La procura di Roma e i carabinieri di via In Selci stanno indagando su una serie di pressioni che il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha ricevuto negli ultimi mesi. Chiamate e messaggi ai suoi cellulari, con un messaggio chiaro: “Vendi la Lazio, ti veniamo a prendere”.
Missive inviate a ogni ora del giorno e della notte, che sanno quasi di minacce. Ecco perché gli investigatori vogliono vederci chiaro. Al momento, secondo quanto appreso da RomaToday, che ha interpellato fonti qualificate, sono 5 i tifosi finiti sotto indagine per i reati di minaccia e stalking. E l’ipotesi che non si tratti di un episodio isolato o di chiamate goliardiche non è esclusa.
La campagna del “libera la Lazio”
Al momento, però, stando a quanto ricostruito dalla nostra redazione, la pista investigativa che vedrebbe Lotito vittima di una manovra per costringerlo a vendere la società non troverebbe riscontro. Questo, nonostante da mesi sia in atto la campagna del “libera la Lazio” contro Lotito, con foto di sticker rimbalzate dai tifosi da ogni parte del globo, contestazioni allo stadio e striscioni anche in giro per Roma, come quello affisso davanti a Montecitorio lo scorso giugno.
Insomma, affermare che il presidente e proprietario della Lazio, nonché senatore di Forza Italia, sia al centro di una manovra che vedrebbe gli ultras in prima linea per costringerlo a vendere il club è prematuro. Anche perché questo comporterebbe un’altra ipotesi di reato, essendo la Lazio società quotata in Borsa. Eventualità al momento non contemplata.
Un ritorno nostalgico
Di certo, al netto dell’indagine, il rapporto tra la curva Nord e il presidente Claudio Lotito è tornato ai minimi storici. Complice anche il calciomercato bloccato e i risultati del campo, non certo entusiasmanti. Inoltre, la strategia comunicativa degli ultras sembra stia ricalcando sempre di più quella che una volta era il marchio di fabbrica degli Irriducibili che avevano come leader Fabrizio Piscitelli, detto ‘Diabolik’. E proprio ‘Diablo’ finì, tra il 2005 e il 2006, al centro di un’indagine per la scalata alla Lazio.
Come abbiamo sottolineato in questo articolo della sezione Dossier, gli ultras della Nord della Lazio sono ben monitorati dagli investigatori. E non solo per questa indagine. I nomi di alcuni esponenti ultras sono comparsi nelle carte dell’ordinanza ‘Doppia Curva’ che ha scoperchiato gli interessi criminali di alcuni tifosi violenti di Milan e Inter. In quelle carte sarebbe emerso come, al posto di Ettore Abramo detto ‘Pluto’, uno degli eredi di Piscitelli, nella curva laziale avrebbero fatto valere il loro peso specifico anche personaggi noti, i cui nomi li abbiamo in questo articolo.
Non solo. Che ci sia un rigurgito della vecchia guardia, quantomeno nostalgico, risulterebbe anche da altre iniziative, come quella di tornare a far sentire la ‘Voce della Nord’ in radio, con tanto di promo dove si sente la voce di Piscitelli che dice “a volte ritornano”. Poi il desiderio di far rivivere il marchio degli ultras della Lazio, con nuove maglie, sciarpe e cappelli. Negozi, marchi, radio e la sempre verde contestazione al presidente Claudio Lotito. Uno stile che era la firma dei ragazzi di ‘Diabolik’. Un segno di continuità.