna.