Quali sono i migliori libri gialli da leggere questa estate? Ma soprattutto, perché si leggono gialli e thriller d’estate? Perché sono libri rilassanti e leggeri, si dirà. Narrazioni tutta trama e poco impegno, e anche l’apparente sforzo mentale di risolvere un mistero, è in realtà demandato ai personaggi, solo apparentemente al lettore. Beh, questa spiegazione standard forse poteva valere una volta. Ma noi abbiamo una teoria diversa.
L’estate è la stagione del mistero, perché l’estate è la stagione della sparizione. Spariscono le convenzioni ordinarie, spariscono o quasi i vestiti, sparisce (temporaneamente purtroppo) il lavoro, spariscono gli abitanti dalle città. Spariscono e basta molte persone, per non tornare più. È in questa sospensione dell’ordinaria routine che può succedere di tutto, è nel chiarore abbacinante del mezzogiorno che sta in agguato il mistero, persino il terrore. Come ben sa chi giustamente teme più i demoni del meriggio rispetto a quelli, faciloni, che agiscono con il favore delle tenebre.
Ecco allora 10 libri che definire gialli sarebbe in certi casi una forzatura, ma che hanno tutti al centro un mistero, una sparizione, e la ricerca conseguente. Buona stagione della lettura, e della paura.
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Stefano Bartezzaghi, Bozze non corrette
MONDADORI Bozze non corrette
Borges immaginò che Bioy Casares avesse immaginato (e mai scritto) un romanzo giallo al termine del quale una frase, apparentemente buttata lì a caso, facesse intuire ad alcuni lettori, a pochissimi lettori, una soluzione del tutto diversa da quella proposta in piena vista. Un romanzo a chiave, una sfida ma nascosta, in cui parte dell’indovinello sta già nel capire che c’è un indovinello. Del tutto esplicita, al contrario, è la sfida lanciata al lettore dal romanzo Bozze non corrette di Stefano Bartezzaghi. Già dalla fascetta: “RISOLVI IL GIALLO DEL’ESTATE. TROVA TUTTI GLI ERRORI IN QUESTO LIBRO”. Bartezzaghi, semiologo e massimo esperto di giochi, ma soprattutto devoto dell’enigma, ha immaginato – e realizzato, insieme all’autore di libri-gioco e di romanzi fantasy Pier Mario Tamburini – un romanzo thriller pieno di errori. Trovarli è, forse, un modo per scoprire l’assassino. Sarà pure un giallo classico ma stavolta, come si diceva appunto nelle quarte di copertina dei librogame, il detective sei tu.
Jedediah Berry, La canzone dei nomi
La Canzone dei Nomi
La sparizione che sta al centro del libro La canzone dei nomi è clamorosa: Jedediah Berry immagina un mondo in cui sono scomparse le parole. Il sonno della ragione genera mostri, e letteralmente appaiono i mostri in questa civiltà azzerata, in questo universo di cose senza nome, quindi senza senso. L’umanità tenta faticosamente di riorganizzarsi, ma non è facile quando finanche le persone, come la protagonista del libro, possono essere prive di un nome…
Mario Vargas Llosa, I venti
I venti
Quello che rischia di smarrire il protagonista de I venti, è nientepopodimeno che sé stesso. Anziano, anzi vecchio, ha dimenticato l’indirizzo di casa, e tante altre cose. Ma tante altre, dolorose, ne ricorda, mentre gira sperso per Madrid. E dolorose sono anche le flatulenze, i venti del titolo, che continuano a fuoriuscire dal suo corpo come un soffio vitale che se ne va. Uno dei giganti del secolo scorso, e anche di questo, il premio Nobel Mario Vargas Llosa è morto qualche mese fa, il 14 aprile 2025, a 89 anni. Ma ci ha lasciato questo ultimo gioiello, insolitamente breve, ma come al solito pieno di profondo acume e intelligente leggerezza.
Deborah Levy, Agosto blu
Agosto blu
All’opposto della scomparsa, sta il mistero al centro di Agosto blu. La protagonista infatti non perde qualcosa o qualcuno, ma lo trova. Solo che non è un ritrovamento piacevole, perché si tratta di sé stessa: o meglio di una persona che le assomiglia – ma somigliare non è abbastanza, è come se fosse il suo riflesso, o la sé stessa che avrebbe potuto essere? Quello del doppio è un tema ricorrente nella letteratura o nel cinema (Vertigo, anyone?), ma è un topos che non smette di essere fecondo, e Deborah Levy lo interpreta alla grande.
Alessandra Pomilio, Generazione R
Generazione R
La generazione R è quella del Rehab e del Recovery. Quella in cui la malattia mentale non va tenuta nascosta, ma è data in pasto al pubblico, per diventare spettacolo. RGen è il nome di un’influencer, che si suicida, e lo fa in diretta social. Alessandra Pomilio, psichiatra e autrice, scrive un’indagine appassionante e una riflessione inquietante sul modo in cui vivono alcuni, in cui viviamo tutti.
Roberto Bolaño, Tutti i racconti
Tutti i racconti
L’immenso autore di 2666 e I detective selvaggi ha spesso giocato con gli stilemi dei generi – fantascienza e soprattutto giallo – nei suoi inclassificabili scritti. Questa raccolta definitiva di Tutti i racconti di Bolaño ha non solo il pregio dell’esaustività, ma anche quello della novità, perché vi compare una raccolta inedita, I segreti del male. E benché forse non sia nella forma breve che lo scrittore cileno ha dato il meglio di sé, ma al contrario in quella strabordante del romanzo-universo, beh come si dice, ce ne fossero.
Dmitrij Danilov, Ciao, Saša!
Ciao, Saša!
Thriller psicologico ai limiti dell’horror, questo di Dmitrij Danilov. Ciao, Saša! è ambientato in una Russia distopica, futura ma non troppo, in cui le punizioni legali possono toccare vette di raffinata tortura come quella riservata al protagonista: il quale ogni giorno viene condotto davanti a una mitragliatrice – la Saša del titolo – che potrebbe sparare come non sparare. Non muore quindi una volta, ma infinite, quest’uomo. E con lui l’umanità.
Mohammad Tolouei, Enciclopedia dei sogni
Enciclopedia dei sogni
Il mistero iniziale di Enciclopedia dei sogni è quello che caratterizza ogni incontro tra due sconosciuti: in Iran, un appuntamento al buio che sa quasi di matrimonio combinato dalle famiglie. Ma la sfida che i protagonisti devono affrontare è ben più impegnativa: la ricerca di una soluzione al mistero che affligge la ragazza, dei sogni così invasivi da renderle la vita impossibile. Inizia così una peregrinazione, una quest direbbero i videogiocatori, che è sia esterna che interiore, come sempre.
Matthew Blake, Un omicidio a Parigi
Un omicidio a Parigi
Un giallo classico, per quanto può essere classico un cold case contemporaneo. Un omicidio a Parigi gioca con il mistero specifico di un delitto irrisolto, ma anche con il mistero generale della mente e della memoria umana. Matthew Blake ha esordito con Anna O, diventato un best seller, e anche quest’altro promette sfracelli, con l’adattamento Netflix in arrivo.
Claudia Grande, Pornorama
Pornorama
Dopo aver esordito con un libro proteiforme, una specie di “romanzo di racconti” con l’esplosivo nome di Bim bum bam ketamina, Claudia Grande torna con un titolo che mantiene alto il tono (e la copertina non è da meno): Pornorama. Si presenta come un giallo ambientato nel mondo del porno. Ma, lo avrete ormai intuito, il giallo è solo una scusa. In verità, anche il porno è solo una scusa (come diceva quello lì, tutto a che fare col sesso, tranne il sesso). E allora, qual è il mistero di Pornorama? Oh, ma vi pare che sono qui per dirvelo? Leggetelo e lo scoprirete, perdinci. Il mio lavoro qui è finito.
Si occupa principalmente di letteratura fantastica e pizze fritte. Giornalista, ha co-fondato il mensile Giudizio Universale e collaborato con testate troppo numerose per poter stare in questo margine. Scrittore, ha pubblicato vari libri, di fiction e non; l’ultimo è Novelle per un anno – 9Lx1(365,25).