LECCE – In almeno nove occasioni, nel 2023, avrebbe aggredito verbalmente un minorenne affetto da una grave disabilità, riservando offese a sfondo razziale anche nei confronti del padre della vittima, entrambi con la sola “colpa” di essere stranieri e di professare la fede musulmana. Rischia ora il processo un 68enne di Neviano, al termine di una prima fase di indagine coordinata dalla pubblica ministera della Procura della Repubblica di Lecce, Maria Grazia Anastasia. Sull’uomo grava l’accusa di atti persecutori, continuati nel tempo e per giunta con l’aggravante delle finalità di odio religioso e razziale.
L’uomo, secondo quanto emerso dalle risultanze investigative, si sarebbe reso responsabile di nove episodi, verificatisi tutti nelle strade nevianesi. Tanti quelli accertati fino a ora dagli inquirenti ai danni di un 17enne di origini marocchine, da diverso residente in Italia con la propria famiglia e affetto da importanti alterazioni di udito e vista. Nel tempo, il 68enne gli avrebbe rivolto ingiurie minacce e persino un tentativo di aggredirlo fisicamente. Un episodio spicca infatti sugli altri per la sua gravità: quello registrato negli ultimi giorni di ottobre del 2023. L’anziano, in quell’occasione, non si sarebbe soltanto limitato a utilizzare la violenza verbale delle offese, ma avrebbe cercato di passare alle mani: soltanto l’intervento degli amici del 17enne parrebbe aver scongiurato il peggio.
Soccorso e accompagnato in ospedale, dopo essersi urinato addosso in preda al terrore, il minore era stato poi dimesso con cinque giorni di prognosi a causa di un forte stato di agitazione e tachicardia. Eppure non sarebbe finita lì poiché, poco prima, gli insulti sarebbero stati rivolti anche al padre della vittima, un 54enne che – così come suo figlio – sarebbe stato offeso perché di origini magrebine e di fede musulmana: pesanti e volgari epiteti contro Allah e “l’invito” a tornare nel proprio Paese, per poi offendere nuovamente il 17enne incontrato in strada. È stata intanto fissata per la mattinata del prossimo 17 dicembre la data dell’udienza preliminare, davanti al gip del Tribunale di Lecce Marcello Rizzo. Vittima e imputato sono assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Luigi Giuseppe Boselli e Roberto Tarantino del Foro di Lecce.
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