La serata col fan club di venerdì scorso ha tirato la volata al suo 23esimo compleanno del giorno successivo. Ad inizio novembre la modalità “off season” di Francesco Busatto è già ben attivata, apposta per trascorrere qualche ora assieme a tifosi ed amici. Da Liegi è arrivato pure il mitico Florio Santin, riferimento imprescindibile in Belgio per gli italiani e che cura la sezione locale dedicata al pro’ veneto. Il tempo dei bilanci è anche l’occasione stavolta anche per guardare al futuro che sarà con i colori della Alpecin-Deceuninck.
Manca ancora l’annuncio da parte della nuova squadra ed è singolare che ancora non sia arrivato, ma il suo trasferimento è un segreto di Pulcinella che ormai circola da diversi mesi. Incontrammo Busatto al Tour de Pologne e ci confidò che il passaggio nel team di Van der Poel e Philipsen era cosa fatta, però l’Intermarché-Wanty aveva in quel momento (ed ha tutt’ora) altre questioni più scottanti da risolvere legate alla fusione con la Lotto.
Forse in tutto ciò, tutte le parti in causa stanno attendendo che si sblocchi qualcosa per ufficializzare il passaggio di Francesco. Nel frattempo lui ha salutato e ringraziato la ex squadra attraverso un post su instagram, ricordando come l’esperienza di tre anni, prima nel devo team poi nella formazione WorldTour, sia stata indimenticabile e fondamentale per la sua crescita.


Giocata d’anticipo
Lo spettro dell’unione tra Lotto ed Intermarché ha cominciato a profilarsi attorno a metà stagione. Una fusione tra due team, lo abbiamo detto tante volte e a maggior ragione di questa entità, non è mai una notizia necessariamente positiva. Al di là dello status che prenderà il nuovo team (si lavora per mantenere la licenza WorldTour), il grosso guaio sono gli esuberi di atleti e staff da gestire, tenendo conto che entrambe hanno un devo team. In questo senso Busatto è riuscito ad oltrepassare l’ostacolo.
«Avevo il contratto in scadenza – spiega il ragazzo di Mussolente – ed avevo iniziato a guardarmi attorno, anche perché avevo ricevuto diverse proposte per il 2026. Personalmente non ho avuto troppe preoccupazioni per la chiusura della Intermarché, perché in pratica avevo già trovato la sistemazione prima delle voci relative anche alla fusione. Tuttavia mi è dispiaciuto vedere e vivere quel clima di poca serenità tra compagni, meccanici, massaggiatori e altre figure.
«Non è bello né semplice andare avanti – prosegue – quando non sai bene come sarà il futuro. Mi sono messo nei loro panni e non è una bella sensazione, anche perché non ci si aspettava una situazione del genere. E’ vero che abbiamo sempre avuto qualche problema di budget, ma è anche vero che la squadra è sempre stata in crescita. Ora spero per chi ancora non è sistemato che la situazione si risolva per il meglio».




Ottimizzare la crescita
Se il presente per Busatto parla ancora di recupero psicofisico, il prossimo biennio in Alpecin sarà focalizzato sulla definitiva consacrazione. I numeri ci sono tutti, ad esempio, per cercare la sua prima vittoria da pro’ e non solo.
«Quando abbiamo parlato – racconta – mi hanno spiegato le loro intenzioni nei miei confronti. Sono stati abbastanza chiari e diretti. Vorrebbero farmi diventare un corridore per le classiche più impegnative e dure laddove non ci sarà Van der Poel. Diciamo che dall’Amstel in poi, loro puntano su di me. Naturalmente sono molto contento della considerazione e spero di poterli ripagare in fretta.
«Credo – continua Francesco – che la Alpecin sia l’ambiente giusto per fare un bel salto di qualità. L’Intermarché è stata perfetta per crescere, però ora so che posso raccogliere di più o fare ulteriormente meglio. Avrò tanti campioni al mio fianco ed una squadra più improntata sulle classiche adatte a me e in generale. Ovviamente so che devo essere pronto ad essere un supporto importante per i compagni e anche questo è bello stimolo».


Ritiri e debutto
Nei reiterati paradossi del ciclismo ipermoderno, contrattualmente Busatto è ancora della Intermarché fino al 31 dicembre, ma in pratica può già partecipare ai raduni e ritiri della Alpecin che inizieranno fra qualche settimana pedalando sulla nuova bici ed indossando la divisa della ex squadra.
«Prima di firmare – aggiunge – avevo sentito qualche collega che corre già in Alpecin o che ci era stato. E’ stato però giusto uno scrupolo perché ero già convinto di aver fatto la scelta giusta, vedendo anche i tanti ragazzi che sono andati lì e hanno fatto un bello step in avanti. Insomma, tutto tornava perfetto per me.
«Il primo ritiro – conclude Busatto – lo faremo in Spagna a Benicasim dall’8 al 18 dicembre. Laggiù dovremmo anche stilare una bozza del mio calendario e molto probabilmente il mio 2026 potrebbe iniziare dall’Australia, proprio come ho fatto quest’anno. Sono pronto e motivato per cominciare col nuovo gruppo».