Proseguono le indagini sul passato di Vincenzo Lanni, il 59enne che nella mattinata di lunedì 3 novembre ha accoltellato una manager di Finlombarda in piazza Gae Aulenti a Milano.
Gli accertamenti degli inquirenti si stanno concentrando sulla storia personale e giudiziaria dell’uomo, affetto da problemi psichiatrici e già protagonista nel 2015 di due accoltellamenti. Nei mesi scorsi, dopo aver scontato una condanna a otto anni di reclusione più altri tre in misura di sicurezza in una struttura protetta, era stato giudicato non più socialmente pericoloso. Lanni era rimasto nella comunità – come libero cittadino – fino a giovedì scorso, quando è stato allontanato per cattiva condotta.
Sono inoltre in corso accertamenti su un episodio del 2023, avvenuto mentre l’uomo era in libertà vigilata: in quell’occasione era stato fermato dalla Polfer alla stazione di Varese con un coltello nello zaino. Dopo la denuncia a piede libero, era stato rilasciato.
L’interrogatorio davanti al gip
Nella giornata di giovedì 6 novembre il 59enne sarà interrogato dalla gip Rossana Mongiardo. Attualmente deve rispondere delle accuse di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo di arma.
Lanni, fermato dai carabinieri nella serata di lunedì, circa 12 ore dopo la violenza, ha spiegato ai carabinieri di aver scelto “un luogo simbolo del potere economico” e una donna a caso e che non conosceva, per colpire “il contesto” additato come il responsabile del suo “licenziamento”. La giudice per le indagini preliminari, nel dettaglio, dovrà decidere sulla richiesta di convalida del fermo e di applicazione della misura cautelare in carcere.