Questo appartamento a Noto è l’incontro tra la razionalità del nord e il calore del sud Italia.

Ci vuole pazienza per realizzare un sogno. A volte moltissima. «13 anni, per essere precisi», dice Riccardo Grassi che, insieme al suo compagno Giorgio Podimani, è riuscito nell’impresa di abitare il più possibile vicino alla cattedrale di Noto: «Questo posto è l’espressione del mio amore per la città, un posto molto diverso da Milano ma che per molti mesi all’anno vive di una grandissima internazionalità e dove ho voluto creare un salotto familiare pieno di arte, di amici e di gioia, un meeting point per aperitivi, cene, spaghettate di mezzanotte. Non una casa per il mare, ma per vivere».

Soggiorno tavolo tondo in vetro sedie blu dipinto alla parete cementine colorate pavimento

Nella sala da pranzo, sedie americane vintage. Sul tavolo Penta di Julian Mayor, lampadario Multidot (Martinelli Luce). Alla parete, olio su tela di Sergio Fiorentino. Tutte le opere sono state acquistate presso la galleria Spazio Noto che ha selezionato e curato l’allestimento.Foto Giulio Ghirardi. Styling Elena Mora

Un appartamento a Noto dall’anima milanese e dal cuore Barocco

Il legame emotivo di Grassi si riflette in ogni angolo dell’abitazione, circa 150 metri quadrati su tre piani terra-cielo in un edificio del XVII secolo che l’architetta Barbarella Marchesi ha adattato alla richiesta dei proprietari: una casa milanese nel cuore del Barocco siciliano. «Essendo una tipica residenza storica in pietra calcarea locale, con tanti piccoli ambienti frazionati su tre piani, abbiamo aperto muri per creare un unico open space tra living e cucina, e dato risalto alle finestre, per far entrare a ogni ora lo spettacolo della cattedrale», spiega l’architetta.