L’incontro, condotto dalla giornalista di VareseNews (testata che ha dedicato un ampio servizio all’evento) Stefania Radman, ha ripercorso l’epopea della piccola emittente nata nel 1975 a Busto Arsizio grazie alla visione di Renzo Villa ed Enzo Tortora: un progetto audace che sfidò il monopolio Rai e pose le basi della televisione moderna.
Il cuore della serata è stato il ricordo della storica battaglia legale che rese Telealtomilanese una pietra miliare del sistema radiotelevisivo italiano.
Nel dicembre 1975 i trasmettitori vennero sequestrati, ma nel febbraio 1976 il Tribunale di Busto Arsizio riconobbe la legittimità dell’emittente, anticipando la celebre sentenza della Corte Costituzionale che avrebbe sancito la fine del monopolio pubblico. Come ha spiegato Angelo Costanza, quella pronuncia aprì la strada alle televisioni private, segnando un passaggio giuridico decisivo.
Gli interventi degli studiosi – da Giorgio Simonelli (Università Cattolica) a Luca Barra (Università di Bologna) – hanno ricordato il ruolo fondativo di Telealtomilanese: prima nel proporre un telegiornale locale, nell’introdurre rassegne stampa innovative, nel trasmettere a colori e nello sperimentare una comunicazione diretta e popolare che avrebbe plasmato la tv commerciale.
A portare la testimonianza di chi c’era sono stati volti storici come Giovanna Massironi – prima annunciatrice dell’emittente – ed Ettore Andenna, che proprio lì mosse i primi passi: entrambi hanno raccontato l’energia, la spontaneità e l’improvvisazione creativa che caratterizzarono quel laboratorio televisivo. Accanto a loro, tecnici, fotografi e scenografi dell’epoca hanno ricordato l’atmosfera pionieristica e la fiducia che Renzo Villa seppe infondere in un’intera generazione.
Marta Cagnola, giornalista di Radio 24, ha sottolineato come Telealtomilanese sia stata “un atto di disobbedienza culturale. È lì che nasce la televisione commerciale, ma anche un modo più umano e empatico di comunicare col pubblico”.
Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, ha definito Telealtomilanese “parte dell’identità bustocca”, mentre un videomessaggio del giornalista Massimo Emanuelli ha annunciato un capitolo dedicato all’emittente nella sua Enciclopedia delle televisioni private italiane.
La serata ha confermato come l’esperienza di Telealtomilanese rappresenti ancora oggi un simbolo di libertà, innovazione e informazione di prossimità: la storia di una piccola emittente che, sfidando le regole, contribuì a cambiare per sempre la televisione italiana.
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