Al suo arrivo a Roma il leader dello Stato di Palestina si è recato a Santa Maria Maggiore per un momento di raccoglimento davanti alla tomba del Pontefice argentino. “Sono venuto da lui perché non posso dimenticare cosa ha fatto per il popolo palestinese”, ha detto ai giornalisti fuori dalla Basilica. Domani 6 novembre sarà ricevuto in udienza da Papa Leone XIV in Vaticano

Stefano Leszczynski – Città del Vaticano

Il presidente Mahmoud Abbas ha voluto recarsi, subito dopo il suo arrivo a Roma, alla tomba di Francesco a Santa Maria Maggiore per un momento di raccoglimento. Tra imponenti misure di sicurezza, alle 16: 30 il capo dello Stato palestinese, accompagnato da padre Ibrahim Faltas, già vicario della Custodia di Terra Santa, e dal proprio seguito, ha varcato la porta della Basilica papale per uscirne un quarto d’ora dopo. Sul sepolcro in marmo con la scritta Franciscus, Abbas ha deposto un omaggio floreale.

Abu Mazen in un momento di raccoglimento sulla tomba di Papa Francesco (foto © George Jaraiseh)

Abu Mazen in un momento di raccoglimento sulla tomba di Papa Francesco (foto © George Jaraiseh)

La dichiarazione rilasciata ai giornalisti

Ai giornalisti in attesa sul sagrato ha dichiarato: “Sono venuto da Papa Francesco perché non posso dimenticare cosa ha fatto per la Palestina e per il popolo palestinese e non posso dimenticare che lui ha riconosciuto la Palestina senza che nessuno abbia dovuto chiedergli di farlo”. Domani mattina, giovedì 6 novembre, Mahmoud Abbas incontrerà Papa Leone XIV in Vaticano a quasi un mese dall’entrata in vigore dell’Accordo di tregua nella Striscia di Gaza.

L’evento storico con Francesco e Peres

Undici anni fa Abbas aveva partecipato allo storico momento di preghiera nei Giardini vaticani insieme a Papa Francesco e l’allora presidente israeliano Shimon Peres con la piantumazione di un ulivo. Presente allora anche il patriarca ortodosso Bartolomeo I. Un evento commemorato nel suo decennale da Papa Francesco nello stesso luogo il 7 giugno 2024. Diverse volte negli anni Abbas ha incontrato Papa Francesco, con assidue telefonate interscambiate dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e i conseguenti attacchi di Israele a Gaza. L’ultima udienza tra il presidente palestinese e Francesco si era svolta il 12 dicembre 2024, durante i quali era stata ribadita l’urgenza di soccorrere la gravissima situazione umanitaria a Gaza e l’importanza di raggiungere la soluzione per i due Stati solo attraverso il dialogo e la diplomazia.

Il presidente palestinese Abbas lascia una dichiarazione ai giornalisti fuori da Santa Maria Maggiore

Il presidente palestinese Abbas lascia una dichiarazione ai giornalisti fuori da Santa Maria Maggiore

L’incontro di domani con Papa Leone XIV

Con Leone XIV, il presidente Abbas aveva avuto un colloquio telefonico il 21 luglio scorso incentrato sugli sviluppi nel conflitto nella Striscia di Gaza e sulle violenze in Cisgiordania. Nel corso della conversazione – riferiva quel giorno una nota della sala stampa della Santa Sede – il Papa aveva rinnovato l’appello al pieno rispetto del diritto internazionale umanitario, sottolineando l’obbligo di proteggere i civili e i luoghi sacri e il divieto dell’uso indiscriminato della forza e del trasferimento forzato della popolazione. Sempre nello stesso colloquio telefonico Leone XIV aveva ricordato la “ricorrenza del decimo anniversario dell’Accordo globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina”, firmato il 26 giugno 2015 ed entrato in vigore il 2 gennaio 2016. 

Mahmoud Abbas fuori dalla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma