La stagione della Arkéa-B&B Hotels è terminata nel modo peggiore, con l’annuncio della chiusura definitiva della squadra da parte del direttore generale Emmanuel Hubert. Nel corso di questo 2025 non è arrivata la svolta tanto sperata e i risultati sottotono non hanno certo aiutato a trovare nuovi sponsor, che potessero portare avanti il progetto. Una chiusura che comporta la sparizione di una formazione con una storia ventennale e con uno staff formato complessivamente da oltre 150 persone, che ora dovranno trovare un’altra collocazione. L’ultima stagione della squadra bretone, nata nel 2005 con la denominazione Bretagne-Jean Floc’h, si è chiusa con lo stesso numero di vittorie dello scorso anno, nove, ma tutte in corse di livello minore. La mancanza di un successo in gare World Tour e ProSeries è la fotografia di un team che non è più riuscito a stare al passo con la concorrenza.
TOP
Il migliore corridore è ancora una volta Kévin Vauquelin, che ha ottenuto cinque delle nove vittorie del team, a dimostrazione del “peso” in questa stagione. Rispetto allo scorso anno è mancato il grande acuto, come era stata la vittoria di tappa al Tour de France 2024, ma complessivamente ha collezionato un maggior numero di piazzamenti di rilievo. Oltre ai successi ottenuti nelle corse francesi, con tappe e classifica generale sia alla Etoile de Bessèges che alla Région Pays de la Loire, ha confermato il proprio feeling con la Freccia Vallone, chiusa ancora al secondo posto, ma ha anche fatto un upgrade nella gestione delle forze in chiave classifica generale. Infatti il 25enne nativo di Bayeux è stato fino all’ultimo in lotta per il successo del Tour de Suisse, dovendosi accontentare del secondo posto solo al termine della cronometro finale. Infine è arrivata la top10 al Tour de France, in una corsa in cui era partito molto forte, facendo sognare i tifosi francesi, spegnendosi però progressivamente nelle tappe decisive. Si tratta comunque nel complesso di un miglioramento e non a caso il prossimo anno correrà con la INEOS Grenadiers, per provare a fare il definitivo salto di qualità.
Chi ha provato a tenere alto il nome della Arkéa-B&B Hotels nelle corse di un giorno è stato sicuramente l’esperto Clément Venturini. Il 32enne ha infatti ottenuto diversi piazzamenti nella top5 delle classiche francesi, con un contributo importante in termini di punti, seppur non utili visto l’epilogo della stagione. Esperienza e risultati positivi anche per lo spagnolo Cristián Rodríguez, che oltre ad aiutare il capitano Vauquelin in salita, è riuscito a conquistare la vittoria alla Mercan’Tour Classic Alpes-Maritimes e il secondo posto alla Andorra MoraBanc Clàssica. Rispetto alle ultime annate, è mancato il piazzamento in classifica alla Vuelta a España, in cui è stato costretto al ritiro dopo sei tappe. Un ritiro che ha fermato anche il cammino del giovane connazionale Raúl García Pierna, che era in ottima forma ed era riuscito a centrare un terzo e un quinto posto in due arrivi in salita, confermando un importante potenziale. Oltre alle doti da scalatore, l’iberico è in grado anche di fare degli ottimi tempi a cronometro, come ha dimostrato vincendo il prologo della Route d’Occitanie, proprio davanti al compagno di squadra Rodríguez, e ottenendo un quinto posto al Tour de Romandie.
Chi è andato vicino alla vittoria è stato invece Alessandro Verre, con un secondo posto di tappa al Giro d’Italia. Il 23enne nativo di Marsicovetere è stato grande protagonista del tappone di montagna di Sestrière, riuscendo ad entrare nell’azione decisiva, ma dovendosi poi arrendere alla maggiore forza dell’australiano Chris Harper. Una stagione che ha regalato anche la soddisfazione di vestire la prima Maglia a Pois della Vuelta al termine della tappa inaugurale di Novara. Buona nel complesso anche la stagione del 22enne Ewen Costiou, che ha confermato di essere un corridore regolare e che sa mettersi in mostra in percorsi impegnativi. Oltre alla vittoria della classifica generale del Tour du Limousin, è stato protagonista di tre fughe al Tour de France, tra cui quella andata in porto nella tappa di Pontarlier. L’unico altro corridore a riuscire ad alzare le braccia al cielo in stagione è stato Victor Guernalec, che a 25 anni ha colto il primo successo da professionista nella seconda tappa alla Région Pays de la Loire.
Per quanto riguarda invece i velocisti, il migliore è stato il belga Jenthe Biermans, che alla Vuelta ha centrato un quarto e quinto posto, oltre a diversi piazzamenti nelle classiche di inizio stagione. Possiamo poi ritenere in linea con le aspettative, seppur senza acuti, l’annata dei norvegesi Embret Svestad-Bårdseng e Martin Tjøtta, entrambi con una Top 10 in classifica generale di una corsa a tappe ProSeries, ottenuta rispettivamente al Tour of Oman e Arctic Race of Norway. Tra gli altri giovani in squadra, chi ha fatto meglio è il 23enne francese Louis Rouland, con un terzo posto di tappa al Tour de Wallonie e una Top 10 sfiorata alla Vuelta. Qualche buon piazzamento lo hanno ottenuto anche Mathis Le Berre, Léandre Lozouet, Pierre Thierry e l’italiano Giosuè Epis, che ha provato a mettersi in evidenza nelle corse per cui è stato selezionato.
+++ Kévin Vauquelin
++ Clément Venturini
+ Raúl García Pierna
FLOP
Passiamo alle delusioni e ancora una volta quella più grande è rappresentata dalla prestazione di Arnaud Démare. L’uomo che doveva risollevare la squadra bretone e portare un numeroso bottino di vittorie, non è riuscito a centrare nessun grande risultato nella sua ultima stagione da professionista. L’annata si era aperta con un promettente secondo posto alla Parigi-Nizza, ma poi non è più riuscito a trovare il colpo di pedale giusto in volata. La cifra zero accanto al numero di top10 al Tour de France è la fotografia di una stagione sicuramente insufficiente. A 34 anni si chiude per Démare una carriera che ha regalato grandi trionfi, ma che si è chiusa in calo e con aspettative non rispettate nelle ultime stagioni.
I corridori veloci sono stati quelli più sottotono in questa stagione, visto che anche Luca Mozzato non è riuscito a replicare i buoni risultati del 2024. Quel secondo posto al Giro delle Fiandre sembrava poter essere il segnale del salto di qualità fatto dal 27enne di Arzignano, che però quest’anno ha fatto invece un passo indietro, con una sola Top 10 di tappa al Giro d’Italia come risultato nelle corse che contano. Stagione peggiore della precedente anche per il 32enne belga Amaury Capiot, che ha messo in fila qualche buon piazzamento nelle semi-classiche di inizio stagione, ma che è stato quasi mai protagonista delle volate importanti.
Due sono i corridori invece che per il secondo anno consecutivo sono stati del tutto assenti dalle prime posizioni, pur possedendo entrambi le qualità per competere ad alto livello, stiamo parlando di Florian Sénéchal e Élie Gesbert. Quest’ultimo ha poi annunciato il ritiro al termine della stagione, a 30 anni, con la consapevolezza di non essere riuscito a rispettare le aspettative di chi lo vedeva come un grande talento del ciclismo francese. Ultima stagione senza acuti anche per Anthony Delaplace, mentre continua a non trovare la lucidità dei primi tempi l’australiano Miles Scotson. Infine restano ancora senza vittorie da professionisti in carriera, dopo un’annata in cui si sono visti poco, Thibault Guernalec, Simon Guglielmi, Michel Ries, Laurens Huys e Donavan Grondin.
– Amaury Capiot
— Luca Mozzato
— Arnaud Démare
Classifica UCI
Dopo due stagioni al diciannovesimo posto, la squadra bretone perde due posizioni in classifica e chiude al ventunesimo posto. Si tratta della penultima squadra World Tour per rendimento, davanti solo alla Intermarché-Wanty. Di seguito i corridori che hanno contribuito in modo maggiore ai punti della squadra per l’annata 2025.
Miglior Momento
In una stagione priva di grandi vittorie la soddisfazione più grande per la squasdra è stata quella di vedere un proprio corridore con la maglia di leader in una corsa WorldTour. Parliamo quindi del risultato di Kévin Vauquelin al Giro di Svizzera, in cui per tre tappe è stato al comando della classifica generale e si è anche concesso il sogno del successo finale, dovendosi però poi arrendere nella cronometro finale alla superiorità di João Almeida.
Volate – 5
Classiche – 5
Grandi Giri – 7
5.7
Si chiude con una stagione deludente l’avventura della Arkéa – B&B Hotels nel ciclismo professionistico. La parabola discendente della squadra bretone si è conclusa con un’annata priva di acuti nelle corse di massimo livello e con il solo Kévin Vauquelin a riuscire a tenere a galla il team al Tour de France. Un organico in cui si sono comunque messi in luce alcuni giovani interessanti, che avranno ora la possibilità di proseguire il percorso di crescita in altre squadre.
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