Il management dell’istituto ha anticipato che il nuovo piano industriale sarà presentato nel 1° trimestre 2026.

palazzo-salimbeni-mpsMonte dei Paschi di Siena ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2025. L’istituto senese ha segnalato che lo stato patrimoniale include, linea per linea, i saldi di Mediobanca al 30 settembre; il conto economico, invece, includerà il contributo di Piazzetta Cuccia solo a partire dal 1° ottobre 2025.

 

MPS, ricavi e redditività nei primi nove mesi del 2025

Nei primi tre trimestri del 2025 il Monte dei Paschi di Siena ha realizzato un margine di intermediazione primario pari a 2,82 miliardi di euro, in flessione dell’1,3% rispetto ai 2,86 miliardi ottenuti nei primi nove mesi dell’esercizio precedente. Il margine di interesse è risultato pari a 1,64 miliardi di euro, in diminuzione del 7,4% rispetto agli 1,77 miliardi dello stesso periodo del 2024. Il management ha specificato che la variazione è dovuta alla diminuzione dei tassi di interesse, solo in parte attenuata dai minori interessi passivi sui titoli in circolazione. Al contrario, le commissioni nette sono aumentate dell’8,5% a 1,19 miliardi. Di conseguenza, i ricavi complessivi sono saliti a 3,05 miliardi di euro, in aumento dello 0,5% rispetto ai 304 miliardi ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato operativo netto è cresciuto a 1,39 miliardi di euro, rispetto agli 1,34 miliardi contabilizzati nei primi nove mesi dello scorso anno (+3,7%).

Il Monte dei Paschi di Siena ha terminato il periodo gennaio-settembre del 2025 con un utile netto di 1,37 miliardi di euro, rispetto agli 1,57 miliardi contabilizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno. Nel solo 3° trimestre l’utile netto è stato di 474 milioni di euro.

Il cost/income è stato pari al 46%.

 

MPS, aggregati patrimoniali a fine settembre 2025

Al 30 settembre 2025 i finanziamenti verso la clientela dell’istituto si erano attestati a 140,7 miliardi di euro; escludendo l’apporto di Mediobanca i finanziamenti sono stati pari a 80,7 miliardi di euro, stabili rispetto al 30 giugno 2025.

Alla stessa data le esposizioni deteriorate lorde erano pari a 4,4 miliardi di euro; al netto degli 1,2 miliardi di euro relativi a Mediobanca, l’esposizione lorda si è attestata a 3,2 miliardi, con trend in calo rispetto al 30 giugno 2025 (pari a 3,5 miliardi) e al 31 dicembre 2024 (pari a 3,7 miliardi).

Sempre a fine settembre 2025 l’esposizione netta in termini di crediti deteriorati dell’istituto senese è risultata pari a 2,1 miliardi di euro; al netto degli 0,5 miliardi di euro relativi a Mediobanca, l’esposizione si è attestata a 1,7 miliardi, in lieve flessione sia rispetto al 30 giugno 2025 (pari a 1,8 miliardi) sia rispetto al 31 dicembre 2024 (pari a 1,9 miliardi).

Alla stessa data, la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 48,5%, in leggero calo rispetto al 30 giugno 2025, quando era pari al 49,3%.

 

I ratio patrimoniali di Banca MPS a fine settembre 2025

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 settembre 2025 il Common Equity Tier 1 Ratio si era attestato al 16,9% (escludendo l’utile di periodo e assumendo un pay out ratio del 100% dell’utile netto del gruppo), mentre il Total Capital Ratio era risultato pari al 19,3%.

Sempre a fine settembre 2025 il patrimonio netto di MPS e di pertinenza di terzi risultava pari a circa 29,1 miliardi di euro, rispetto agli 11,65 miliardi al 31 dicembre 2024.

Al 30 settembre 2025 le attività in titoli dell’istituto erano pari a 44,6 miliardi di euro (18,8 miliardi escludendo l’apporto di Mediobanca).

 

MPS, l’outlook

Il management dell’istituto ha anticipato che il nuovo piano industriale sarà presentato nel 1° trimestre 2026.