Un finale da film per Elia Viviani. Il campione veronese ha conquistato il titolo mondiale nell’Eliminazione nell’ultima gara della sua carriera, salutando il ciclismo con un’ennesima maglia iridata.

L’azzurro, 36 anni, aveva annunciato che questa sarebbe stata la sua “last dance” e non ha tradito le aspettative: con una prova intelligente e ricca di esperienza, ha centrato un successo che impreziosisce ulteriormente un percorso sportivo già leggendario.

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La vittoria

Era già stato oro mondiale nella specialità nel 2021 e nel 2022: a Santiago del Cile, nel giorno del suo addio all’attività agonistica, Viviani è tornato sul gradino più alto del podio, aggiungendo un capitolo indimenticabile alla propria storia. Gli azzurri presenti in pista lo hanno accompagnato idealmente indossando una maglia con la scritta “The Last Dance”. Viviani ha gestito la corsa con grande lucidità: inizialmente ha scelto di restare nelle retrovie, correndo anche qualche rischio, per poi prendere in mano la situazione nella seconda parte della gara.

Nel finale si è giocato il titolo con il neozelandese Stewart Campbell, vincitore del penultimo sprint. Viviani lo ha marcato da vicino, lo ha superato all’ultima curva e ha tagliato il traguardo da campione. Argento a Campbell, bronzo all’olandese Yoeri Havik. Il successo di Santiago del Cile è il sigillo perfetto su una carriera che ha visto Viviani eccellere sia su strada sia su pista. Aveva salutato il ciclismo su strada al Giro del Veneto, sulle strade di casa, ma ha scelto di chiudere definitivamente in pista, lì dove aveva ottenuto alcuni dei risultati più prestigiosi.

Nel suo palmarès spiccano l’oro olimpico nell’Omnium a Rio 2016, il bronzo nella stessa specialità a Tokyo 2020 e l’argento nell’Americana a Parigi 2024. Ora, con l’ultima maglia iridata, Viviani può davvero appendere la bici al chiodo da fuoriclasse.