Novembre è il mese delle occhiaie, i rimedi naturali per eliminare questi aloni scuri: spariranno subito - okmugello.it
Novembre è il mese delle occhiaie, i rimedi naturali per eliminare questi aloni scuri: spariranno subito – okmugello.it © N. c.

Estratti vegetali, proprietà note da anni e metodi domestici spesso imitati: un quadro aggiornato dei rimedi naturali più utilizzati per migliorare l’aspetto delle occhiaie

Negli ultimi anni molti trattamenti usati per attenuare le occhiaie hanno riportato al centro dell’attenzione sostanze di origine vegetale già note nella cosmetica europea dagli anni ’70. Estratti come mirtillo, ippocastano, cetriolo, magnolia e caffè compaiono spesso in creme e sieri per il contorno occhi proprio perché coinvolti in studi che descrivono effetti su microcircolo, infiammazione e ossidazione cellulare. In questa rassegna, aggiornata ai dati disponibili nel 2024, vengono trattati i rimedi naturali più impiegati dall’industria cosmetica e richiamati anche nei classici rimedi casalinghi che molte persone adottano, soprattutto nei mesi invernali, quando la pelle del volto appare più provata. Si tratta di sostanze con caratteristiche precise e documentate, che vengono inserite nei prodotti seguendo concentrazioni controllate. La parte conclusiva include un breve passaggio sugli impacchi fai da te, ricordando, come già segnalano molti dermatologi italiani, che l’autoproduzione di cosmetici per una zona delicata come il contorno occhi resta una pratica sconsigliata.

Le proprietà cosmetiche di mirtillo, ippocastano, cetriolo, magnolia e caffè

Il mirtillo (Vaccinium myrtillus) è una delle piante più utilizzate nei prodotti dedicati al contorno occhi. Le sue bacche, impiegate nella cosmetica da oltre cinquant’anni, contengono antocianine, tannini e acidi vegetali. Le antocianine, tra cui la mirtillina, risultano interessanti per la loro azione sui capillari: aumentano la resistenza delle pareti vascolari, riducono la fragilità e sostengono il microcircolo. Per questo motivo gli estratti di mirtillo vengono spesso inseriti nei cosmetici destinati a pelli che mostrano colorazioni bluastre sotto l’occhio. Alcune ricerche condotte in Europa tra Milano e Berlino hanno messo in evidenza anche un’attività antiossidante, utile nei trattamenti antiage, perché le occhiaie, in parte, seguono il naturale processo di invecchiamento cutaneo. Nel panorama dei rimedi vegetali, il mirtillo mantiene un ruolo costante, già riconosciuto dagli anni ’90.

Mirtillo - okmugello.it

Un’altra sostanza molto impiegata è l’estratto di ippocastano (Aesculus hippocastanum), noto soprattutto per la presenza dell’escina, una saponina triterpenica studiata per le sue proprietà legate alla circolazione venosa. Oltre all’escina, la pianta contiene glicosidi, cumarine, tannini e flavonoidi. Questa combinazione permette all’estratto di essere considerato utile quando si lavora su gonfiore, microcircolo e resistenza capillare. Le ricerche svolte tra il 2000 e il 2020 hanno mostrato che l’ippocastano, inserito in emulsioni con concentrazioni controllate, contribuisce alla riduzione della permeabilità dei capillari e migliora il tono venoso. Per questo motivo molti prodotti anti-occhiaie sfruttano la sua presenza, soprattutto quando il problema è associato a ristagno di liquidi o a un microcircolo rallentato.

Tra i rimedi più noti, già nella tradizione domestica italiana, troviamo il cetriolo (Cucumis sativus). Questo ortaggio, originario dell’India e ricco d’acqua, presenta vitamina C, sali minerali e componenti utili per idratare la pelle. Il suo utilizzo nei cosmetici anti-occhiaie è legato alla capacità di fornire una sensazione decongestionante e rinfrescante, spesso percepibile già dopo pochi minuti dall’applicazione. I laboratori cosmetici inseriscono gli estratti di cetriolo per migliorare l’idratazione del contorno occhi e aiutare la pelle a recuperare una condizione più distesa. Le proprietà rigeneranti e idratanti del cetriolo ne fanno un ingrediente molto presente nei sieri leggeri, soprattutto quelli destinati ai trattamenti mattutini.

Anche la magnolia (Magnolia officinalis) rappresenta un rimedio vegetale d’interesse crescente. La corteccia contiene magnololo e onochiolo, sostanze note per attività antiossidanti e antibatteriche. Questi componenti vengono usati nei cosmetici dedicati alle pelli stressate o soggette a rossori. Nella zona perioculare la magnolia tende a offrire un supporto legato alla protezione dai radicali liberi, già responsabili di variazioni del tono cutaneo.

Il quadro si chiude con un ingrediente molto conosciuto anche fuori dall’ambito cosmetico: il caffè (Coffea arabica). La caffeina è studiata da anni per la sua attività antiedemigena, che favorisce lo sgonfiamento della zona sotto gli occhi. I laboratori cosmetici la impiegano soprattutto per sostenere il drenaggio dei liquidi e migliorare l’aspetto delle borse. A Milano e Bruxelles sono stati svolti diversi studi tra il 2013 e il 2021 che confermano la sua capacità di migliorare temporaneamente l’aspetto dell’area perioculare.

I rimedi casalinghi più diffusi e i motivi per cui l’autoproduzione richiede prudenza

I rimedi fai da te legati alle occhiaie, nonostante la vasta disponibilità di prodotti cosmetici professionali, continuano a circolare e vengono spesso citati nei periodi in cui la pelle appare più segnata, come dopo notti di scarso riposo o in periodi di stress prolungato. Gli impacchi al cetriolo, conosciuti già negli anni ’50, restano il metodo casalingo più diffuso. Le fette sottili, poste sugli occhi per circa un quarto d’ora, offrono un effetto rinfrescante e un lieve sollievo dal gonfiore. L’utilizzo del succo di cetriolo in garze imbevute rappresenta una variante molto comune, spesso tramandata come rimedio della nonna. È un metodo semplice, che fornisce una sensazione piacevole, anche se l’effetto rimane principalmente superficiale.

Un altro rimedio domestico riguarda gli impacchi al tè, soprattutto tè verde e tè nero. Le bustine fredde vengono appoggiate sugli occhi per alcuni minuti per sfruttare le proprietà astringenti delle foglie. In molti casi le persone notano un leggero miglioramento del gonfiore proprio grazie all’azione della temperatura e alla presenza dei tannini. Alcuni preferiscono preparare un infuso e utilizzarlo su dischetti di cotone da tamponare sulla zona perioculare. Anche qui l’efficacia dipende molto dalla modalità di preparazione e dalla sensibilità individuale.

Tra i rimedi più conosciuti troviamo gli impacchi di camomilla, utilizzati da generazioni per la loro azione lenitiva e decongestionante. I fiori secchi immersi in acqua calda permettono di preparare un infuso, poi lasciato intiepidire, che viene usato per inumidire dischetti applicati sugli occhi. La camomilla, per le sue caratteristiche naturali, offre un sollievo leggero e ben tollerato. Chi utilizza questo metodo spesso ripete l’applicazione più volte, riimmergendo i dischetti nell’infuso, così da prolungare la sensazione rinfrescante sulla pelle.

Nonostante la popolarità di questi rimedi, molti dermatologi avvertono che la produzione casalinga di cosmetici resta una pratica da evitare, soprattutto quando si tratta del contorno occhi. La pelle in quella zona è molto sottile e reagisce facilmente a sostanze non controllate o a contaminazioni dovute alla preparazione domestica. I prodotti cosmetici industriali vengono sottoposti a verifiche microbiologiche e a test di stabilità che in ambiente domestico non sono replicabili. Questo non significa che gli impacchi debbano essere esclusi in ogni caso, ma che vanno eseguiti con prudenza, ricordando che il loro effetto è limitato alla superficie cutanea e non sostituisce un trattamento studiato per un uso professionale.

La scelta tra cosmetici controllati e rimedi casalinghi resta personale, già, ma è utile conoscere la differenza tra sostanze sottoposte a verifiche e preparazioni improvvisate. Molti ingredienti naturali possiedono caratteristiche reali e documentate, ma l’efficacia varia secondo concentrazione, qualità dell’estratto e modalità d’applicazione.