Al terzo live di X Factor 2025, con la gara che entra nel vivo e i giudici che, messo da parte il volemose bene, cominciano ad affilare i coltelli – sempre tra sorrisoni e pacche sulle spalle, ca va sans dire– , al ballottaggio arrivano, ahimé, le due cantanti più belle – ma proprio tanto belle –  del programma, la “japoletana”  Mayu Lucisano e la milanese Layana che, per quanto brave, non reggono il confronto con due o tre concorrenti mostruosi, come PierC,  Delia e Rob, che giocano un campionato a parte. Alla fine esce MAYU, ventenne dalla bellezza raffinata e dall’aplomb invidiabile per una ragazza della sua età. Che per inciso, è identica alla Kate Moss degli esordi.

E in una puntata incentrata sui successi indimenticabili anni ’90, tra Lauro-dandy che offre la rosa di scuse a Giorgia, Paola versione Madonna  – o Tina Cipollari? – ,  Gabbani travestito da Jeffrey Dahmer e Jake da “benzinaio di Tirana” (cit. Twitter), spicca sempre più evidente il talento immenso dei tre sopracitati: le prossime puntate saranno soltanto la conferma di una finale già scritta. Nel frattempo noi godiamo con l’ironia pungente e quasi sempre veritiera dei social: seguire la diretta in contemporanea su X fa capire non solo simpatie e antipatie del pubblico, ma è irresistibile.

Anche se le pagelle le abbiamo già scritte, rivediamo qualcosina alla luce del giudizio del Senato del web.

I LOOK DEI GIUDICI: STREPITOSI

Paola, come detto, si è presentata come Madonna ai tempi di Vogue, con il celebre taglio corto ossigenato e il corpetto a punta disegnato da Jean Paul Gaultier. Su Twitter il suo look ha scatenato i commenti, tra  un “Paola stasera si è vestita da Chiara”, e i tanti “Anvedi Tina Cipollari“. A noi è piaciuta assai, poi come sempre la sua cultura musicale è sconcertante, la citazione “Il mondo della danza sa” omaggio alla Celentano di Amici dopo un commento di Gabbani sulle mosse di Viscardi da manuale. E come fa notare qualcuno sempre sui social, è l’unica che presenta i suoi artisti senza leggere gli appunti. Chapeu! Per quanto riguarda gli altri tre, menzione a Francesco Gabbani vestito “da studente secchione anni ’90”  o per la maggioranza  “da serial killer anni ’70”,  con i suoi occhialoni alla Jeffrey Dahmer, Lauro dandy con la brillantina  e “tutti i gioielli del Louvre addosso”, e Jake  “carino come benzinaro de Tirana” . Tutti e quattro insieme, sono pazzeschi.

LA PARACULAGGINE (E “L’UMILTÀ”)  DI LAURO: IMPAGABILI

Achillone si conferma il più ruffiano di tutti, tra rose offerte in segno di scusa alla conduttrice, a captatio benevoletiae del pubblico-Senato. È anche, senza dubbio, il più tenero verso i concorrenti, quello che anche quando vorrebbe dire “Hai cantato di m@@” non gliela fa e finisce con una carezza. “Che bella l’educazione il rispetto e la dolcezza di Lauro ogni volta che commenta: si vede che non vuole fare del male a nessuno e che pesa bene le parole che dice, con tutti” scrivono su Twitter. Salvo poi scivolare, qualche volta, nell’autoincensazione. Ma giusto un filino, eh. “Nonostante io abbia fatto tantissimi dischi, uno diverso dall’altro, tutti hanno fatto impazzire la gente”. E Gabbani: “Ma stai parlandi di te??”.

LE ASSEGNAZIONI SPESSO CANNATE: PROBLEMONE

Giunto alla sua diciannovesima edizione, X Factor conferma una sacrosanta verità: il destino di molti artisti (a parte fuoriclasse come Delia o PierC, che potrebbero cantare anche l’elenco telefonico) è nelle mani dei giudici, che con le loro assegnazioni possono affossare o elevare. Tra le più criticate sul web, quelle di Paola che, mentre con MAYU non sembra essere riuscita a valorizzare le sue peculiarità, con Viscardi, lo fa sempre confrontare – e rischiare –  con mostri sacri come Prince o Michael Jackson. Per non parlare di Gabbani verso Tellynonpiangere: anziché assegnarli un Luca Carboni lo fa schiantare con Cremonini (pur cambiando brano, per volere dello stesso Telly). E si sa, “Cremonini lo può fare solo Cremonini. O al massimo Giovanni Vernia”. E a Michelle, anziché assegnare un brano electronic dance più nelle sue corde, di cui i ’90 erano pieni zeppi, fa cantare, anzi storpiare, Torn di Nathalie Imbruglia. Achille continua a ripetere che è importante non snaturare l’identità degli artisti  – ricordate i suoi Patagarri l’anno scorso?-,  altri provano a sperimentare, a farli uscire dalle loro comfort zone, con risultati più o meno soddisfacenti. Tanto alla fine, comunque, il giudizio supremo è sempre nelle mani del pubblico a casa, cui un cantante può arrivare o meno. E nel caso di MAYU e Layana, per esempio, non è successo. “Layana non mi arriverebbe manco se conoscesse il mio indirizzo di casa”, scrivono sul web. Perché alla fine, la musica, prima ancora che tecnica e precisione, è pancia ed emozione. Che non sono le stesse per tutti. Mayu e Layana hanno tutte le carte e il tempo per rifarsi fuori da XF, mentre noi continuiamo a gustarci le scaramucce tra i giudici, mentre PierC e Delia li fanno fuori tutti.