Bologna, 6 novembre 2025 – “Dove scappi, vieni qui”. E poi: “Non avere paura, perché scappi?”. Attimi di paura in zona Colli, venerdì in pieno giorno, quando una donna sarebbe stata importunata in due diverse occasioni, mentre andava a fare una camminata a Villa Ghigi.

La denuncia anche sui social

Tutto è iniziato intorno all’ora di pranzo, quando la donna, che ha sporto denuncia ai carabinieri, è arrivata all’ingresso del parco pubblico, vicino al parcheggio. Lì, stando a quanto riportato dalla vittima nella denuncia, che è rimbalzata sui social suscitando tantissime reazioni, c’era un gruppetto di cinque ragazzi, a detta della donna “stranieri e probabilmente tunisini” attorno ai vent’anni.

Approfondisci:

Intossicati al ristorante di sushi, 11 in ospedale: “Un male incredibile”. Ondata di recensioni negativeIntossicati al ristorante di sushi, 11 in ospedale: “Un male incredibile”. Ondata di recensioni negative

La donna ha trovato rifugio a casa di un residente della zona

I giovani l’avrebbero subito notata, cercando di parlarle: “Dove scappi – si legge nell’esposto –, vieni qui. Vieni, bella”, le avrebbero detto i cinque ragazzi mentre, nel frattempo, cercavano di avvicinarsi alla donna. Che, come ha raccontato ai militari dell’Arma, è stata aiutata da un residente della zona, che abita proprio dietro il parcheggio del parco. Il cittadino l’ha accolta in casa, facendo così allontanare il gruppetto, che, sempre stando al racconto della donna, è tornato all’interno del parco.


Al ritorno di nuovo l’approccio di uno straniero sul monopattino e la fuga di lei

Dopo qualche minuto, si legge sempre nella denuncia, la donna è tornata indietro percorrendo la strada dell’andata. Una volta in via dell’Osservanza, è tornata la paura: la donna ha visto un uomo, anche lui straniero, “di verosimili origini nigeriane”, a bordo di un monopattino elettrico. Mezzo dal quale l’uomo sarebbe sceso vedendo la donna arrivare nella sua direzione. E a quel punto, è iniziato l’approccio, il secondo non richiesto e indesiderato di cui è stata vittima la donna: “Ciao bella – le avrebbe detto –. Aspetta, non voglio farti niente. Non avere paura, vieni qui”. E ancora: “Perché scappi? Perché corri? Non voglio farti niente”. La donna, a quel punto, avrebbe iniziato a urlare chiedendo aiuto.

Approfondisci:

Tamara, la madre di 3 bambini sfrattata: Marco si commuove e le dà una casa. “Ora i miei figli hanno un giardino per giocare”Tamara, la madre di 3 bambini sfrattata: Marco si commuove e le dà una casa. “Ora i miei figli hanno un giardino per giocare”

L’allarme al 112

Una signora che “si trovava nel centro diurno per l’età evolutiva” che si trova “a poca distanza” dal luogo dell’accaduto, le ha chiesto cosa stesse succedendo. La vittima quindi è entrata nel centro e l’altra donna ha contattato il 112 per chiedere aiuto. L’uomo, che dovrebbe avere tra i 25 e 30 anni, però si è allontanato in direzione di Villa Ghigi. La donna, il giorno dopo, ha sporto denuncia ai carabinieri della compagnia Bologna Centro.

Cesari: “Una donna non è più libera di camminare da sola: servono agenti”

Sull’accaduto interviene Anna Maria Cesari, coordinatrice provinciale Bologna Azzurro Donna Forza Italia: “Che una donna non possa più passeggiare o correre nei parchi perché il rischio stupro o rapina è a ogni angolo è follia. Finché non si prende consapevolezza che il problema è immenso e che va gestito dagli enti territoriali con le forze che ci sono, dotando la Polizia locale di taser, significa che la situazione a qualcuno sta bene così. Servono agenti in borghese, telecamere ai varchi dei parchi, che devono essere chiusi di notte”.