Lo ha annunciato così, in simil vestaglia rossa, sulla pagina Instagram: «Ma – si è poi affrettata a specificare – non sarà questa la foto di copertina». C’è però un titolo: «Ma io sono fuoco», e una data: «Il mio prossimo album fuori in autunno» (presumibilmente a settembre). Annalisa, insomma, si lancia in quella che potrebbe diventare la sua fase di definitiva affermazione tra le “big” della storia della musica italiana, dopo il grande successo di questi anni.

Classe 1985, “Nali” non è una “starlette” come tante. La sua voce è considerata una delle migliori del panorama pop italiano, come ha ampiamente dimostrato in tutta la sua carriera, comprese le sue ultime performance a Sanremo: con «Sinceramente» nel 2024 (terzo posto, e per molti favorita per la vittoria) e il duetto con Giorgia nel 2025, con una versione di «Skyfall» di Adele che ha vinto la serata delle cover. Poi ecco «Maschio», in un suggestivo cambio di genere: «Se fossi un maschio io mi venderei. Per tutto, per zero. Mi venderei, per finta e per davvero. Mi venderei solo col pensiero». Lanciata a maggio, rientra di diritto tra le hit estive. Se non vogliamo chiamarlo tormentone, è comunque uno dei pezzi più ascoltati ed è in top 10 da settimane nelle classifiche dei singoli più ascoltati, stilata dalla Federazione dell’industria musicale italiana. 

Cosa troveremo nell’album? In aggiunta al brano intitolato «Maschio», Annalisa ha svelato un frammento del ritornello di una delle sue nuove canzoni: «Quando è tutto da rifare, io mi posso trasformare, pensi che mi faccia male, ma io sono fuoco». Parole che sembrano richiamare un cambiamento, e un’identità capace di rinascere dalle proprie ceneri. Il «fuoco» diventa una metafora di trasformazione, forza interiore e affermazione personale. Questo è il nono album in studio per la cantautrice ligure, rilasciato due anni dopo il successo di E poi siamo finiti nel vortice, che l’ha definitivamente consacrata come regina del pop italiano contemporaneo.

Le date del tour in partenza

Da Carcare, dove l’hanno fatta anche presidente della squadra di calcio

All’anagrafe Annalisa Scarrone, nasce nel 1985 a Carcare, in provincia di Savona e nel cuore della Val Bormida. Fin da giovanissima si è dedicata alla musica, studiando canto e suonando chitarra e pianoforte. Il papà Elvio ha insegnato a lungo matematica al “Vallauri” di Fossano e Annalisa ha composto, proprio agli inizi, anche l’inno della squadra di calcio del suo paese, la Carcarese (di cui ora è presidente onoraria).

La sua popolarità arriva nel 2011, quando partecipa alla decima edizione di Amici di Maria De Filippi, dove si classifica seconda e vince il Premio della critica. Da quel momento inizia una carriera musicale solida e sempre in costante crescita. Il suo album d’esordio, Nali (2011), conquista subito il pubblico, ottenendo il disco di platino. Seguono Mentre tutto cambia (2012), Non so ballare (2013) e Splende (2015). Nel 2016 esce Se avessi un cuore, dove sperimenta sonorità elettriche. Il 2018 segna davvero una svolta con Bye Bye, un disco moderno e radiofonico che la consacra anche come autrice e come icona “sexy” del pop.

Annalisa, la “secchiona”: laureata in fisica

Parallelamente alla sua passione artistica, Annalisa ha portato avanti anche gli studi accademici, laureandosi in Fisica all’Università degli Studi di Torino. Ed è anche stata conduttrice di una serie di programmi di divulgazione scientifica, iniziati con Tutta colpa di Darwin e proseguiti con Einstein e Galilei. «È un… vizio di famiglia – ha raccontato la cantante –: mio padre è un matematico, mio cugino un chimico, mia zia una geologa. Io ho sempre sentito, a scuola, un’affinità verso la scienza. È secondaria rispetto all’amore per la musica, ma è una parte della mia vita».

Una vita lontana dal gossip, le nozze… a sorpresa

Nel 2023 la notizia delle nozze con il manager (ma comunque sconosciuto al pubblico) di Costa Crociere Francesco Muglia aveva attirato l’attenzione di tutta Italia: 38 anni lei, 43 anni lui. L’atto di matrimonio era stato reso pubblico, nei tempi previsti dalla legge, dal Comune di Savona. I due poi si erano sposati, un po’ a sorpresa, non in Liguria, ma nella Basilica di San Francesco d’Assisi. Unico dettaglio di una vita privata che, nonostante la fama, resta sempre lontana da copertine e riflettori. A parlare ci pensa la musica.