La condanna per bancarotta

Una sentenza che gli avrebbe impedito di allenare l’attuale numero uno al mondo. Boris è stato condannato a 30 mesi di reclusione, metà dei quali da trascorrere in carcere, per bancarotta fraudolenta: «Quando perdi tutto ciò che consideriamo importante, la libertà, il denaro, le persone che ami, l’unica cosa che resta è il tuo carattere. Il mio mi ha fatto sopravvivere a quell’inferno…».

In quell’inferno racconta di aver rischiato la morte per ben due volte. La seconda a causa di «un tizio di 18 anni, che aveva ucciso due persone, comincia ad urlarmi e venirmi addosso. Ho pensato che mi avrebbe ammazzato, mi hanno salvato».