La nuova pubblicazione descrive come le vaccinazioni non solo prevengono le infezioni, ma riducono anche il rischio di eventi cardiovascolari, in particolare negli individui suscettibili”
Così il professor Thomas F. Lüscher, presidente dell’ESC sintetizza i contenuti del Clinical Consensus Statement “Vaccination as a new form of cardiovascular prevention” di cui è autore senior, pubblicato alla fine di giugno sull’European Heart Journal.
“Sappiamo da molti anni – ha aggiunto Lüscher – che l’influenza può aumentare il rischio di eventi cardiovascolari avversi gravi, come l’infarto, e può aggravare l’insufficienza cardiaca. Più recentemente, evidenze suggeriscono che anche altre infezioni respiratorie sono associate a un aumento della morbilità e mortalità cardiovascolare.”
I benefici dei vaccini e le raccomandazioni delle linee guida americane
Il documento dell’ESC, citando i dati sul rischio di complicanze cardiovascolari a seguito di infezioni come polmonite pneumococcica, influenza, SARS-CoV-2 e virus respiratorio sinciziale, descrive i meccanismi infiammatori che potrebbero esserne responsabili.
Vengono poi riassunte le evidenze sui benefici dei vaccini nel ridurre gli eventi cardiovascolari a seguito di varie infezioni virali e batteriche, in particolare nei gruppi di pazienti a rischio.
L’intera tematica è sintetizzata nelle linee guida per la pratica clinica dell’ESC e dell’American College of Cardiology (ACC)/American Heart Association (AHA), che raccomandano la vaccinazione contro l’influenza e altre infezioni, nei pazienti con sindromi coronariche croniche (inclusa la coronaropatia) e in quelli con scompenso cardiaco.
Indicazioni pratiche sulla gestione dei vaccini
Il documento dell’ESC, ricordando che gravi reazioni avverse ai vaccini sono rare, prende in considerazione anche i rischi di eventi avversi cardiovascolari dopo la vaccinazione, come la miocardite, e descrive le strategie di gestione appropriate.
Seguono poi consigli su quali vaccini somministrare ai pazienti con malattie cardiovascolari e con quale frequenza. Viene presa in considerazione la vaccinazione delle donne in gravidanza e di altri gruppi di pazienti vulnerabili, come quelli con cardiopatie congenite e sottoposti a trapianto cardiaco.
Il professor Lüscher ha concluso:
la prevenzione è fondamentale per ridurre il notevole impatto delle malattie cardiovascolari. Tutte le evidenze indicano che le vaccinazioni dovrebbero diventare un pilastro fondamentale delle strategie preventive, insieme ad altre misure consolidate”.