Generico 14 Aug 2023

Sarebbe stato ad Angera Elia Del Grande, il 50enne fuggito dalla dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia (Modena) dove stava scontando una misura di sicurezza perché giudicato socialmente pericoloso.

Lo scrive Il Resto del Carlino, giornale emiliano che sta seguendo il caso della fuga di Del Grande, autore 27 anni fa, il 7 gennaio 1998, dell’omicidio dei suoi genitori e di suo fratello minore in quella che per la cronaca è “La Strage dei Fornai”, un episodio mai dimenticato nel Varesotto e a Cadrezzate, paese natale di Del Grande e teatro degli omicidi, in particolare.

Del Grande è stato condannato in primo grado all’ergastolo, con pena poi ridotta in appello a 30 anni (per vizio parziale di mente): è stato in carcere 25 anni, poi in libertà vigilata, ma ha avuto altri problemi con la giustizia ed è stato sottoposto per sei mesi (al termine dei quali ci sarebbe stata una valutazione sul suo comportamento) alla misura di sicurezza della «permanenza in casa di lavoro» dallo scorso settembre.

Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino sarebbe stato localizzato ad Angera, a pochi chilometri dalla sua Cadrezzate, dove ha mantenuto legami e amicizie. Avrebbe con sè un telefono cellulare che sarebbe riuscito a procurarsi nonostante la misura di sicurezza alla quale era sottoposto.

I sospetti sui suoi spostamenti si sono concentrati in Sardegna, dove ha vissuto, e nel Varesotto, dove come detto ha ancora legami.

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