Roma, 5 novembre 2025 – La cometa 3I/ATLAS, scoperta il 1° luglio 2025, è il terzo oggetto confermato proveniente da fuori del nostro Sistema Solare. Con orbita iperbolica, velocità elevata e una chimica anomala ricca di CO₂ e metalli, sta costringendo gli astronomi a rivedere i modelli sulle comete. Sarà visibile anche dall’Italia nelle prossime settimane con un buon telescopio, regalando agli appassionati la possibilità di osservare un frammento di un altro mondo.
Un messaggero cosmico antico e “alieno”
3I/ATLAS non è una cometa qualunque: arriva dall’esterno del Sistema Solare e la sua orbita è fortemente iperbolica e la velocità rispetto al Sole è molto superiore a quella delle comete “locali”. I calcoli indicano che potrebbe provenire dal cosiddetto “disco spesso” della Via Lattea, una regione abitata da stelle molto antiche.
Gli astronomi stimano che l’oggetto possa avere tra 7 e 14 miliardi di anni, forse più del Sistema Solare stesso. Osservarla significa studiare materiale formato in un altro ambiente stellare, in un’epoca remota della nostra galassia. Una rarità assoluta: solo due oggetti interstellari erano arrivati a sfiorare la terra fino ad ora, 1I/’Oumuamua e la cometa 2I/Borisov.
Composizione strana, bagliore blu e attività precoce
Le sorprese non finiscono con l’orbita. Le analisi spettroscopiche mostrano che 3I/ATLAS ha una composizione insolita rispetto alle comete comuni: un rapporto tra CO₂ e acqua tra i più alti mai registrati, insieme alla presenza di particelle metalliche e polveri poco tipiche delle comete del Sistema Solare.
A impressionare gli studiosi è anche il suo bagliore blu, più intenso della media: potrebbe essere dovuto a un’interazione diversa tra le particelle della coda e la radiazione solare, oppure alla sublimazione di materiali rari esposti dopo miliardi di anni di viaggio nello spazio profondo.
Un altro elemento anomalo: la cometa risulta attiva già a grande distanza dal Sole, quando di solito le comete restano “spente”. Qualunque sia la spiegazione, il comportamento non segue le regole che conosciamo.
Visibile anche dall’Italia: un evento raro
3I/ATLAS è un laboratorio naturale: permette di studiare com’è fatta una cometa nata in un altro sistema stellare e sopravvissuta per miliardi di anni. Capire la sua chimica potrebbe offrire nuovi indizi sulla formazione dei pianeti, sulle prime fasi della galassia e sulle differenze tra i sistemi planetari.
La buona notizia è che 3I/ATLAS si potrà osservare dall’Italia. Il momento migliore sarà il 17 novembre, poco prima dell’alba, con cieli scuri e un buon telescopio amatoriale. Anche se non sarà visibile a occhio nudo, gli appassionati potranno seguirla in rete: diversi osservatori trasmetteranno una diretta streaming, consentendo di osservare l’oggetto in tempo reale anche a chi non dispone di strumenti astronomici.
La cometa 3I/ATLAS non rappresenta alcuna minaccia per la Terra: dopo il passaggio nel Sistema Solare, tornerà a disperdersi nella Via Lattea e potrebbe non tornare mai più.