Questa volta Fabio Felline scende definitivamente dalla bici. Come gli appassionati ricorderanno, il corridore torinese, 35 anni, aveva già detto addio alle corse al termine della scorsa stagione, ma lo aveva fatto con l’amaro in bocca, poiché la scelta di attaccare la bicicletta al chiodo era dovuta soprattutto a dinamiche di squadra, la Lidl-Trek, che non dipendevano da lui. «Sentivo di avere ancora qualcosa da dare – afferma Fabio – ma serviva il progetto giusto, che mi convincesse a rituffarmi nel clima agonistico».

Un progetto che Fabio, dopo pochi mesi da ex-corridore, aveva trovato nel team Mbh Bank Ballan Csb Colpack, proprio la formazione italo-ungherese, che all’epoca si chiamava Uc Bergamasca, di cui nel 2009 Fabio aveva difeso i colori della sua unica stagione tra gli Under 23. «Quest’anno – continua Felline – ha squadra ha gettato le basi per crescere ancora, e poter contribuire a questo progetto, accanto a ragazzi giovani pieni di entusiasmo, è stato un privilegio. Ho rimesso il numero sulla schiena e ho provato a trasmettere loro qualcosa del mio ciclismo. Nel farlo, anche loro mi hanno insegnato qualcosa di prezioso. Ma lungo il percorso, lo dico con rammarico, qualcosa in questo progetto è cambiato, e anche questa volta per motivi che non sono dipesi da me. E così, con serenità e gratitudine verso il ciclismo, oggi metto la parola “fine” al capitolo del Fabio corridore».

Ricordiamo che nelle sue quindici stagioni da professionista Felline ha collezionato 14 vittorie, tra cui spiccano due edizioni del Memorial Pantani, un Giro dell’Appennino, un Trofeo Laigueglia e un Gp di Fourmies. Ha vestito la maglia azzurra ai mondiali del 2015 negli Stati Uniti e nel 2016 ha vinto la classifica a punti alla Vuelta.

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