di
Allegra Ferrante
Il 23enne bolzanino martedì scorso si è laureato al Politecnico in Ingegneria meccanica al mattino (95/110) e in Ingegneria gestionale al pomeriggio (96/110). I professori non sapevano nulla
«Sognavo di volare, e volevo trovare il modo di farlo». Alessandro Pippa, 23enne originario di Bolzano, ha iniziato a farlo martedì scorso. La mattina, ha preso la laurea in Ingegneria meccanica (votazione 95/110); il pomeriggio, in Ingegneria gestionale (96/110). Alessandro pensa (e agisce) in grande: «Sono una persona ordinaria» dice. Ma che anela allo straordinario.
Perché fare due lauree?
«Dopo la triennale, ho pensato: che cosa rimarrà delle ore passate sui libri? Tanto studio per poi dimenticarmi tutto? No. A quel punto tanto valeva farne due. Al Politecnico, lo scriva: che non si dica che sono andato in università ordinaria! La legge (dell’aprile 2022, che consente l’iscrizione simultanea alla doppia laurea, ndr) me lo consentiva. Un po’ da fuori di testa, ma non importa: volevo osare».
Come funziona?
«Sono stato il primo a studente dell’Ateneo a sperimentare la novità. Avevo due identità: due matricole, due libretti elettronici. Tutto raddoppiato (a parte le tasse, grazie alla borsa di studio per merito, ndr). E nessuno doveva saperlo. Né professori né amici. L’anonimato, tuttavia, è durato poco».
Perché non parlarne?
«Non volevo fallire né essere trattato come un genio. Una dualità tutta mia».
Come riuscivi a organizzare le tue giornate?
«Incastrando ogni istante. Mi sono trovato a seguire sette corsi, tre di gestionale e quattro di meccanica. Studiavo dalle 8 all’1 di notte, sei giorni su sette, con tre ore sparse tra spostamenti, preparazione e pranzo e cena. In una camera condivisa con un altro studente, al campus di Bovisa».
APPROFONDISCI CON IL PODCAST
Hai passato tutti gli esami al primo appello?
«Mi sono messo nella condizione più difficile per il primo semestre, per testarmi. Dodici volte tra scritti e orali. In alcuni casi, succedeva che lo stesso giorno dovessi fare la mattina uno scritto e il pomeriggio un altro orale. Ho visto che, correndo come un pazzo, ce la potevo fare».
L’esame più difficile?
«Un corso di meccanica, “Sistemi di controllo”. Un bagno di sangue. Il 19 – l’unico della sua carriera, ndr – più celebrato di sempre».
Tempo per altro?
«Non vedevo l’ora di dar sfogo alle mie idee imprenditoriali. Ho ideato una soluzione per compattare un velivolo, un elicottero personale pieghevole. L’ho chiamato Stycraft. Da caricare sull’automobile, andare dove mi pare, tirarlo fuori e volare: era il mio sogno. Desideravo permettere a una persona di sollevarsi in aria, senza bisogno di aerei, biglietti o permessi: una sorta di bicicletta per il volo».
Hai cercato aiuto?
«I professori che ho contatto hanno iniziato a tarpare le ali… Discorsi burocratici, normativi… Mi dissuadevano. Finché sono andato avanti da solo: ho comprato i pezzi su Internet. Li ho assemblati, modificati, trasformati. Sono riuscito a pilotarlo! Poi ho iniziato a progettare anche un motorino pieghevole (questa volta l’ha chiamato Styped). Ne ho costruito il primo prototipo, e ho fieramente depositato il brevetto (il secondo, ndr). Da zaino portatile a mezzo di trasporto, come se fosse una magia».
Ora triplicherai gli sforzi?
«Questa è l’idea. Sto fondando una mia startup, un progetto che si chiama Vivame. L’idea che la fonda è la performance più spettacolare che si possa mettere in piedi. Una persona cammina, schiaccia un pulsante, gli compare una moto e poi parte. Qualcosa che valga la pena ricordare. Viva me, dunque, e viva colui che è il protagonista della scena. L’attitudine a osare, come ho fatto io».
Niente vita sociale o sentimentale?
«Gli amici li ho trovati già dopo la prima sessione. Nei pochi momenti liberi, ero sempre con loro. Per quanto riguarda le relazioni sentimentali, avrei rischiato di non dedicare troppo tempo all’altro. Sarei stato disposto ad abbandonare tutto per la persona giusta. Ma non è arrivata».
Hai festeggiato per due?
«Doppia corona d’alloro, doppia pergamena, doppia sbronza con gli amici Non poteva che essere così».
Vai a tutte le notizie di Milano
Iscriviti alla newsletter di Corriere Milano
31 luglio 2025 ( modifica il 31 luglio 2025 | 14:40)
© RIPRODUZIONE RISERVATA