La quinta giornata dei Mondiali 2025 di nuoto in vasca lunga a Singapore è parte dell’album dei ricordi e indubbiamente la notizia del giorno in casa Italia, oltre alla qualificazione di Sara Curtis nella finale dei 100 stile libero, è quella dell’eliminazione di Thomas Ceccon nelle batterie dei 200 dorso.
Un risultato frutto di una gestione dello sforzo discutibile del campione veneto che, in controllo nelle prime tre vasche, ha allentato troppo la presa nell’ultimo 50 metri, finendo per essere il primo degli esclusi (17°, 1:57.15), venendo eliminato da quel Pieter Coetze che l’ha preceduto di 0.04 nell’overall. Coetze che poi ha alzato il proprio livello nelle semifinali, stampando un notevolissimo 1:54.22 (primo tempo del penultimo atto e nuovo record africano). Il sudafricano si candida alla doppietta mondiale.
Per Ceccon il bilancio è allo stato attuale delle cose di due argenti (100 dorso e 4×100 sl) e un bronzo (50 farfalla) e vien da chiedersi se la programmazione scelta sia stata troppo ricca di eventi da gestire per un atleta che fino “all’altro ieri” si spendeva solo in una gara individuale e poi era dedito alle staffette.
Il dirsi stanco come stamane, forse più di testa che fisicamente, rappresenta una difficoltà e l’iscrizione in ben cinque distanze a livello individuale va letto come un esperimento nel Mondiale post olimpico per comprendere quali possono essere i limiti del campione vicentino. Da dire che tre podi mondiali non sono pochi e i riscontri non sono stati disprezzabili:
- 50 farfalla di bronzo col nuovo record italiano di 22.67;
- 100 dorso d’argento con un tempo sotto i 52″ che non nuotava da praticamente tre anni;
- Frazione interna nella 4×100 sl d’argento di 47.10 rilevante.
La questione si pone sul fatto che lui possa ambire in maniera meno problematica all’oro, restringendo il raggio d’azione a massimo due specialità individuali, tali da snellire la successione degli eventi e avere un dispendio di energie soprattutto mentali inferiore. Affrontare sulla carta 50,100 e 200 dorso, oltre che nei 50 e 100 farfalla insieme alle staffette, può avere delle controindicazioni. Il livello dei 200 dorso, per dire, è salito moltissimo e a Ceccon sarebbe servito il nuovo record italiano per entrare nella finale. Giusto proseguire?
Sulla carta, domani Thomas dovrebbe competere nelle due vasche del delfino, ma si potrebbe pensare anche a una rinuncia, puntando forse all’unica vasca del dorso dove può avere maggiori opportunità per essere competitivo, prima della 4×100 mista. Vedremo.