LA TRAMA DI IL PICCOLO INQUILINO

Il Piccolo Inquilino, il film diretto da Nadège Loiseau, vede protagonista Nicole (Karin Viard), una donna di 49 anni impiegata al casello autostradale nella regione del Rodano-Alpi. Alla soglia dei 50 anni, è sconvolta da un test che ha appena fatto: convinta di essere ormai vicina alla menopausa, Nicole scopre di essere rimasta incinta!

La donna conduce una vita scandita da doveri e responsabilità. Suo marito, Jean-Pierre (Philippe Rebbot), ex ginnasta e ora allenatore, è disoccupato da due anni. La figlia Arielle (Manon Kneusé), diventata madre troppo presto, lavora in fabbrica ma passa gran parte del tempo fuori casa, affidando regolarmente la propria bambina alle cure di Nicole. Anche la madre di Nicole (Hélène Vincent), affettuosa ma sempre più dipendente, richiede assistenza continua. Punto di riferimento della famiglia, Nicole tiene in piedi tutto: la casa, i legami, le abitudini. Ma questa gravidanza inattesa incrina le certezze. È stanca, irritabile, scossa nel profondo. Contro il parere di Jean-Pierre, decide comunque di portare avanti la gravidanza, una scelta che per lei rappresenta un atto di forza, ma anche un’occasione. La gestazione si complica. Nicole viene ricoverata, costretta ad abbandonare per un tempo indefinito il ruolo di perno del nucleo familiare. La sua assenza mette a nudo fragilità e squilibri: Jean-Pierre fatica a prendere in mano la situazione, la figlia si defila ancora di più, la madre si perde nei suoi vuoti. La tenuta della famiglia vacilla.

Eppure, proprio in mezzo al disordine, Nicole trova una nuova determinazione. Quel bambino inatteso non è solo un imprevisto: è una possibilità. Una scossa capace di risvegliare una famiglia che si era adagiata sullo stallo. Una nascita tardiva che potrebbe segnare un nuovo inizio, se solo gli altri sapranno raccogliere la sfida. Perché a volte bisogna che tutto si rompa, prima di poter ricominciare.

CURIOSITÀ SU IL PICCOLO INQUILINO

Il film segna il debutto alla regia di un lungometraggio per Nadège Loiseau. La regista aveva precedentemente realizzato cortometraggi, tra cui Le locataire del 2013, da cui è tratto questo film.

L’idea della sceneggiatura parte da una riflessione personale dell’autrice sulla maternità tardiva e sul ruolo delle donne nella famiglia. Loiseau voleva raccontare una figura femminile realistica, forte e stanca allo stesso tempo, travolta da una situazione imprevista che la costringe a rivedere tutto.

La regista ha dichiarato di aver pensato fin dall’inizio a Karin Viard per il ruolo di Nicole. “Con la sua capacità di oscillare tra comicità e dramma, Viard riesce a rendere credibile e umana una donna sotto pressione, ma non vittima.”

Le riprese del film si sono svolte nell’autunno del 2015 tra Parigi, Cherbourg in Normandia e la regione Rodano-Alpi.