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Simona Lorenzetti
L’imprenditore, 39 anni, è stato ucciso a coltellate nella notte tra il 22 e il 23 ottobre sotto casa dei genitori. All’origine del delitto forse alcuni dissidi tra Veronese e la ex sull’affidamento dei figli
C’è un fermo nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Marco Veronese, l’imprenditore di 39 anni ucciso nella notte tra il 22 e il 23 ottobre a Collegno, nel Torinese. Si tratta del fidanzato dell’ex compagna della vittima. All’origine del delitto potrebbero esserci dei dissidi tra Veronese e la ex sull’affidamento dei figli.
La perquisizione nel quartiere Parella, a Torino
Il sospettato abita in un alloggio al secondo piano di uno stabile del quartiere Parella di Torino. Lunedì pomeriggio, 3 novembre, i carabinieri del nucleo investigativo e della scientifica, coordinati dal pubblico ministero Mario Bendoni, hanno perquisito l’appartamento fino a tarda sera.
La confessione
L’assassino ha confessato il delitto spiegando agli inquirenti che non aveva intenzione di uccidere Veronese: lo aspettava sotto casa per discutere della questione dei figli. Pare che i due non si conoscessero.
I sistemi di videosorveglianza e i tabulati telefonici
In una nota, la Procura della Repubblica di Torino spiega che «l’attività
investigativa ha consentito di ricostruire l’arrivo sul luogo del delitto del
responsabile dell’omicidio, nonché la sua fuga successiva, utilizzando un
veicolo il cui percorso è stato seguito e ricostruito puntualmente dagli investigatori, grazie all’acquisizione e all’attento esame da parte dei carabinieri delle registrazioni di centinaia di sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati. La combinazione dei dati dei sistemi di videosorveglianza acquisiti e dei dati dei tabulati telefonici delle utenze presenti lungo il percorso, ha consentito di individuare il responsabile del grave fatto delittuoso in una persona legata sentimentalmente alla ex compagna della vittima che, come detto, ha confessato l’omicidio».
L’uomo incappucciato e le coltellate in strada
L’omicidio di Marco Veronese si era consumato in via Sabotino, all’angolo con corso Francia, nella notte tra il 22 e il 23 ottobre, intorno all’1.30: un uomo incappucciato, secondo quanto riferito da una testimone oculare, aveva colpito la vittima più di dieci volte con un coltello, provocandone la morte sul posto.
La ditta di sistemi di allarme e videosorveglianza
Veronese, titolare di una ditta di sistemi di allarme e videosorveglianza, viveva a Collegno, a casa dei genitori, dove era tornato dopo la separazione, a pochi metri dal luogo in cui è stato ucciso.
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4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 14:45)
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