di
Mattia Aimola
La forza di Mauro: dall’incidente ai Murazzi alla laurea in Medicina, pronto a guardare avanti. Dei ragazzi che lo hanno costretto su una sedia a rotelle dice: «La giustizia faccia il suo corso. Io preferisco concentrarmi su altro»
«Il voto? Non mi interessa, direi che ho tante giustificazioni». Mauro Glorioso, 26 anni, sorride all’uscita dell’Aula Magna delle Molinette, subito dopo aver discusso la tesi e conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia. È un sorriso pieno di emozione, ma anche di leggerezza. Riesce persino a fare ironia sul terribile incidente di cui è rimasto vittima nel gennaio 2023. Oggi, per lui, è il giorno della rinascita.
La proclamazione
Dopo la proclamazione, Mauro racconta il suo percorso con calma e lucidità: «È una grande emozione, è stato un cammino lungo. È bello arrivare al proprio obiettivo, nonostante tutto. Ho imparato che bisogna affrontare un problema alla volta: il primo era laurearmi, e per fortuna si è risolto. Ora mi piace l’idea di avere tempo per decidere del mio futuro. Ho qualche progetto in mente, ma chissà… La scienza è bella proprio perché ti permette di esplorare, di scegliere».
Il suo futuro
Il giovane medico parla anche del futuro: «Superata questa valanga di emozioni, mi prenderò un momento per me, per riflettere sul presente e sul futuro. A luglio ci sarà il test per la specializzazione: ho tempo per studiare e decidere come proseguire. Non è il primo giorno in cui mi sento felice, ma oggi lo sono in modo diverso. L’uomo si adatta a tutto, anche nei momenti peggiori».
L’incidente
Sono stati mesi durissimi, ammette, ma ora si sente più consapevole:
«Ci è voluto tempo, ma penso di aver acquisito una nuova forza. Mi sono abbastanza distaccato dai colpevoli dell’incidente: credo che la giustizia debba fare il suo corso. Io preferisco concentrarmi su altro, su me stesso e sul mio percorso».
La tesi
Accanto a lui, in questi mesi, non sono mai mancate la famiglia, gli amici e l’università: «Non sono mai stato solo. L’università mi è stata vicina, e questo mi ha aiutato ad affrontare anche i momenti più difficili. Di solito l’ambiente accademico è percepito come distante, ma per me è stato l’opposto. È stato importante sentirlo così presente». Nella sua tesi, Mauro ha studiato l’utilizzo della TAC per valutare il cuore dopo un infarto, approfondendo l’uso dei software di intelligenza artificiale in radiologia. Un lavoro che unisce tecnologia e medicina, simbolo perfetto della sua voglia di guardare avanti.
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6 novembre 2025 ( modifica il 6 novembre 2025 | 18:54)
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