Ricordare un artista, omaggiandolo, riproponendo i suoi pezzi più famosi e ripercorrendo, insieme, le tappe della sua vita straordinaria. Questo è stato l’obbiettivo (centrato) di Pavarotti 90, il concerto evento andato in onda mercoledì 5 novembre su Canale 5. La musica di Luciano Pavarotti ha riempito l’Arena di Verona gremita di gente e l’aria ha vibrato sulle note immortali di arie indimenticabili. A condurre la serata sotto un cielo impietoso che ha coperto i presenti di pioggia (il concerto live è stato registrato il 30 settembre scorso) una splendida Michelle Hunziker. Insomma a novanta anni dalla sua nascita e a vent’anni dalla sua scomparsa per una sera è sembrato che Luciano Pavarotti e la sua voce fossero ancora qua.
Michelle Hunziker sbaglia, ma è perfetta. Voto 8
Cos’è una serata evento in un contesto eccellente senza una perfetta padrona di casa? Michelle Hunziker ha condotto Pavarotti 90 con la giusta dose di allegria ed emozione. L’atmosfera della serata, nella cornice dell’Arena di Verona, non poteva che essere formale, anche se rilassata e “televisiva”. La conduttrice ha introdotto gli ospiti e raccontato aneddoti con sicurezza, senza trascurare né mascherare, nei momenti più coinvolgenti, una certa dose di commozione.
Anche il look non è passato inosservato. Ha infatti indossato un bellissimo abito con il corpetto ricamato senza spalline, che lascia nude le spalle di Michelle. A completarlo un’ampia gonna lunga nera, elegantissima. Bella la scelta di sobrietà per quanto riguarda i gioielli: solo due punti luce ai lobi, niente collana per l’occasione.
Eppure anche Michelle sbaglia. Durante la serata ha introdotto Vittorio Grigolo, uno degli ultimi allievi di Luciano Pavarotti. Il tenore ha cantato, ma ad un certo punto, Michelle, credendo che la sua esibizione fosse terminata, ha urlato il suo nome. Subito è stata fermata dall’ospite che l’ha però invitata con un gesto ad andare al suo fianco, terminando con lei in scena il pezzo. “Chiedo umilmente perdono, anche a tutto il pubblico”, e Grigolo: “Ma anche questo è spettacolo! Lo avevamo programmato: non è vero nulla!”. Un errore? Sì, ma comunque un momento emozionante. Voto 8
Il ricordo di Bocelli. Senza voto
“La mia cassetta finì nella suite d’albergo di Luciano Pavarotti. Le parole che disse sulla mia voce mi aprirono tutte le porte che fino a quel momento erano rimaste chiuse”. Così Andrea Bocelli ha ricordato Pavarotti dal palco dell’Arena di Verona durante Pavarotti 90. Parole che suonano come un grande e inestinguibile grazie, per averlo consacrato a una carriera internazionale. “Fino a quel momento c’erano sempre dei ‘ma’, ‘ha una bella voce, ma..’, nessuna porta si apriva a me”.
Laura Pausini e il ricordo di Pavarotti. Voto 9
In una serata omaggio a Luciano Pavarotti non poteva mancare Laura Pausini che ha “duettato”, di nuovo, con il tenore attraverso il maxischermo presente alle sue spalle sulle note della loro canzone: Tu che m’hai preso il cuor. Un momento intenso e toccante, che ci ha fatto rivivere un sogno. “Sono una delle persone fortunate che ha vissuto l’esperienza di stare al suo fianco più volte, anche nella sua casa, con la sua famiglia”.
“Abbiamo fatto insieme una cosa meravigliosa”, ha ricordato per il pubblico, “dopo il concerto che aveva organizzato nel 1999, siamo andati insieme in Guatemala e abbiamo inaugurato questo centro di accoglienza per bambini”. E poi, facendo riferimento al rapporto stretto che si era creato tra loro: “Mi faceva sempre molta impressione pensare che lui mi volesse così bene“. “Durante le prove del Pavarotti & Friends, un’artista non venne alle prove e lui, giustamente, si arrabbiò. Così disse: ‘Quando io ti guardo stasera, parti te. Non preoccuparti, te canta che io sono felice’”. Voto 9
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