31.07.25 – 17:30 – “La riconversione dell’ex sezione femminile, dove sono stati ricavati spazi dedicati allo studio, ai laboratori, stanze per i colloqui e una biblioteca di grande valore, sarà fondamentale per garantire una migliore qualità della vita all’interno del carcere e per aiutare i detenuti a costruire una prospettiva per l’uscita.”
Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Partito Democratico) a margine dell’inaugurazione del nuovo Polo educativo culturale e formativo presso la Casa circondariale di Udine.
“Il progetto – spiega Celotti – è il frutto di una sinergia interistituzionale importante che ha inaugurato uno stile di lavoro partecipato, valorizzando il ruolo delle associazioni all’interno del carcere e il raccordo con il territorio.”
L’auspicio della consigliera è che “la stessa modalità operativa sia ora utilizzata per affrontare le criticità ancora presenti, come il potenziamento dell’assistenza sanitaria all’interno del carcere, materia di competenza regionale.”
Celotti richiama anche l’attenzione su “tutto il tema dell’uscita attraverso pene alternative, che necessita di percorsi virtuosi di inserimento lavorativo e di un approccio innovativo all’abitare. È un compito delle istituzioni farsi carico di questi aspetti.”
Un tema che la consigliera ha portato in Consiglio con un emendamento all’Assestamento di bilancio, chiedendo “di istituire una linea di finanziamento dedicata ai Comuni che ospitano strutture di detenzione, per attivare progetti di inclusione abitativa destinati ai detenuti in uscita.”
“Un emendamento non approvato – conclude Celotti – ma sul quale l’assessore ha garantito che ci sarà una riflessione.”
[e.e.]