“Ora mi alleno senza che il ginocchio si gonfi”. Sceso al 652° posto del ranking, Nick giocherà tre esibizioni (una contro Sabalenka) e punta a giocare prima a Brisbane e poi a Melbourne
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7 novembre – 11:43 – MILANO
A Nick Kyrgios mancano due cose, in questo momento. La prima: le mezze misure. Perché quello che gli è accaduto al ginocchio lo ha definito a caratteri cubitali: “Un miracolo, lo sento ringiovanito di due anni”. La seconda, diretta conseguenza della prima: una wild card. Perché, se davvero si è ristabilito dal lungo infortunio che gli ha concesso pochissimo spazio anche in questo 2025, può tornare a giocare solo su invito. L’australiano, come ha raccontato in un’intervista, ci spera per davvero.
MIRACOLO—
Nick si è raccontato all’Australian Associated Press, spiegando che “nell’ultimo mese non so cosa sia accaduto al mio ginocchio. Ma qualcosa è cambiato. Ieri sono stato dal mio massaggiatore e dal mio fisioterapista, l’hanno notato anche loro. Non è più gonfio, non mi fa male dopo la sessione di allenamento. È un miracolo o qualcosa del genere, ma lo sento come se fosse ringiovanito di due anni. Se supero tutto questo, sarò pronto per giocare”. L’australiano proverà a testare le sue reali condizioni nelle prossime tre esibizioni previste a dicembre. La prima con Shelton ad Atlanta, poi contro Tommy Paul a New York. Infine la stra-pubblicizzata Battaglia dei Sessi, in una versione tutta da scoprire: Kyrgios affronterà Aryna Sabalenka il 28 dicembre alla Coca Cola Arena di Dubai.
VERSO BRISBANE—
Il mirino dell’australiano, però, va oltre le semplici esibizioni di fine anno: “In queste condizioni riesco ad allenarmi per tre o quattro giorni di fila, un’ora e mezza o due al giorno. E ogni volta riesco a recuperare e progredire. È una sensazione entusiasmante e non l’ho ancora detto a nessuno, ma è come se avessi una nuova vita in campo”. E da lì la confessione: “Letteralmente ieri ho detto ai miei agenti che mi piacerebbe tornare a giocare a Brisbane nel singolo. E sento che è possibile”. Ovvero il primo torneo della stagione, quello che si disputa a cavallo del Capodanno: l’anno scorso Kyrgios si è testato lì come singolarista e doppista, facendo coppia con Djokovic. Nella prima specialità è andata male (ko subito con Mpetshi Perricard), nella seconda i due hanno superato un turno.
WILD CARD CERCASI—
Ma il sogno di Kyrgios, ovviamente, è riuscire a iscriversi all’Australian Open. Lo Slam del cuore è un traguardo cerchiato in rosso: mancano due mesi e Nick spera di potervi partecipare. Ma non dipende solo da lui, dal momento che il ranking lo vede al 652° posto. Gli servirebbe una wild card, come l’anno scorso, quando però non andò benissimo: ko in tre set contro Fearnley. Ha beneficiato di un invito anche a Indian Wells e Miami, nel 2025: solo una vittoria, in Florida contro McDonald. Poi amari ko fra cui uno per ritiro contro Van de Zandschulp. E un’ultima apparizione nel doppio a Washington assieme a Monfils, a luglio: “Lì non avevo alcuna speranza di poter giocare in Australia o di tornare a quel punto in cui mi sentivo a mio agio nel competere. Pensavo che la mia carriera tennistica si riducesse letteralmente al doppio, credevo che il capitolo fosse chiuso. E invece ora sono semplicemente di nuovo ottimista”. Se non altro, sappiamo con un mese abbondante di anticipo quale desiderio esprimerà sotto l’albero di Natale.
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