di
Silvia Maria Dubois e Giampaolo Chavan

Alessandro Venier, 35 anni, è stato trovato senza vita in via dei Lotti. Le due donne avrebbero già confessato

Fatto a pezzi e poi chiuso in un bidone in cantina per impedire che l’odore del cadavere si diffondesse, insospettendo qualcuno. Orrore a Gemona La vittima si chiamava Alessandro Venier, 35 anni, e viveva con la compagnia, 30 anni colombiana, e con la madre: è stato trovato privo di vita nella mattinata di giovedì 31 luglio, nella sua casa in via dei Lotti, ma il delitto potrebbe risalire ad alcuni giorni prima.

Sarebbero state la compagna e la madre della vittima a uccidere l’uomo, di 35 anni, Alessandro, trovato morto, fatto a pezzi, nella cantina della
propria abitazione e poi gettato in un bidone, con calce viva. Le due donne – apprende l’ansa da fonti qualificate autorizzate dal magistrato titolare dell’inchiesta – avrebbero già ammesso la responsabilità dell’omicidio. Il decesso risalirebbe ad alcuni giorni fa e il cadavere è stato coperto da calce viva, probabilmente per nasconderlo. Restano da chiarire i ruoli delle due complici, interrogate per ore in caserma (notizia in aggiornamento)





















































Vai a tutte le notizie di Venezia Mestre

Iscriviti alla newsletter del Corriere del Veneto

31 luglio 2025 ( modifica il 31 luglio 2025 | 13:51)