Si intitolano Study I e Study II, sono tratti dalla serie Yesterday’s Flowers e sono esposti da oggi negli spazi milanesi di Deodato Arte (in via Nerino 1, pochi passi da via Torino). Sono opere a tiratura limitata su carta, come spesso accade per le serie, e quel che colpisce sono i soggetti: fiori di diversi colori, con cui l’artista sembra voler riflettere sul tempo che passa e sullo scorrere delle stagioni della natura.

Nostalgico Johnny? Non più di tanto: a vedere da vicino le opere, i fiori sembrano sbocciare da crepe sullo sfondo, che nel secondo studio ha i colori del cielo. I fiori dipinti hanno una loro forza e paiono piuttosto una meditazione sul bello che può scaturire da certe ferite (come non pensare alla biografia dell’attore?). Le nature morte (da Caravaggio in poi) hanno sempre significato qualcosa d’altro della semplice rappresentazione di fiori o frutta: sono una meditazione sulla vita, un omaggio alla memoria e questi “fiori di ieri” che Depp ha concepito suggeriscono il desiderio di una “pausa-bellezza”.

«Queste opere rivelano un Johnny Depp autentico, libero da ogni ruolo. Con Yesterday’s Flowers ci mostra la parte più intima del suo sguardo: quella che osserva il mondo con profondità, passionale malinconia e meraviglia. È un racconto di fragilità che racconta forza», commenta Deodato Salafia, ceo della galleria milanese con cui l’attore ha scelto di collaborare.

L'attore americano nel suo studio.

L’attore americano nel suo studio.

L'attore americano nel suo studio.

L’attore americano nel suo studio.