Si ferma la marcia fin qui senza macchia della Germani Brescia, costretta ad incassare la prima sconfitta stagionale. Gli uomini di Cotelli, infatti, si bloccano nella trasferta sul parquet di Trapani, in quella che era la rivincita della semifinale scudetto della passata stagione. In Sicilia esce una partita in bilico fino alla fine, con Brescia andata ad un passo da una clamorosa rimonta. Trapani era, infatti, avanti di 14 alla fine del primo tempo, ma Della Valle e compagni hanno pian piano recuperato, arrivando a sbagliare il tiro della vittoria, con Burnell. Nei granata gran prova di Hurt, che chiude con 23 punti e 9/11 al tiro, e 17 di Allen, in casa Germani 13 di Massinburg e 12 a testa di Ivanovic, con anche 8 assist, e Burnell.

Complice la sconfitta, Brescia viene agganciata in vetta, a quota 8, da un terzetto di squadre, tutte uscite dal turno con i due punti in saccoccia. Del terzetto, l’unica a vincere in casa è la Bertram Tortona, brava a regolare il Napoli Basket, cogliendo così il secondo successo di fila. I piemontesi la vincono nel secondo tempo, dopo che nel primo i partenopei erano rimasti a contatto per tutti i primi 20’, chiusi dalla Bertram con due punti di vantaggio. Nel terzo periodo, Pecchia e compagni prendono una decina di punti di vantaggio, poi mantenuti fino alla sirena finale. A Napoli non bastano i sei uomini in doppia cifra, con Croswell a 13, di fronte ai 19 di Vital (8/13) ed ai 18 di Olejniczak (9/11).

Vincono invece in trasferta le due grandi storiche del nostro basket, la Virtus Bologna e l’Olimpia Milano. Le “V Nere” dimenticano la doppia sconfitta in Eurolega espugnando, con il piglio della grande squadra, il parquet della Dolomiti Energia Trentino, allungando con il 31-19 del secondo periodo, che vale il +14 all’intervallo lungo. Nel secondo tempo la Olidata conserva il controllo del match, chiudendo con un agevole 102-83, spinta dai 17, in appena 14’ di gioco, di Morgan e dai 15 di Carsen Edwards, con 5/8 da tre punti. Nei padroni di casa, 13 di Bayehe (5/6) e 12 di Jakimovski (4/7).

Ancor più agevole il blitz esterno della EA7 Emporio Armani Milano, agevolmente a bersaglio a Reggio Emilia, sul parquet della Una Hotels Reggio Emilia. La Messina’s band ci mette 10’ a far valere la propria superiorità, con il 27-16 del primo periodo, poi amplificato fino al +25 dell’intervallo lungo. Da quel momento in poi è pura accademia, fino al 93-61 a favore dei milanesi. Ai reggiani, ancora senza l’infortunato Cheatham, poco servono i 14 di Echenique (6/8), di fronte ai 20 di Brooks (8/13), che arpiona anche 9 rimbalzi, ed ai 13 di Nico Mannion (4/4).

Alle spalle delle capolista, con 6 punti, Trento viene così raggiunta da Venezia e Trieste. I giuliani espugnano, nel sentito derby del Nordest, il campo della Nutribullet Treviso, una delle due squadre a non aver ancora conosciuto il dolce sapore dei due punti. Al “Palaverde” esce una partita godibilissima, con gli attacchi che prevalgono sulle difese avversarie, come racconta il definitivo 107-100 finale. Trieste allunga nei due quarti centrali, 20’ nei quali Ramsey e compagni stampano un bel 67-47, determinante nel blitz di Candussi e compagni. Trieste aggancia il secondo successo di fila, mentre Treviso incasso un altro stop, il quinto di fila, nonostante i 30 di Abdur-Rahkman, con 6/13 da oltre l’arco, ed i 14 assist di Ragland. In casa Trieste, 34, in appena 27’ di partita, di Ramsey, con 4/4 da due e 7/11 da tre punti, e doppia doppia, da 19 punti e 11 rimbalzi, di Sissoko.

La Umana invece rispetta il turno casalingo regolando la Openjobmetis Varese, che incassa così la quarta sconfitta consecutiva. I lombardi partono meglio, poi i lagunari allungano con un break di 16-2 che fa scappare gli orogranata, non più raggiunti da Varese, che pure ci prova a mettere in cantiere una bella rimonta, arrivando fino al -3 a 6’ dalla sirena finale. Nel momento di difficoltà, però Venezia allunga, chiudendo per 86-75, con 16 di Nikolic e 13 di Bowman. Nei lombardi, non sono sufficienti i 19 di Iroegbu ed i 15, con 8 rimbalzi, di Nkamhoua.

Sempre a quota sei c’è anche la Vanoli Cremona, che però perde la ghiotta occasione di arrampicarsi fino al primo posto; gli uomini di Brotto, infatti, cedono nel derby lombardo alla matricola Acqua San Bernardo Cantù. Decisivo, nel successo canturino, il parziale, nel corso del terzo periodo, di 15-2 che spinge Brienza sul +7 all’ultimo intervallo. Nel quarto finale, la Vanoli prova la rimonta, ma Cantù coglie il secondo successo stagionale, chiudendo per 91-83. Cantù ha 18 punti da un ispirato Moraschini (4/11) e 15 da Sneed (5/9), anche il top scorer del match è il cremonese Durham (6/10), a quota 20.

In coda, chi non riesce a schiodarsi da quota zero è il Banco di Sardegna Sassari, costretto a rinviare per la quinta giornata consecutiva l’appuntamento con la vittoria. Questa settimana la compagine di Massimo Bulleri cede, davanti al pubblico amico, alla Old Wild West Udine che conduce per tutta la partita, conquistando così la prima vittoria del suo campionato. Sassari rimane avvinghiata alla partita per i primi due quarti, poi i friulani spaccano il match nel corso del secondo tempo, nel quale scrivono un parziale di 33-10 che vale di fatto i due punti, arrivati grazie all’ottima prova di Bendzius, 25 con 9/13 al tiro, ed ai 16 di Alibegovic. Nei sardi, 16 di Vincini (6/8) e 14 di Marshall (6/14).

Photocredits: Savino Paolella