Al giorno d’oggi viviamo circondati dalla tecnologia, tra PC, Tablet, smartphone e software di ogni genere. Una delle innovazioni più dirompenti di cui possiamo fruire attraverso i vari dispositivi tecnologici, è l’intelligenza artificiale generativa. Quest’ultima viene anche utilizzata nell’ambito della “smart health”, ovvero della salute intelligente. Non è altro che un approccio all’assistenza sanitaria che sfrutta le tecnologie digitali per migliorare l’efficienza, la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari.

Molto spesso criticata, l’IA viene vista da molti con preoccupazione e paura. Sono in tanti a pensare che porterà via numerose attività lavorative e farà aumentare la dipendenza dalla tecnologia. Se però guardiamo all’altro lato della medaglia, in alcuni ambiti, come quello del benessere psicofisico, l’IA potrebbe essere una buona alleata. Vediamo di seguito come.

Smart Health: cos’è e come può migliorare la salute

La smart health, o salute intelligente, indica l’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale generativa, per migliorare la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio delle malattie. Utilizzando chat di IA un medico può reperire rapidamente informazioni accurate riguardo al paziente e prendere decisioni cliniche basate sui dati elaborati.

L’IA sta rivoluzionando anche la diagnostica: analizzando delle immagini mediche essa è in grado di riconoscere le malattie in modo più rapido ed efficace, rispetto ai metodi tradizionali. La sua capacità di elaborare dati è utile quando bisogna controllare risultati di test e cartelle cliniche. Rispetto ad un occhio umano riesce a trovare, in modo facile e veloce, anomalie altrimenti difficili da individuare.

L’intelligenza artificiale generativa può aiutare contro la depressione?

Sono sempre di più le tecnologie innovative che vengono usate anche nel campo della psicologia. Inoltre, grazie ai dispositivi tecnologici come gli smartphone, l’accesso alle cure è diventato più accessibile.

Ad esempio, tra le app utili scaricabili attraverso i nostri dispositivi, troviamo Noa coach: uno strumento che usa l’intelligenza artificiale generativa per aiutare i soggetti a riconoscere i sintomi della depressione. Questa app inoltre, offre a chi ne fa uso supporto e consigli per alleviarne i sintomi, senza sostituirsi a un vero terapeuta.

Un ulteriore aiuto viene da un bot IA chiamato Woebot Health, in grado di conversare con gli utenti e riconoscere le loro emozioni. Il bot è capace anche di fornire assistenza dando consigli e facendo fare esercizi che si basano sulla terapia cognitivo-comportamentale.

L’intelligenza artificiale generativa può sostituire il medico?

In tanti si pongono questa domanda: l’IA può sostituire il medico? La risposta è no. L’intelligenza artificiale generativa non può sostituirlo. Sebbene l’IA stia portando notevoli miglioramenti nel settore medico, specialmente in termini di diagnosi e ricerca, la sua applicazione ideale è quella di strumento di supporto per i medici, non di sostituto.

L’integrazione tra tecnologia e salute non elimina il valore del rapporto umano, ma lo potenzia. Le nuove tecnologie non sono infallibili, l’IA molto spesso sbaglia, quindi è importante usarla con la dovuta consapevolezza, da parte degli utenti in generale. Sarà quindi fondamentale un uso sempre più responsabile, in primis, da parte dei professionisti della salute. Si tratta di un nuovo strumento, che se usato nel modo giusto, può aiutare a gestire il nostro benessere psicofisico con più autonomia, attraverso cure sempre più efficaci e su misura.