Il voto di ieri rappresenta comunque una vittoria per Musk. Il precedente pacchetto retributivo del capo di Tesla – che ammontava a 50 miliardi di dollari ed era stato stabilito nel 2018 – era finito al centro di un contenzioso legale dopo che un azionista aveva accusato l’amministratore delegato di avere troppa influenza sul consiglio di amministrazione di Tesla, sostenendo che l’azienda stava quindi venendo meno ai suoi obblighi legali nei confronti degli azionisti. La causa, intentata nello stato del Delaware, ha spinto Tesla a spostare la propria sede legale in Texas. Nei prossimi mesi è atteso un pronunciamento sul processo di appello.

Prima del voto, il cda di Tesla ha sottolineato che la nuova esorbitante remunerazione era necessaria per trattenere Musk in sella a Tesla e assicurarsi che concentrasse le sue attenzioni sull’azienda automobilistica. In una call con gli investitori del mese scorso, il miliardario aveva fatto intendere che avrebbe avuto difficoltà a guidare Tesla nel campo della robotica e della guida autonoma senza avere un controllo saldo sulla casa. “Se costruiamo questo esercito di robot, avrò almeno una forte influenza su questo esercito di robot?”, aveva chiesto in modo retorico. “Non mi sento a mio agio nel costruire questo esercito di robot se non ho una forte influenza”.

Le promesse di Musk

A margine della votazione, Musk ha dichiarato agli investitori riuniti in Texas che la produzione del Cybercab, un robotaxi privo di volante e specchietti laterali, inizierà ad aprile. L’azienda avrà comunque bisogno dell’autorizzazione del governo federale statunitense per mettere in strada la vettura dal design non convenzionale.

Musk ha anche dichiarato che Tesla espanderà rapidamente il servizio di robotaxi a diverse città americane, tra cui Dallas, Las Vegas, Miami e Phoenix. Fin qui, la società ha messo in campo un servizio limitato di taxi autonomi su invito ad Austin, in Texas, a partire dalla fine di giugno (ogni veicolo aveva un “pilota di sicurezza” pronto a intervenire in caso di problemi tecnologici, ma che Musk sostiene saranno eliminati entro la fine dell’anno). Tesla gestisce anche un servizio limitato di ride-sharing nell’area metropolitana di San Francisco, dove i guidatori umani utilizzano la tecnologia di assistenza alla guida che l’azienda chiama Guida autonoma al massimo potenziale (sorvegliata). Tesla non è legalmente autorizzata a utilizzare la sua tecnologia autonoma per prelevare passeggeri nello stato americano.

Musk infine ha aggiunto che il primo aprile Tesla presenterà finalmente la prossima generazione di Roadster, per cui ha iniziato a raccogliere le prenotazioni già nel 2017.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.