La vera protagonista del terzo live di X Factor non è la musica anni Novanta che punteggerà tutta la puntata ma una rosa bianca. Compare nei primissimi minuti della diretta del talent show Sky Original, quando Achille Lauro la porge a Giorgia in ginocchio per scusarsi di quanto successo il giovedì precedente considerando che, al ballottaggio tra Amanda e Michelle, Lauro aveva chiesto più tempo per esprimere la sua decisione mettendo in difficoltà la conduttrice. Giorgia, naturalmente, la rosa bianca la accetta e ribadisce quanto lei e Lauro si vogliano bene: non siamo certi, però, che valga anche per Jake La Furia e Francesco Gabbani, forse i due giudici che in questo X Factor più hanno visioni diverse su giudizi e attitudini. Lo scontro arriva subito dopo la prima performance, quando il giovane diciassettenne Tomasi della squadra di Jake si esibisce sulle note di Don’t look back in anger degli Oasis imbracciando per la prima volta una chitarra elettrica. Gabbani pensa che quel dettaglio stonasse un po’ e Jake non la prende bene: «Molti giudici qui dicono che, a seconda della canzone, non si possono fare certi pezzi: il paraculismo non mi piace. Avete criticato quello che vi fa comodo criticare», dice Jake riferendosi al fatto che, a parer suo, i suoi colleghi dicono che certi pezzi non si possono replicare mentre altri, guarda caso quelli che vengono assegnati ai loro talenti, sì. Volevate un X Factor incandescente? Eccovi accontentati, anche se quella rosa bianca nel corso della serata farà più volte ping-pong in segno di distensione per posizioni. Alla fine della puntata a lasciare il talent è Mayu del team di Paola Iezzi, che forse avrebbe potuto dare di più.
Tomasi