Tom Dumoulin ammette che non sarebbe entusiasta di correre oggi. Il neerlandese ha terminato la sua carriera nell’agosto 2022, dopo l’ultima esperienza triennale nella Jumbo-Visma, nella quale ha ottenuto l’ultimo successo da professionista (il campionato nazionale a cronometro nel 2021) e lavorato a lungo per i propri compagni di squadra. Già nelle ultime stagioni, il classe ’90 aveva mostrato una certa insofferenza per la direzione verso cui stava andando il ciclismo, sempre più indirizzato verso una preparazione scientifica tanto negli allenamenti quanto nell’alimentazione. Un cambiamento epocale più volte sottolineato nelle interviste sia dai campioni contemporanei sia da chi aveva invece scelto di smettere con il professionismo.
In un’intervista ad As, il vincitore del Giro d’Italia 2017 ha parlato di com’è cambiato il modo di prepararsi alle corse negli ultimi anni, quasi tirando un sospiro di sollievo per essere riuscito a vivere appena prima dell’ultima rivoluzione tecnologica e alimentare: “Sono felice di non essere più un corridore. Ho molto rispetto per i ragazzi di oggi, ma è diventato un mondo completamente diverso. È diventato tutto così scientifico e duro. Naturalmente anche prima era più o meno così, ma ora è davvero incredibile fino a che punto si spinge”.
Riguardo a Tadej Pogacar, per il quale aveva già speso parole di ammirazione, Tom Dumolin ha invece scherzato: “Quello che fa è incredibile… e talvolta un po’ noioso. Quando di recente ho commentato gli Europei e lui ha attaccato a 75 chilometri dall’arrivo, abbiamo pensato: va bene, è andata. La gara è finita subito”. Una sensazione che, probabilmente, è stata condivisa anche dagli avversari dello sloveno in corsa.
Infine, il neerlandese ha parlato della sua passione sportiva e di un suo sogno nel cassetto adesso che ha terminato la carriera da ciclista professionista: “Mi piace lo sport in generale. Correre, padel, andare in bicicletta… ma senza pressione. Il mio sogno è di correre un giorno la maratona di New York. Solo per provare l’esperienza”.
