Le parole dell’ex tecnico giallorosso: “Mi piacerebbe andarmene tra qualche anno con la tifoseria che mi vuole bene”

Daniele De Rossi ha parlato oggi nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Genoa, raccontando il percorso che lo ha portato sulla panchina rossoblù e le sue prime sensazioni nel nuovo ruolo.

“È il destino che mi ha portato qui – ha spiegato De Rossi -. Negli ultimi mesi ho avuto contatti con altre squadre, ma spesso le porte erano chiuse. Poi a gennaio è arrivata la Roma, e ora c’è il Genoa, una grande squadra. È un grande onore essere qui. Questo ruolo va ricoperto con onore e rispetto”. Sulle emozioni legate ai tifosi delle sue squadre passate, De Rossi ha aggiunto: “A volte non me l’aspetto, ma è bello. Ora sono concentrato sull’amore di un’altra tifoseria. La Roma rimane la storia di una vita, il Boca è stato molto importante, ma al Genoa non voglio essere uno spettatore che timbra il cartellino e se ne va. Mi piacerebbe andarmene tra qualche anno con la tifoseria che mi vuole bene”. Il tecnico ha poi parlato della sua filosofia di lavoro:“Ogni allenatore trasmette il proprio modo di vivere il calcio. Io voglio trasmettere il mio al Genoa, dando un’importanza vitale al momento in cui lo faccio. Mi avvicino ai ragazzi giovani per far capire loro che dopo una sconfitta non è finito il mondo, ma voglio vedere gente che va oltre il proprio sforzo. Non dobbiamo solo conquistare i tifosi, ma riportare il ‘Ferraris’ a essere un inferno per gli avversari”. Mentre, sul rosso da allenatore con la Roma. “E’ una coincidenza che mi fa sorridere. Ero un giocatore che qualche rosso l’ho preso. Da allenatore non ho fatto niente e quella volta non me la meritavo l’espulsione. La pagherò cara perché non mi piace stare in tribuna”.