Sulle strade della Liguria, Filippo Agostinacchio è già tornato a pedalare in vista della stagione di ciclocross. Una settimana di allenamenti passata a sfruttare il clima favorevole della costa, con un sole ancora caldo sopra la testa (nella foto di apertura durante un allenamento).
«Ho iniziato a far girare le gambe e prepararmi per la stagione invernale – racconta il più grande dei due fratelli – sono venuto qui in Liguria insieme a un amico. Abbiamo affittato un appartamento e ci stiamo allenando lontani dal freddo di Aosta».


Il cross
Una ripresa che lo ha già visto indossare la maglia della EF Education-EasyPost-Oatly con la quale correrà nella stagione del ciclocross. Il valdostano è alla ricerca della condizione, l’esordio nel fuoristrada non è lontano e c’è da lavorare.
«La ripresa degli allenamenti sta andando bene, a livello metabolico – racconta – mentre sotto l’aspetto fisico ho un problemino al ginocchio da sistemare. Nulla di grave, è un edema osseo al terzo distale del femore che mi causa un leggero fastidio. Si tratta di un problema che arriva a causa di diversi microtraumi. In bici riesco ad andare e allenarmi senza problemi, per il momento ho interrotto palestra e corsa. Metabolicamente posso lavorare e arrivare in condizione alle prime gare di ciclocross, dovrei iniziare il 7 dicembre in Sardegna».


Ti stai già allenando con la nuova divisa…
E’ quella del team di ciclocross, ha la stessa grafica di quella WorldTour. Posso indossarla per via dell’accordo “tre parti” dell’UCI, il prevede che su strada continuerò a correre con la squadra di provenienza, e per il ciclocross correrò con la EF Education-EasyPost-Oalty.
L’anno prossimo non correrai più con la Biesse-Carrera-Premac?
In realtà qui arriva la novità, in realtà nel 2026 su strada correrò ancora con loro. Alla fine per me non si è liberato il posto nella formazione WorldTour. A causa di certe dinamiche interne al team non si è trovato il modo di farmi passare con la EF Education-EasyPost.


Come mai?
Perché secondo gli accordi iniziali, presi a maggio, dovevo passare nel devo team, poi la mia stagione è decollata e mi hanno detto che avrebbero preferito farmi entrare nel WorldTour. In squadra si sarebbero liberati tre posti, ma altri atleti avevano già firmato a maggio per subentrare. Dovevano uscire altri corridori ma così non è stato (Carapaz doveva essere uno di quelli, ma dopo tante voci di mercato dovrebbe proseguire con la EF Education-EasyPost, ndr). Io dovrei entrare in squadra nel 2026 come stagista e passare ufficialmente nel 2027.
Dopo una stagione dove sei andato davvero forte che effetto fa non passare professionista?
Diciamo che era l’anno sfortunato per raccogliere così tanti risultati, molte squadre cambiano licenza, visto che è finito il triennio, altre si uniscono. D’altro canto la EF Education era l’unico team che mi avrebbe fatto correre nel cross. Infatti hanno comunque messo in piedi una formazione per me e mio fratello, quindi credo in questo progetto.


Che inverno sarà?
Se avessi saputo prima quella che poi è stata la decisione finale, avrei gestito diversamente gli ultimi mesi su strada e avrei prolungato la stagione del ciclocross. A settembre avevamo deciso insieme alla EF Education di fare due mesi intensi, poi staccare e ripartire a dicembre. Alla fine il mio calendario con la formazione di ciclocross prevederà quindici gare. Dopo l’esordio in Sardegna partirò insieme a mio fratello per il Belgio e staremo lì tre settimane per correre. Saremo in un appartamento insieme a un massaggiatore e con nostro padre come accompagnatore e diesse.
Nel 2026 sarai elite, hai già parlato con la Biesse del calendario?
Devo ringraziarli perché appena hanno saputo della situazione, si sono messi a disposizione e mi hanno tenuto con loro. Dovremo decidere bene quali gare fare e come gestirmi, anche perché sanno che poi ad agosto dovrei andare a fare lo stagista con la EF Education-EasyPost.


Pensi di poter vivere il 2026 su strada in maniera più tranquilla?
Di tranquillo nella mia carriera non c’è stato praticamente nulla (dice con una risata, ndr). Ho parlato con il mio procuratore e sono in contatto con Vaughters che è il general manager, quindi sono abbastanza tranquillo. Spero non ci siano problemi e di aver modo di fare le cose al meglio, a partire da questo inverno con il ciclocross.
Avrai comunque modo di stare vicino a tuo fratello?
Assolutamente, per un paio di giorni sono ancora il suo preparatore (dice ancora ridendo, ndr). Poi avrò modo di stargli vicino e aiutarlo in questo primo anno di WorldTour.