Toto Bulgheroni, presidente Pallacanestro Varese, ha sviscerato su La Prealpina questo avvio di stagione difficile. Ecco alcune dichiarazioni.

«La classifica ci vende peggio di quello che siamo, sicuramente fuori dal campo, ma a mio avviso anche sul parquet. Il dato di fatto è che ci sono almeno 7-8 squadre più forti di noi per budget e profondità delle rotazioni. Il calendario iniziale ce ne opponeva 5 o 6 nel ciclo che si concluderà domenica contro Tortona. Ben vengano i due punti conquistati a Sassari, ma purtroppo per motivi non dipendenti solo da noi, stiamo ancora lavorando per trovare l’assetto giusto».

«Capisco le preoccupazioni dell’ambiente ma le ultime prestazioni in crescita fanno ben sperare. Tutti noi siamo consapevoli che Moody non ha espresso il rendimento auspicato, e siamo tuttora alla ricerca di un ulteriore rinforzo che aumenti la competitività della squadra. Siamo reduci da una sconfitta in volata senza Freeman contro uno squadrone come la Virtus Bologna, non siamo soddisfatti ma i progressi sono evidenti».

«Ci è mancata anche un po’ di fortuna, abbiamo allungato il roster ma Librizzi è mancato a Venezia e Freeman martedì. Serve un pizzico di buona sorte oltre alla consueta ricetta del lavoro. Però la crescita da Trento in poi è innegabile e Renfro ha dimostrato di poter dare sostanza a fianco di Nkamhoua».

«Il lavoro di Scola si svolge a 360 gradi, ma è chiaro a tutti e a lui per primo che l’attenzione primaria è riservata alla prima squadra, e gli sforzi più grandi sono effettuati per renderla il più possibile competitiva. Come dimostrano le operazioni recenti, dall’arrivo di Iroegbu al passaggio al 6+6, in attesa del secondo rinforzo».

«Essere soddisfatti quando si perde non è possibile: giocare bene, ma non vincere è frustrante. Ma ritengo che il nostro campionato inizierà col derby del 16 novembre contro Cantù: non che a Tortona si vada per perdere, però le prossime due in casa, aggiungendo anche Udine prima della pausa della Nazionale, sono partite contro avversarie competitive, ma non inarrivabili come quelle già affrontate. Dovremo metterci a posto e farci trovare pronti sotto tutti i punti di vista per far valere il fattore Masnago».